Sale l’attesa per il Giubileo dei Giovani: dal 13 al 20 luglio gli incontri nelle zone per prepararsi all’evento
Si avvicina a grandi passi l’atteso appuntamento del Giubileo dei Giovani che il prossimo 2 e 3 agosto vedrà centinaia di migliaia di giovani da tutta Italia e dalle diverse parti del mondo radunarsi a Roma per vivere insieme un’esperienza unica di fede, incontro e fraternità con il Santo Padre Leone XIV. Anche la Diocesi di Cremona sarà presente con un gruppo numeroso e variegato. Saranno infatti 325 i giovani degli oratori delle cinque zone pastorali della diocesi che, insieme al vescovo Antonio Napolioni, prenderanno parte al pellegrinaggio.
Per arrivare pronti all’appuntamento romano, la Federazione Oratori Cremonesi ha organizzato una serie di incontri zonali rivolti a tutti i partecipanti. Saranno momenti preziosi per conoscersi, condividere un momento di preghiera, ricevere tutte le informazioni utili e il materiale necessario per il viaggio e il soggiorno nella Capitale. Gli incontri si terranno in diversi punti della diocesi (appuntamento sempre alle ore 21): il 13 luglio a Calcio per la Zona 1, il 15 luglio all’oratorio di Sant’Imerio a Cremona per le Zone 3 e 4, il 17 luglio a Formigara per la Zona 2 e il 20 luglio a Bozzolo per la Zona 5.
I partecipanti hanno potuto scegliere tra diverse formule di iscrizione, articolate in pacchetti che variano per durata (pacchetto A: dal 28 luglio al 3 agosto; pacchetto B: dal 1 al 3 agosto; pacchetto C: dal 2 al 3 agosto) e servizi offerti, tra cui alloggio, pasti, trasporto urbano, assicurazione e kit del pellegrino contenente pass, sacca, cappello safari, due t-shirt, bottiglia in plastica riciclata, rosario-bracciale e bandana. Inoltre, per chi lo ha richiesto in fase di iscrizione, è disponibile un kit nazionale aggiuntivo predisposto dalla CEI e composto da zaino, bandiera, spilla e stickers.
Il programma previsto a Roma vede il lunedì 28 luglio dedicato agli arrivi e alle sistemazioni dei giovani che hanno scelto di vivere l’intera settimana nella Capitale, seguito il giorno successivo dalla Messa di benvenuto in Piazza San Pietro, presieduta dalla diocesi di Roma. Nei giorni 30 e 31 luglio sono previste attività culturali, artistiche e spirituali nella città, mentre venerdì 1° agosto sarà il momento dell’incontro dei giovani lombardi con il passaggio della Porta Santa presso la basilica di San Paolo fuori le Mura e la possibilità di accedere al sacramento della Riconciliazione al Circo Massimo. Il 2 agosto, a Tor Vergata, si svolgeranno animazione, musica e testimonianze, per concludere con la Veglia presieduta dal Santo Padre; il 3 agosto, infine, si terrà la Santa Messa conclusiva sempre a Tor Vergata. Questo programma è in attesa di essere svelato nel dettaglio durante gli incontri zonali di preparazione, per accompagnare al meglio i pellegrini nel loro cammino.
Un evento che coinvolgerà il mondo intero. Secondo quanto comunicato dal Dicastero per l’Evangelizzazione saranno infatti un milione i giovani attesi a Tor Vergata il 2 e 3 agosto, per partecipare alla Veglia e alla Messa finale con Papa Leone XIV, momenti conclusivi del Giubileo dei Giovani. I pellegrini arriveranno in particolare da Europa, America Latina e Asia, con la significativa presenza di centinaia di giovani provenienti da Paesi in conflitto, in particolare dall’Ucraina.
In vista del Giubileo, il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile ha predisposto un sussidio pensato per accompagnare il cammino di preparazione dei giovani e degli adolescenti. All’interno, oltre a una introduzione storica sull’origine del Giubileo, si trovano spunti di riflessione, materiali liturgici e contenuti dedicati ai tre momenti centrali del pellegrinaggio: la professione di fede, il passaggio della Porta Santa e il sacramento della Riconciliazione. A ricordare il valore profondo di questo evento è don Riccardo Pincerato, responsabile nazionale della Pastorale Giovanile, che nel presentare il sussidio ha sottolineato: «Ci prepariamo per vivere al meglio un pellegrinaggio, un cammino, un’esperienza che parte già da casa e da un desiderio che vivremo insieme a Roma e che continuerà anche una volta tornati a casa».
L’invito, rivolto a tutti gli iscritti, è di partecipare agli incontri zonali e di prepararsi con cuore aperto a questo pellegrinaggio che non sarà solo un viaggio ma un’esperienza che lascerà il segno.