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Torrazzo con vista, Comunità energetiche rinnovabili: per l’ambiente e per l’uomo

 

All’indomani della Giornata mondiale dell’ambiente, celebrata giovedì 5 giugno, la nuova puntata del video-podcast Torrazzo con vista cerca di portare alla luce un tema sempre più attuale e in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Nella puntata si parla di Cer, le Comunità energetiche rinnovabili, realtà in cui la Diocesi di Cremona – insieme a diverse Amministrazioni locali e realtà del Terzo settore – ha investito molto, creando addirittura un gruppo di lavoro dedicato.

Già sei sono le realtà attive – Caravaggio, Soresina, Castelverde, Vescovato, Piadena e Viadana – alle quali si aggiungerà presto la città di Cremona. L’ingegner Giuseppe Dasti, referente diocesano, precisa innanzitutto che «una Cer è una comunità in cui produttori e consumatori condividono l’energia prodotta in modo rinnovabile. Questo, oltre a essere un principio già di per sé valido, permette di accedere a finanziamenti che hanno ricadute positive sull’intero tessuto sociale di queste comunità. Non è un caso che la Diocesi abbia deciso di costituirle unendo enti pubblici e privati, compresi diversi attori del Terzo settore».

Le Cer, dunque, sono veri e propri enti giuridici e hanno necessità di essere gestite e amministrate nel modo più utile e produttivo, sia per sfruttarne appieno il potenziale, sia per garantire a tutti i benefici che possono portare. Non è casuale, quindi, la scelta dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di proporre un corso di alta formazione per manager di Cer. «Sperimentarsi nella gestione di una comunità di questo tipo è importante – racconta Ferruccio Telò, uno degli studenti – perché gli aspetti da tenere in considerazione sono moltissimi. Per certi versi, ci si avvicina a ciò che si incontra quando ci si trova a gestire un’azienda, ma con attori differenti. Cambia, inoltre, la finalità: c’è un fortissimo legame con il territorio, tanto che nelle Cer è fondamentale che gli introiti ricadano sul tessuto urbano e sociale. Allo stesso tempo, questo è anche il valore aggiunto. Ci sono diversi studi, il più recente de Il Corriere, che evidenziano come gli incentivi dati ad aree specifiche, con l’obiettivo di valorizzarle, funzionano molto meglio dei bonus erogati a pioggia, ma senza la richiesta di risultati concreti».

Come testimoniano Dasti e Telò, una delle sfide principale nella gestione di una Cer è quella di riuscire a unire realtà diverse. «Nel nostro caso – chiarisce Graziella Locci, sindaco di Castelverde – Amministrazione comunale e Parrocchia sono in stretta collaborazione già da tempo, e non solo tra loro, ma anche con tanti altri enti presenti sul territorio. In questa situazione specifica, già da tempo ci stavamo chiedendo come intervenire per dare un supporto alle famiglie nella gestione dell’impennata dei prezzi delle utenze. Quando, grazie al lavoro della Diocesi di Cremona, si è presentata questa opportunità, abbiamo deciso di aderire alla proposta, spendendoci in prima persona per coinvolgere altri attori, pubblici e privati, così da portare un reale valore alla nostra comunità, con ricadute benefiche su tutti».

Il discorso sull’ambiente, troppo spesso, diventa una battaglia di slogan e convinzioni ideologiche. Il lavoro svolto in Diocesi di Cremona, ma non solo, per dare vita alle Comunità energetiche rinnovabili è, invece, una testimonianza concreta di che cosa significhi parlare di ecologia integrale: una riflessione seria, seguita da azioni tangibili, che porti al benessere attuale e futuro delle persone e del pianeta.