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“Chiacchiere in cortile” il 19 aprile con l’associazione Casa di Persico

Venerdì 19 aprile alle 19.30 presso la sala dell’oratorio di Persico, in piazza Mons. Avosani, si svolgerà la quinta tappa di Chiacchiere in cortile, evento gratuito proposto dalla neonata associazione Casa di Persico aps insieme a Mondo di Comunità e Famiglia aps. La serata prevede un momento conviviale all’inizio e successivamente l’ascolto di un testimone privilegiato con cui confrontarsi.

Per quanto riguarda il momento conviviale, un tratto distintivo di tutte le serate è l’invito alle persone di venire alla cena portando qualcosa da mangiare da condividere insieme al proprio piatto e bicchiere, per non impattare sull’ambiente con altri rifiuti.

L’invitato speciale di questa serata sarà Enzo Zerbini, presidente della società cooperativa sociale Il Calabrone di Cremona, realtà nata in seno all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che racconterà lo stile che la cooperativa sta cercando di tenere al proprio interno: alta professionalità, lavoro inclusivo nei confronti delle fasce deboli e valorizzazione dei lavoratori.

Locandina dell’evento del 19 aprile




Sarà presentato il 6 aprile in Camera di Commercio il libro sull’opera di Gianmaria Potenza nella Cattedrale di Cremona

La Fondazione Potenza Tamini, in collaborazione con la Diocesi di Cremona e l’editrice Chiesa Oggi, presenteranno ufficialmente il libro “Gianmaria Potenza Cattedrale di Cremona”. Il volume è curato da Valeria Loddo e, attraverso le fotografie di Paolo Mazzini, racconta l’opera realizzata da Gianmaria Potenza per la Cattedrale di Cremona, nel contesto dell’adeguamento liturgico del presbiterio completato nel 2022.

L’evento si terrà sabato 6 aprile 2024, alle ore 11, presso la Sala Maffei della Camera di Commercio, in Piazza Stradivari a Cremona.

Durante la presentazione, moderata da Valeria Loddo, interverranno gli autori dei testi contenuti nel libro con il Vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni, l’artista Gianmaria Potenza, il Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali e l’edilizia di culto della Diocesi di Cremona don Gianluca Gaiardi e Caterina Parrello, direttore editoriale di CHIESA OGGI per i saluti istituzionali.

L’evento sarà un’occasione unica per incontrare gli autori, discutere dell’importanza dell’arte contemporanea nei contesti storici e ottenere una copia autografata del libro.

Il volume “Gianmaria Potenza Cattedrale di Cremona” offre uno sguardo inedito alle opere dell’artista veneziano Gianmaria Potenza per la Cattedrale di Cremona, in un viaggio di bellezza e un invito a visitarne i nuovi arredi sacri.

Nel 2022, il Duomo di Santa Maria Assunta è stato oggetto di un adeguamento liturgico del presbiterio, che ha sollevato la complessa questione degli interventi contemporanei in contesti storici, richiedendo una riflessione approfondita sulla tutela e conservazione.

Nelle pagine del libro la storica dell’arte Francesca Flores D’Arcais ben inquadra le circostanze in cui nascono i nuovi arredi sacri di Potenza e che hanno richiesto un articolato e proficuo lavoro di squadra tra i progettisti e la committenza.
I testi del Vescovo Antonio Napolioni, di don Gianluca Gaiardi e della professoressa Carla Zito aiutano quindi a leggere le nuove opere come coerente aggiunta dettata dal tempo e dalla storia, a dimostrazione di come l’arte contemporanea abbia risorse espressive e mezzi formali per comunicare spiritualità.

La presentazione del libro “Gianmaria Potenza Cattedrale di Cremona” è parte del calendario di attività della Fondazione Potenza Tamini, nuova realtà veneziana dedicata all’arte del maestro Gianmaria Potenza e al sostegno a giovani talenti creativi.

