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Misano in festa per l’ingresso del nuovo parroco

È partito dalla chiesa di San Rocco il corteo che nel pomeriggio di sabato 27 settembre ha accompagnato l’ingresso di don Stefano Zoppi nella comunità di Misano di Gera d’Adda. Insieme al nuovo parroco una rappresentanza di bambini e ragazzi, una delegazione del consiglio pastorale, le autorità, tutte le associazioni presenti sul territorio e numerosi venuti dalle parrocchie dove il neoparroco di Misano ha prestato servizio precedentemente, tra i quali il sindaco di Dosolo, Pietro Bortolotti.

I volontari si sono adoperati ad abbellire il paese con nastri bianchi e gialli e striscioni di benvenuto. Era più di vent’anni che il paese della bassa bergamasca non provava l’emozione di accogliere un nuovo pastore per la sua comunità.

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La processione con il Vescovo e i sacerdoti concelebranti, tra cui i misanesi e diversi amici di don Zoppi, ha fatto tappa sul sagrato della chiesa parrocchiale, intitolata a San Lorenzo, per l’incontro ufficiale con la sindaca Daisy Pirovano e le autorità cittadine. «Iniziamo con don Stefano, un nuovo percorso», le parole di benvenuto della prima cittadina misanese, che ha anche colto l’occasione per salutare le comunità legate al nuovo parroco e presenti per l’occasione: Dosolo, Cavallara, Coreggioverde, Villastrada, Soncino, Antegnate e la parrocchia di Sant’Imerio in Cremona, di cui son Stefano è originario.

La celebrazione, animata dalla Schola Cantorum, si è svolta in un clima di festa e di gioia. La chiesa e il sagrato erano, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, gremite di gente emozionata.

Dopo la lettura del decreto di nomina da parte del vicario zonale don Marco Leggio, a prendere la parola è stato Giuseppe Mussi, rappresentante del consiglio pastorale, che a nome della comunità ha dato il benvenuto a don Zoppi: «Insieme cammineremo, sicuramente lavoreremo insieme sotto lo sguardo della Madonna del Fonte».

Durante l’omelia il Vescovo ha ricordato alla comunità che i fedeli sono «la bellezza nascosta, semplice e umile della vita Chiesa» e ha proseguito raccomandando tutti sul fatto che «non dovranno avere l’ultima parola le pretese della gente – o del parroco -, ma i progetti di Dio». Monsignor Napolioni ha quindi concluso chiedendo a don Stefano di «vivere a cuore aperto, umile e assetato».

Al termine della Messa il saluto di don Stefano alla sua nuova comunità, aperto con un lungo elenco di ringraziamenti e con parole di stima e amicizia profonde per don Gianfranco Castelli, che lo ha preceduto. «Pensando a questa nuova missione, pensavo al concetto di parrocchia che significa vicino alle case. Il futuro ci propone una Chiesa che cammina verso le case di tutti, dai più giovani ai più soli e sofferenti». Il primo passo del suo mandato sarà quello di cogliere l’invito del vescovo Antonio a incontrarsi settimanalmente per l’ascolto della Parola.

Al termine della celebrazione, tutta la comunità ha partecipato a un momento di festa con rinfresco in oratorio.

Chiara Allevi

 

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Biografia del nuovo parroco

Don Stefano Zoppi, nato a Cremona nel 1971, originario della parrocchia “Ss. Clemente e Imerio”, è stato ordinato il 21 giugno 1997. È stato vicario parrocchiale ad Antegnate dal 1997 al 2002 e delle parrocchie di Soncino e di quella di Isengo dal 2002 al 2009. Dal 2009 era parroco di Cavallara e Villastrada e dal 2017 anche di quelle di Correggioverde e Dosolo.

 

Saluto di don Zoppi

Carissimi amici

Con gioia scrivo a tutti voi come vostro nuovo parroco della comunità di San Lorenzo in Misano di Gera d’Adda dove mi appresto ad iniziare il mio ministero.

Ho accolto volentieri la proposta del Vescovo mons. Antonio Napolioni che, dimostrandomi amicizia e stima, mi ha affidato il servizio a questa vostra comunità.

Desidero entrare con discrezione e rispetto in questa realtà per me nuova, nelle vostre storie, nelle vostre famiglie e, confortato dai vostri suggerimenti, mi metterò da subito nell’atteggiamento dell’ascolto, per svolgere al meglio il mio ministero in mezzo a voi, nella consapevolezza dei miei limiti. Cambiano i parroci, ma le comunità restano e soprattutto è il Signore che rimane ed è sempre lo stesso. Il Signore sia davvero sempre con noi! Lui che ci ha detto “Senza di me non potete fare nulla”. Consapevole di questo, con grande serenità, vivo questi giorni nell’attesa di potervi incontrare e conoscere.

A voi rivolgo il mio primo saluto e se nei miei pensieri e nelle mie preghiere siete già entrati con una straordinaria forza di affetto e di simpatia, ancor più desidero questo nostro cammino insieme. Certo non posso nascondere il naturale e umano dispiacere nel distaccarmi dalle comunità in cui ho trascorso dodici anni del mio ministero parrocchiale: mi è di conforto la certezza di non poter dimenticare il bene che ho ricevuto e i legami di collaborazione, di amicizia e di affetto che lì sono maturati, sicuro che il mio venire tra voi non sarà che continuare nella fede quel cammino che il Signore, giorno dopo giorno, traccia davanti a me e, soprattutto, sarà una nuova occasione per servirlo con gioia e buona volontà in questa comunità cristiana che egli stesso affida alla mia cura pastorale.

In questa nostra parrocchia, io sono l’ultimo arrivato, eppure ne sono posto alla guida: un grande impegno di responsabilità e di testimonianza richiesto ad ogni pastore nella certezza che “Come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo, così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori” (1 Tess. 2,4).

Per questo desidero ricordare e ringraziare i sacerdoti che mi hanno preceduto, con un pensiero particolare al caro Don Gianfranco. Ogni sacerdote, posto alla guida della comunità, porta con se i doni che Dio gli ha dato, l’esperienza della sua vita e della sua fede, i suoi pregi e difetti, la sua sensibilità e il proprio carattere, il vigore proporzionato alla salute del corpo e all’età… la propria umanità.

Mi affido quindi fin d’ora alla vostra preghiera, alla vostra benevolenza, alla vostra comprensione e collaborazione.

A ciascuno di voi giunga indistintamente il mio più affettuoso abbraccio, in particolare ai bambini e ai giovani, alle persone anziane, malate e sole, ai collaboratori parrocchiali, a quanti sono impegnati nelle realtà civili e di volontariato operanti nei diversi ambiti della comunità, al Signor Sindaco e all’amministrazione comunale e a quanti avrò la gioia di incontrare presto. Vengo dunque in mezzo a voi con grande gioia e con grande trepidazione, invocando dal Signore la grazia di saper vivere in quell’amore gli uni per gli altri che ci rende veramente fratelli “Da questo si riconoscerà che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri”. E’ l’avvertimento di Gesù! Mio è l’augurio all’intera comunità perché tutti possiamo vivere l’amore di Cristo.

In attesa di incontrarvi Sabato 25 Settembre nella chiesa di San Lorenzo martire, alla Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo, vi abbraccio con affetto e vi dono la mia benedizione. San Lorenzo, nostro patrono, e la Madonna del Fonte, nostra vicina di casa, ci sostengano e ci accompagnino.

Don Stefano