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“Una nuova speranza”: un weekend per gli educatori Acr e Giovanissimi

 

Sabato 19 e domenica 20 ottobre gli educatori ACR e i Giovanissimi dell’Azione Cattolica diocesana si sono riuniti presso il Seminario Vescovile di Cremona per un weekend formativo dal titolo “Una Nuova Speranza”. In un contesto segnato da sfide e incertezze, il tema della speranza ha offerto momenti di riflessione e attività pratiche che hanno stimolato il dialogo e l’approfondimento.

Questo concetto assume un significato ancora più profondo in vista del Giubileo del 2025, il cui motto sarà “Pellegrini di Speranza”, richiamando tutti a un cammino di rinnovamento spirituale e di impegno attivo nel mondo.

Il weekend è iniziato il sabato pomeriggio con una piccola mostra interattiva per stimolare la riflessione sul tema proposto. Successivamente, divisi in gruppi, è stata l’occasione per un confronto su riflessioni e spunti colti, scoprendo insieme delle buone notizie di speranza nel mondo. Il primo giorno si è concluso con un grande gioco serale: Lupus in Seminarium.

La giornata di domenica ha visto tre relatori proporre laboratori su diversi aspetti della speranza, offrendo ai partecipanti la possibilità di scegliere quello più affine a sé stesso.

Per il primo laboratorio è stato invitato Andrea Bassani, insegnante di IRC e responsabile del podcast Torrazzo con vista, che durante il suo intervento ha esplorato i segni di speranza nascosti nel mondo del lavoro, nella Chiesa universale e nelle questioni climatiche, aiutando a riconoscerli nei contesti più complessi.

Il secondo, guidato dalla psicologa e psicoterapeuta Sofia Spernicelli, si è incentrato sulla speranza di trovare il proprio posto nel mondo, con la narrazione come strumento per la consapevolezza di sé e la costruzione del proprio cammino.

Giulia Ghidotti, educatrice socio-pedagogica, che ha tenuto il terzo laboratorio, ha collegato la speranza all’educazione, riflettendo su come le relazioni educative siano spazi in cui la speranza può nascere e crescere.

Il weekend si è concluso con la celebrazione della Messa, un momento di ringraziamento e di condivisione comunitaria.

«Questi due giorni – sottolineano dall’équipe diocesane Giovanissimi e Acr – hanno rappresentato un tempo prezioso per riflettere sulle esperienze vissute e su come la speranza possa essere una guida concreta nelle sfide quotidiane. Le attività svolte hanno aiutato educatori e ragazzi a comprendere che la speranza non è solo una risposta alle difficoltà, ma una forza che ci spinge a guardare avanti con fiducia e impegno. Come pellegrini di speranza, siamo chiamati a costruire insieme un futuro più giusto e solidale, lasciandoci ispirare da questa forza che illumina il nostro cammino».