Sarà inoltre occasione per presentare un nuovo progetto espositivo, il primo sostenuto dalla Fondazione Potenza Tamini e realizzato grazie alla collaborazione con i Musei della Diocesi di Cremona e il mensile digitale Riflessi Magazine, che porterà nei prossimi mesi all’allestimento di una suggestiva mostra fotografica che offrirà una prospettiva inedita e innovativa sui luoghi d’arte della città di Cremona all’interno delle sale del Museo Diocesano.




Università Cattolica, mercoledì alle 13.30 la Messa natalizia con il vescovo Napolioni

Mercoledì 13 dicembre, alle 13.30 nella cappella dell’Università Cattolica del campus cremonese di S. Monica (via Bissolati 74), si terrà la Messa natalizia. Per l’Ateneo si tratta di un tradizionale appuntamento in cui docenti, studenti e personale celebrano l’avvicinarsi del Natale e hanno l’occasione di ritrovarsi insieme per lo scambio di auguri.

A presiedere la celebrazione sarà il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, affiancato dai docenti di Teologia don Maurizio Compiani (che è anche assistente spirituale del campus) e don Matteo Tolomelli.

Novità di quest’anno è che l’invito a partecipare viene esteso non solo ai referenti delle varie residenze universitarie della città, ma a tutti quanti lo desiderano. Sono tanti, infatti, coloro che, a vario titolo, si sentono legati all’Ateneo, e al campus di S. Monica in particolare. La Direzione di sede ha perciò inteso ampliare l’evento natalizio in un abbraccio familiare ad amici, benefattori e stimatori.




Sos Gaza, fiaccolata per la pace il 16 dicembre a Cremona

La Tavola della Pace di Cremona organizza una fiaccolata per chiedere l’immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. L’evento si terrà nel pomeriggio di sabato 16 dicembre a Cremona, con partenza alle ore 17 da Palazzo Cittanova, per arrivare, dopo aver attraversato le vie della città, in Piazza del Comune. L’iniziativa ha l’adesione anche della Tavola della Pace Oglio Po.

«Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – affermano gli organizzatori – affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue, con l’impegno di convocare, con urgenza, una Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione palestinese applicando la formula dei “due Stati per i due Popoli”, condizione che porrebbe fine all’occupazione Israeliana e alla resistenza armata Palestinese, ristabilendo così le condizioni per la costruzione di società pacifiche e democratiche».

Il 31 ottobre scorso i vertici dell’UNICEF hanno dichiarato che «Gaza è diventata un cimitero per migliaia di bambine e bambini. Per tutti gli altri è un inferno». Tra le vittime civili israeliane dell’attacco di Hamas del 7 ottobre si contano anche 33 minori innocenti uccisi e circa 30 rapiti. La reazione militare israeliana ha causato l’uccisione di almeno 11.000 Palestinesi a Gaza, di cui almeno 4.500 bambini e bambine. Altre 6.000 persone, tra cui 4.000 minori risultano dispersi sotto le macerie. Almeno 900.000 bambine e bambini nella Striscia di Gaza non hanno più accesso ad acqua potabile, cibo, medicine e cure mediche. Quasi due milioni di Palestinesi della striscia di Gaza sono stati cacciati dalle loro case.

«La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese sia Israeliana, è assoluta – continuano gli organizzatori –. Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi per il bene del popolo palestinese e Israele deve fermare subito il massacro in atto a Gaza e non deve continuare a usare la propria potenza militare contro la popolazione civile. Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura». E concludono: «È necessario fermare subito questo massacro. Uccidere civili è un crimine di guerra inaccettabile, non ammesso da diritto e convenzioni internazionali. Ci appelliamo alle organizzazioni della società civile, ai gruppi, alle reti, alle cittadine e ai cittadini, perché aderiscano ad un’iniziativa di denuncia dell’enormità di questa tragedia. Riprendiamo per mano la pace!».




