Maestro per sempre: nel contesto della Giornata mondiale degli insegnanti il ricordo di Luigi Zambini
«È diventato direttore dopo più di vent’anni di lavoro come maestro, per questo la didattica era la cifra delle sue azioni anche nel dirigere la scuola. Era così nel secolo scorso: si diventava direttori, ma si restava anche maestri per sempre» (Italo Bassotto). Sono le parole che hanno aperto uno degli interventi ascoltati venerdì 4 ottobre a Cremona, nella biblioteca del Centro pastorale diocesano, durante un sentito momento di ricordo e di omaggio alla figura di Luigi Zambini, nel contesto della Giornata mondiale degli insegnanti.
Dopo il saluto portato ai numerosi presenti dal prof. Riccardo Trioni, a nome del nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona Imerio Chiappa, si sono susseguite le testimonianze di persone che hanno conosciuto e condiviso l’impegno professionale, associativo, politico ed ecclesiale del direttore Zambini, alternate alla lettura di alcuni suoi scritti.
Sono intervenuti Maria Disma Vezzosi, dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici (“Una vita nell’associazionismo professionale”); Italo Bassotto, ispettore tecnico di Cremona e Mantova durante gli anni della professione del direttore Zambini; Cesare Ghezzi, un maestro che aveva condiviso l’impegno di Zambini presso il settimanale diocesano La Vita Cattolica, in un’intervista realizzata e registrata dalla figlia Chiara: “La penna di Pierino”; Paola Zambini, a nome dei familiari (“Mio padre”); Silvia Tempesta, presidente di Azione Cattolica dell’unità pastorale Sant’Omobono (“In AC, per tutta la vita”); Andrea Tolomini, impegnato in diverse attività e associazioni a carattere culturale e formativo rivolte al sociale, che ne ha condiviso ed ereditato l’esperienza politica (“L’impegno nel mondo politico”). Altre testimonianze si sono poi aggiunte spontaneamente, facendo emergere una figura che, nei molteplici campi in cui ha operato, si è mossa con fedeltà, attenzione agli altri, leggerezza, libertà, equilibrio….
Così, nello svolgersi degli interventi e nel susseguirsi delle testimonianze, la tenerezza dei ricordi familiari si è intrecciata al rispetto per la coerenza e la fedeltà ai principi ispiratori del suo agire politico; la leggerezza e l’arguzia della “Penna di Pierino”, la sua rubrica settimanale per La Vita Cattolica, si sono affiancate alla profondità del pensiero pedagogico e al rigore nell’osservanza delle leggi nello svolgimento della sua vita professionale; la schiettezza dei suoi modi e la libertà delle sue parole si sono unite al profondo rispetto per le persone, che sapeva ascoltare, accogliere, consigliare, orientare; la concretezza dei piccoli e grandi gesti di condivisione compiuti nelle associazioni nelle quali ha speso la vita, l’Aimc, l’Azione Cattolica, il Meic, si è specchiata nella fiducia nell’uomo e nell’azione trasformatrice dello Spirito, nella fede profonda in un futuro eterno da conquistare.
È stato un evento emozionante: ha saputo toccare le corde dell’anima e risvegliare i ricordi e per questo ha rappresentato un ideale passaggio di testimone a chi opera adesso nella scuola, nel sociale, nel mondo civile e in quello ecclesiale.
Ai presenti è stata consegnata, in ricordo di Luigi Zambini, una breve raccolta con alcuni suoi articoli e con stralci dai suoi scritti, proprio per fare memoria e in questo modo «dare continuità al bene che i testimoni ci trasmettono e proseguire nell’opera da loro avviata, in una catena di semi che porteranno altri frutti» (Consiglio Aimc di Cremona e Mantova).
Donata Toscani
Consigliera nazionale AIMC