1

CEI: Papa Francesco pastore di tutti, che ha amato davvero i suoi sino alla fine

“Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine”. Le parole del Vangelo di Giovanni “sembrano oggi più che mai adatte a descrivere il Pontificato di Francesco”, scrive la Presidenza della Cei in una nota diffusa il 22 aprile. Nella Domenica di Risurrezione, “le ultime immagini, mentre passa attraverso la folla di Piazza San Pietro”, richiamano “la contemplazione del Risorto, il Cristo Buon Pastore, che sostiene la Chiesa italiana” nella sua preghiera di suffragio per Papa Francesco. “Con parole incisive e gesti profetici, Francesco si è rivelato davvero Pastore di tutti secondo il cuore misericordioso del Padre”, sottolineano i vescovi italiani, esprimendo “gratitudine per il costante dialogo” e per aver incarnato “quello straordinario programma di vita” che lo stesso Papa aveva indicato nella Messa del Crisma del 2 aprile 2015: “Sacerdoti con l’odore delle pecore e il sorriso dei padri”. E proprio come un padre, “ha indicato la via dell’ascolto e della prossimità”, incoraggiando la Chiesa italiana “a uscire dalle logiche del consenso e dalla tentazione del potere”.

“Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza”. È il desiderio espresso da Papa Francesco al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze del 2015, che la Presidenza della Cei ricorda con riconoscenza nel messaggio di suffragio per il Vescovo di Roma e Primate d’Italia. “Con parole incisive e gesti profetici – si legge nella nota –, Francesco si è rivelato davvero Pastore di tutti secondo il cuore misericordioso del Padre”. La Chiesa italiana “lo ringrazia per il dono del Cammino sinodale e per l’incessante incoraggiamento ad andare avanti insieme”. I vescovi sottolineano “la particolare vicinanza al gregge” mostrata fin dall’inizio del Pontificato, a partire da quel “buona sera” che “ha rappresentato uno spartiacque, l’inizio di un rapporto tra un padre e i suoi figli”. Un pontificato, scrive la Cei, “che ha insegnato ad ascoltare, ad accogliere e a non avere paura delle domande della storia, anche di quelle più difficili o dimenticate”.

“Abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, nessuno di noi è un’isola, possiamo costruire il futuro solo insieme, senza escludere nessuno”. Tra gli insegnamenti più incisivi del Pontificato di Papa Francesco, queste parole risuonano con forza nel messaggio della Cei, che accompagna con la preghiera il passaggio del Papa “all’abbraccio tenero e misericordioso del Padre”. I vescovi italiani ricordano con commozione “l’incedere del Santo Padre, da solo, in silenzio, su una Piazza San Pietro vuota”, il 27 marzo 2020, durante il momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia. Un gesto che ha parlato “al cuore del mondo”, come anche “il capo chino e le lacrime davanti all’Immacolata”, nelle giornate segnate dal dolore delle guerre. “Ha amato davvero i suoi sino alla fine”, scrive la Presidenza della Cei, ricordando “la testimonianza di prossimità, la cura verso gli esclusi, l’appello quotidiano a diventare artigiani di pace”. Un’eredità che “continua a ispirare le comunità ecclesiali” in cammino, con Francesco e oltre Francesco.

 

Leggi il messaggio integrale