“Dov’è il sapiente? Le IA tra algoritmi e libertà”. Padre Benanti a Santa Monica il 10 maggio per l’evento promosso da Diocesi, Riflessi e Università Cattolica

 

Le Intelligenze artificiali, il loro impatto evidente (e anche quello silenzioso) sulle nostre abitudini e sulle nostre relazioni, e la questione etica che scaturisce dalla loro sempre maggiore presenza in tutti gli ambiti della vita, dal lavoro all’istruzione, dalla cura all’informazione, dalla cultura all’industria dello spettacolo, sono uno dei temi più dibattuti e rilevanti della nostra epoca. 

E proprio questo tema sarà affrontato e approfondito nell’incontro dal titolo “Dov’è il sapiente?” Le intelligenze artificiali tra algoritmi e libertà che l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Cremona con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Riflessi magazine organizzano per venerdì 10 maggio 2024 in occasione del 5° anniversario del periodico digitale diocesano e della 58ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2024 che Papa Francesco ha dedicato proprio al tema Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana.

Cuore dell’evento del 10 maggio 2024 vedrà, presso il Campus Santa Monica dell’Università Cattolica a Cremona, sarà l’intervento di padre Paolo Benanti, francescano del Terzo Ordine Regolare, Professore di Teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana e autore di pubblicazioni di alto valore scientifico in materia di etica, bioetica ed etica delle tecnologie, tra cui il più recente Human in the loop. Decisioni umane e intelligenze artificiali. Tra i massimi esperti a livello mondiale in materia di algoretica (l’etica applicata allo sviluppo degli algoritmi) padre Benanti è Presidente della Commissione AI per l’informazione del Governo italiano e unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.

«Cercare di rendere visibile e comprensibile l’azione di questi strumenti onnipresenti e chiedersi cosa fare per gestirli e come non estromettere l’uomo dal decidere» è l’obiettivo dell’ultimo libro di padre Paolo Benanti ; «Cosa la macchina può fare senza il controllo umano? Che decisioni può prendere? Come gestire gli eventuali esiti nefasti di questa delega? Ma soprattutto come far sì che la persona rimanga sempre al centro di quei processi vitali per la sopravvivenza della nostra specie e per una pacifica convivenza sociale?»: queste alcune delle domande cruciali che orienteranno il suo intervento al Campus Santa Monica, al termine del quale risponderà anche alle domande che gli verranno poste dagli studenti degli atenei universitari presenti a Cremona: dalla facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica sull’impatto delle nuove tecnologie sull’economia e il mondo del lavoro; dal Politecnico di Milano sullo sviluppo tecnologico delle IA generative; da Musicologia (Università di Pavia) sul rapporto tra gli algoritmi e la produzione creativa con le ricadute sul mercato e sulla fruizione dei prodotti culturali; dal corso di Fisioterapia dell’Università di Brescia sui cambiamenti tecnici apportati alla pratica delle professioni di cura e assistenza e ai riflessi che questi potranno avere sul rapporto operatore-paziente all’interno dei percorsi di cura.

L’evento del 10 maggio si pone a conclusione di un ciclo di incontri dal titolo eloquente Intelligenza Artificiale chi sei? promosso dal Centro Pastorale del Campus di Cremona in sinergia con la Direzione di Sede di Piacenza-Cremona e il Corso di Laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale della Facoltà di Economia e Giurisprudenza che ha già proposto quattro incontri nei mesi di febbraio e marzo, nei quali i docenti dell’Ateneo hanno affrontato il grande tema secondo prospettive molteplici (psicologica, educativa, sociologica, religiosa) in un’Aula Magna sempre gremita, a dimostrazione del grande interesse suscitato da una delle più grandi sfide che interroga la contemporaneità.

