Già inviati a gaza 7mila euro: il primo frutto della generosità di tanti dopo la manifestazione “Gaza nostra ostinazione”

Più di 7mila euro sono raccolti durante la manifestazione “Gaza nostra ostinazione” di sabato 30 agosto a Bozzolo e già sono stati inviati al patriarca latino di Gerusalemme, il card. Gianbattista Pizzaballa, che aveva offerto la propria testimonianza proprio al termine della marcia che aveva coinvolto oltre 1.500 persone giunte da ogni parte di Lombardia ed Emilia e non solo. L’annuncio è stato dato in occasione della conferenza stampa tenuta giovedì 4 settembre a Bozzolo per presentare alcune nuove iniziative per «spaccare la massa dell’indifferenza», come direbbe don Primo Mazzolari.

La raccolta di 7.137,39 euro è una risposta concreta al desiderio di assicurare l’arrivo di aiuti umanitari, cibo, acqua, medicinali ad una popolazione stremata, come ha raccontato il cardinale Pizzaballa durante la diretta video nella chiesa parrocchiale di Bozzolo. L’obiettivo, infatti, è tenere aperti i canali di rifornimento verso la Striscia, al momento limitati in quanto «zona di guerra».  

«Tutti hanno riconosciuto la collaborazione piena e feconda di religioni, gruppi, movimenti, associazioni, partiti completamente diversi tra loro – ha detto don Umberto Zanaboni, incaricato per la Pastorale missionaria e vicepostulatore della Causa di beatificazione di don Mazzolari –. La manifestazione di sabato è stata un esempio splendido di civiltà, di che cosa significa essere un unico popolo, un’unica famiglia umana».

Il sacerdote ha poi sottolineato il carattere pacifico delle due ore di manifestazione e non soltanto il suo contenuto: «La cosa che ha colpito è stato il silenzio, il profondo ascolto delle tante letture, testimonianze, spunti. Per me è stata una meditazione, una preghiera. Con quasi 2mila persone non c’era per terra una cartaccia. Ripeto: è stata una splendida lezione di civiltà». 

Insieme a don Zanaboni erano presenti anche Marco Pezzoni (Tavola della pace di Cremona), Stefano Prandini e Maria Luisa Paroni (Tavola della pace Oglio Po), Caterina Di Francesco (Rete Mantova per la pace), Pinuccia Gorlani (gruppo “Restiamo umani” della Bassa Bresciana). All’inizio dell’incontro è intervenuta anche Patrizia Togliani, assessore all’Istruzione del Comune di Bozzolo, che ha ricordato quanto in democrazia possano pesare associazioni ed enti pubblici per i diritti umani di tutti. Durante l’incontro sono emerse diverse proposte e azioni che “Gaza nostra ostinazione” ha intenzione di intraprendere nei prossimi mesi e sull’intero comprensorio e non solo. 

Pezzoni ha sottolineato il sostegno alla missione umanitaria e nonviolenta della “Global Sumud Flottilla” e comunicato come il gruppo promotore stia preparando una proposta di azionariato popolare e democratico, a livello italiano ed europeo, per sostenere    finanziariamente, in nome dell’autodeterminazione dei popoli, la ricostruzione palestinese di Gaza.

Il professor Prandini, in qualità di insegnante, ha parlato dell’indispensabile coinvolgimento della scuola per quanto riguarda l’educazione alla pace, visto che le giovani generazioni si trovano a vivere in un mondo sempre più militarizzato e attraversato da venti di guerra.

Di Francesco ha richiamato invece il valore costituzionale della presa di posizione sul destino di Gaza da parte dei Comuni e ha proposto di far conoscere l’ultimo Rapporto di Francesca Albanese, relatrice dell’ONU.

Gorlani poi ha tenuto a sottolineare la connessione stretta tra riarmo, logiche di potenza e di guerra e ha denunciato le operazioni militari legate anche il 6° Stormo di base a Ghedi.

Infine Paroni ha invitato a saper discernere il momento tragico e straordinario che si sta vivendo.

Per queste ragioni tra le prime decisioni assunte dai promotori c’è la richiesta ai Comuni di pronunciarsi sul destino di Gaza e di promuovere una significativa raccolta fondi e coordinarsi come enti locali per la pace. 

Altra scelta assunta è stata l’adesione alla Giornata di mobilitazione nazionale a sostegno della Global Sumud Flottilla, partita a Cremona, lungo le rive del Po, proprio nel pomeriggio di giovedì 4 settembre, attraverso la Campagna “Da ogni fiume ad ogni mare”.

Le iniziative intraprese nel mese di settembre cercheranno di avere due caratteristiche: concretezza rispetto all’aiuto a Gaza e pieno sostegno, politico e giuridico, al diritto del popolo palestinese di vivere e abitare nella propria terra, di ricostruire Gaza, di non essere né cacciato né deportato, come stabilisce il Diritto internazionale.

«Oltre all’aiuto economico che è già stato ricordato e alle raccolte che stiamo facendo (è partita per prima la raccolta del Comune di Cremona, poi anche una Colletta indetta dalla Diocesi di Cremona attraverso Caritas), noi siamo vicini a coloro che stanno pagando il prezzo più alto di questo conflitto: i più deboli, i più fragili, i più poveri», ha concluso don Zanaboni.

 

 

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