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Giubileo. Confessioni e preghiera con i giovani lombardi prima del grande ritrovo a Tor Vergata

Roma continua a parlare tutte le lingue del mondo, ma ieri, in alcuni angoli, si sentiva un ritmo familiare: il passo dei giovani lombardi. Cremonesi compresi. Dopo l’arrivo di nuovi gruppi diocesani nella mattinata, e un po’ di respiro nella libertà del centro storico, il pomeriggio ha visto un momento profondo di riconciliazione: si sono svolte le confessioni al Circo Massimo, dove sono state allestite circa 200 postazioni con un migliaio di sacerdoti disponibili in più lingue.

A causa dell’alta affluenza, i sacerdoti della diocesi e mons. Antonio Napolioni hanno deciso di offrire ulteriori spazi per l’ascolto: nei tranquilli giardini della chiesa di San Gregorio Magno al Celio, proprio accanto al Circo Massimo. Un gesto concreto di cura e presenza pastorale, improntato all’accoglienza e alla vicinanza.

In serata, i volti si sono riconosciuti. Dalle 18:30 la Basilica di San Paolo fuori le Mura ha aperto le sue porte ai giovani delle diocesi lombarde per un momento intenso e raccolto. Il titolo dell’incontro “Ultimo tra tutti apparve anche a me” ha fatto da filo rosso a una serie di interventi, silenzi, canti, riflessioni.

Oggi si apre l’ultimo grande capitolo di questo Giubileo: la veglia a Tor Vergata, il campo della gioventù. Dalle prime ore del pomeriggio, sotto le vele di Calatrava, inizieranno ad affluire centinaia di migliaia di giovani. Alle 20:30, la veglia di preghiera con Papa Leone XIV, tra parole, gesti, musica e preghiera. E anche la diocesi di Cremona trascorrerà la notte sotto le stelle, nel sacco a pelo, tra zaini e sorrisi, per custodire un’esperienza che ha il sapore della Chiesa vera: giovane, concreta, in cammino.

E quando l’alba tornerà a illuminare Roma, domenica 3 agosto alle 9:00, sarà celebrata la Santa Messa conclusiva, ancora con il Papa. Una benedizione finale che non segna la fine, ma un nuovo inizio.