Un interesse condiviso anche da territorio attraverso la partecipazione di molteplici realtà istituzionali, associative e produttive che sostengono la realizzazione dell’evento, a partire dal Comune di Cremona che concede il patrocinio all’iniziativa e la Fondazione Comunitaria della Città di Cremona che la sostiene con un proprio contributo. Accanto agli organizzatori un gruppo di main sponsor: Credito Padano, Coldiretti Cremona, Fondazione “Elisabetta Germani”, Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e Padania Acque; tra gli sponsor anche Associazione degli Industriali di Cremona, Cattolica Assicurazioni, Cisl “Asse del Po”, Confcooperative Cremona, Microdata Group e Movimento Cristiano Lavoratori. Datitech e Polografico offrono supporto tecnico alla realizzazione dell’evento che sarà presentato e raccontato anche grazie alle media partnership con Cremona1, Cremona Oggi e con il quotidiano La Provincia.

Nell’occasione Riflessi Magazine presenterà anche il secondo volume cartaceo che raccoglie una selezione delle sue “Pagine scelte” pubblicate nel 2023 e in questa prima parte del 2024 sull’edizione digitale www.riflessimag.it, con reportage, interviste e storie, sempre arricchite da un prezioso apparato fotografico, che regalano un ritratto unico del territorio, attraverso i riflessi di meraviglia racchiusi tra le pieghe della nostra quotidianità.




Contributi regionali alle Rsa, comunicato critico di Uneba

Pubblichiamo idi seguito il comunicato di UNEBA (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) in merito alla DGR 1513 di Regione Lombardia che introduce il blocco all’aumento delle rette e su cui già la sezione lombarda di Uneba aveva evidenziato criticità, lamentando l’insufficienza degli stanziamenti.

La delibera della Giunta Regionale 1513 che ha finanziato per 70 milioni di euro l’incremento del contributo sanitario regionale a favore di RSA, RSD e CSS presenta molte criticità e, in particolare al punto 10, dove congela l’aumento delle rette a carico delle famiglie per quegli Enti che già applicano una retta superiore del 2% rispetto alla media dell’ATS di appartenenza.

Questa delibera, datata 13 dicembre, pone gli Enti gestori in un situazione alquanto imbarazzante: da una parte non si conosce ancora la media delle rette dell’ATS e il margine entro il quale potersi muovere; dall’altra la necessità di predisporre Budget per il 2024 richiede di prendere decisioni entro la fine anno per un equilibrio di gestione che veda anche i lavoratori valorizzati, in una situazione di contratti non rinnovati dopo alcuni anni.

UNEBA Cremona, in sinergia con l’organizzazione regionale esprime forti preoccupazione per l’andamento del settore: dopo le esternazioni dell’Assessore al welfare Bertolaso circa l’inutilità delle RSA, oggi questa delibera penalizza ancora la gestione e non considera come i nostri enti, per lo più no-profit, in questi anni siano stati al centro di una bufera che – dalla pandemia, al caro energia e all’inflazione – ha visto i bilanci chiudere per lo più in negativo, con fortissimi rischi circa la tenuta dell’intero sistema.

Ammesso che l’intenzione della misura regionale sia quella di una attenzione alle famiglie, nella sostanza questa si rivela come un semplice palliativo: l’ipotetico aumento del contributo regionale è di ben lunga inferiore all’aumento dei costi e soprattutto non porta a riequilibrare quell’assunto che prevede a carico del sistema regionale il 50% del costo reale di una giornata di degenza.

Fa molto dispiacere assistere al plauso da parte di qualcuno a questa deliberazione: le famiglie di fatto non sono assolutamente tutelate, gli Enti restano in difficoltà e i territori soffrono per l’aumento del numero di anziani che non si possono premettere soluzioni soddisfacenti di cura.

Per tutti questi motivi UNEBA, insieme ad altre associazioni di categoria e a singoli Enti sta valutando di presentare un ricorso al TAR della Lombardia per ottenere l’annullamento del dispositivo 10 della delibera 1513




Enrico Locatelli eletto presidente di Coldiretti Cremona

Enrico Locatelli, 58 anni, imprenditore agricolo di Castelvisconti, coniugato e padre di tre figli, è il nuovo Presidente di Coldiretti Cremona. Ad eleggerlo è stata l’Assemblea generale della Federazione, riunita oggi a Cremona.

