Striscia di Gaza: appello interreligioso, “tacciano le armi, nessuna pace sull’odio”

“Nessuna sicurezza sarà mai costruita sull’odio. La giustizia per il popolo palestinese, come la sicurezza per il popolo israeliano, passano solo per il riconoscimento reciproco, il rispetto dei diritti fondamentali e la volontà di parlarsi”. È il passaggio centrale dell’appello nazionale firmato dai leader delle comunità religiose italiane, diffuso venerdì 29 agosto dalla Cei insieme a Ucei, Ucoii, Coreis e alla Moschea di Roma. Il documento nasce dalla “improrogabile necessità di favorire qualsiasi iniziativa di incontro per arginare l’odio, salvaguardare la convivenza, purificare il linguaggio e tessere la pace”.

Nel testo si denuncia la “nefandezza di una propaganda che, sfruttando ingenuità e visceralità, ottenebra un discernimento sano e banalizza il senso profondo della nostra stessa umanità, inducendo a schierarsi l’uno contro l’altro, ma mai a favore del Bene”. L’appello si rivolge ai credenti e ai cittadini d’Italia: “Tacciano le armi, le operazioni militari in Gaza e il lancio di missili verso Israele. Siano liberati gli ostaggi e restituiti i corpi. Si sfamino gli affamati e siano garantite cure ai feriti”.

A sottoscriverlo sono il card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, Abu Bakr Moretta e Yahya Pallavicini per la Coreis, Naim Nasrollah per la Moschea di Roma.

 

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