Semi di pace e di speranza: verso il Tempo del Creato con un nuovo formulario liturgico dedicato alla cura della casa comune
Con la Messa di Papa Leone XIV a Castel Gandolfo, mercoledì 9 luglio nel Borgo Laudato si’, è stato utilizzato per la prima volta il nuovo formulario di orazioni per la Messa per la custodia della creazione. Il Messale Romano, infatti, si arricchisce di un nuovo formulario liturgico dedicato alla cura della casa comune con la Missa pro custodia creationis, che entra ufficialmente tra le Messe “per le necessità civili”.
Anche la Diocesi di Cremona si prepara ad accogliere questa novità, in particolare nel contesto delle iniziative che saranno proposte sul territorio nell’ambito del Tempo del Creato (dal 1° settembre al 4 ottobre).
Il Tempo del Creato in diocesi di Cremona
Il programma delle iniziative che per il Tempo del Creato 2025 sul territorio diocesano sta già prendendo forma con gli eventi promossi dalle diverse Zone pastorali in sinergia con l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro.
Per quanto riguarda la Zona Pastorale 1 si terrà, come ormai consueto, un momento di preghiera il primo sabato di settembre (6 settembre), mentre nella serata di venerdì 3 ottobre sarà proposta una riflessione medico-scientifica alla luce di Laudato si’ e Laudate Deum con la partecipazione della dottoressa Antonella Litta, medico e ambientalista.
Nella Zona Pastorale 2, invece, il Santuario di Ariadello ospiterà momenti di preghiera e, agli inizi di settembre, l’apertura di una mostra sui temi ambientali, per sensibilizzare alla cura del creato e all’impegno per la casa comune.
Vista l’introduzione del nuovo formulario liturgico, la Diocesi di Cremona intende inoltre proporre a tutte le parrocchie di individuare, tra il 1° settembre e il 4 ottobre, un momento comunitario per celebrare la Messa per la custodia della creazione, valorizzando questo strumento offerto dalla Chiesa universale per pregare e riflettere insieme. In tal senso l’Ufficio liturgico diocesano metterà a disposizione un apposito sussidio.
Il messaggio per la Giornata del Creato 2025
Si avvicina intanto la X Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato in occasione della quale Papa Leone XIV ha pubblicato il suo primo messaggio, dal titolo Semi di pace e di speranza, nel quale denuncia che “Ovunque l’ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono producono deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità”. E ancora: “Aumentano in intensità e frequenza fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche, senza considerare gli effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati”. “Sembra che manchi ancora la consapevolezza che distruggere la natura non colpisce tutti nello stesso modo”, la tesi del Papa, secondo il quale “calpestare la giustizia e la pace significa colpire maggiormente i più poveri, gli emarginati, gli esclusi”.
“In queste dinamiche – afferma il Pontefice – il creato viene trasformato in un campo di battaglia per il controllo delle risorse vitali, come testimoniano le zone agricole e le foreste divenute pericolose a causa delle mine, la politica della terra bruciata, i conflitti che scoppiano attorno alle fonti d’acqua, la distribuzione iniqua delle materie prime, penalizzando le popolazioni più deboli e minando la stessa stabilità sociale”. Per questo “La giustizia ambientale non può più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano”, ma “rappresenta una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente”.
“Si tratta, in realtà, di una questione di giustizia sociale, economica e antropologica”, scrive Leone XIV: “Per i credenti, in più, è un’esigenza teologica, che per i cristiani ha il volto di Gesù Cristo, nel quale tutto è stato creato e redento”. “In un mondo dove i più fragili sono i primi a subire gli effetti devastanti del cambiamento climatico, della deforestazione, e dell’inquinamento, la cura del creato diventa una questione di fede e di umanità”, la tesi del Pontefice, secondo il quale “è ormai davvero il tempo di far seguire alle parole i fatti”, perché “lavorando con dedizione e con tenerezza si possono far germogliare molti semi di giustizia, contribuendo così alla pace e alla speranza”.
Scarica il messaggio del Papa per la Giornata 2025
La Messa per la custodia della creazione
Negli ultimi decenni la Chiesa ha ribadito con insistenza la necessità di custodire il creato, riconoscendo la “reciproca responsabilità tra essere umano e natura” (Laudato si’, 67). Un’attenzione che trova radici profonde nella tradizione ecclesiale e che già Papa San Giovanni Paolo II, trentacinque anni fa, aveva sottolineato nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1990 dal titolo Pace con Dio Creatore, pace con tutto il creato. Dieci anni fa, con Laudato si’, Papa Francesco aveva ulteriormente rilanciato questa riflessione, indicando nella cura del creato una dimensione essenziale della fede cristiana.
Con il nuovo formulario di orazioni per la Messa, la Chiesa invita a rendere grazie a Dio Creatore e a pregare perché l’umanità impari a custodire con rispetto e responsabilità il dono ricevuto. Il testo è stato approvato dal Sommo Pontefice Leone XIV con decreto dell’8 giugno 2025, solennità di Pentecoste, ed è stato utilizzato per la prima volta proprio da Papa Leone XIV nel Borgo Laudato si’ di Castel Gandolfo il 9 luglio.
Secondo le norme liturgiche, questo formulario potrà essere celebrato in tutte le diocesi e comunità ecclesiali quando se ne ravvisi la necessità, specialmente in occasione di giornate dedicate alla salvaguardia dell’ambiente o per invocare la grazia di una rinnovata attenzione per la cura del creato.
La Missa pro custodia creationis inizia così: «I cieli narrano la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento» (Sal 19,2). Il Vangelo, poi, parla dei gigli del campo e degli uccelli del cielo (Matteo 6,24-34) o racconta di Gesù che placa il mare in tempesta (Matteo 8,23-27).
Il decreto è stato pubblicato in lingua latina, come testo tipico, mentre il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha reso disponibili alcune “traduzioni di lavoro” in diverse lingue moderne, destinate alle Conferenze Episcopali. Queste versioni hanno il solo scopo di facilitare il lavoro di traduzione e adattamento locale, in vista di un possibile utilizzo già nella prossima Giornata mondiale di preghiera per la Cura del Creato, in calendario il 1° settembre 2025.
L’Ufficio Liturgico invita a consultare e scaricare le traduzioni di lavoro offerte dal Dicastero per agevolare l’uso del nuovo formulario, disponibili ai seguenti link:
Attualmente il Messale prevede 49 formulari: 20 per le necessità della Chiesa, 17 per le necessità civili e 12 per varie circostanze. La nuova Messa risponde alle sollecitazioni provenienti da tutto il mondo a seguito della pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.