Laureato in Medicina veterinaria, Locatelli guida un’azienda di bovini da latte con sedi a Castelvisconti e Robecco d’Oglio. Allevatore di grande esperienza, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente di Coldiretti Cremona ed è stato consigliere di ARAL, l’Associazione Regionale Allevatori della Lombardia.

“Ringrazio per la fiducia che mi è stata concessa e sono pronto, insieme al Consiglio e a tutti i Soci, a mettermi al lavoro, per inaugurare un 2024 nel segno della nostra agricoltura” ha commenta il neo eletto Presidente di Coldiretti Cremona. “Assumo questo incarico con senso di responsabilità – prosegue Locatelli – garantendo il massimo impegno per promuovere, difendere e sostenere la nostra agricoltura e le nostre imprese. Sono consapevole che ci aspettano impegni importanti. Lavoreremo con costanza e determinazione, per continuare a far crescere e rendere sempre più competitivi tutti i nostri comparti produttivi. Ci aspettano sfide rilevanti, che sapremo affrontare, puntando sul lavoro di squadra e a partire dal dialogo e dalla condivisione con i Soci”.

Al suo fianco il Presidente Locatelli avrà la Giunta e il Consiglio direttivo, così composto: Lucio Compagnoni, Mauro Begatti, Fabrizio Bocchi, Matteo Galli, Armando Zerbini, Samuele Riboli, Armando Tamagni, Mauro Berticelli, Loris Beduschi, Pietro Manfredi, Emilio Stringhini, Giovanni Lunini, Serena Antonioli, Lorenzo Chiozzi, Giovanni Mazzetti, Giannenrico Spoldi. Si aggiungano i rappresentanti dei tre movimenti: Piercarlo Ongini Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Cremona, Maria Paglioli, Responsabile provinciale di Donne Impresa, e Carolina Benelli, Presidente dell’Associazione provinciale Pensionati Coldiretti.

 




Opera Pia Castelverde, importanti provvedimenti a favore del personale

Il Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia SS. Redentore di Castelverde nella mattinata di giovedì 28 dicembre 2023 ha assunto un importante provvedimento a favore dei dipendenti: tutte le ASA che hanno conseguito la qualifica di OSS, valida sul territorio lombardo tramite la frequenza di un corso e il superamento dell’esame finale, potranno avanzare domanda di trasformazione all’ufficio personale entro tutto l’anno 2024.

“La figura di Operatore Socio-Sanitario – spiega il direttore, dottor Fabio Bertusi – è altamente ricercata: avere queste competenze, già presenti nel personale in organico all’Opera Pia, è patrimonio di ricchezza che deve essere valorizzato sia a beneficio degli utenti che del percorso professionale di ciascun lavoratore”.

La riqualificazione, che comporterà l’inquadramento contrattuale in una categoria superiore con un conseguente aumento di oltre 1.300 euro lordi annui, mira a valorizzare le specifiche competenze tecniche e relazionali relative all’assistenza diretta alla persona. La Fondazione è pronta ad agevolare in tutti i modi possibili le Asa che nel corso del prossimo anno decideranno di conseguire il diploma di OSS.

Per l’Opera Pia, che grazie all’operato del suo direttore generale, dottor Fabio Bertusi, si sta consolidando dal punto di vista economico e finanziario e quindi può guardare al futuro con più serenità e coraggio, le novità non si fermano qui.

“Tra gennaio e febbraio – continua Bertusi – vi sarà una nuova riorganizzazione dei reparti di RSA grazie al lavoro sinergico del direttore sanitario, dottor Andrea Visigalli, del coordinatore infermieristico e di tutte le figure professionali: vi sarà una turnistica più efficace e dei nuovi piani di lavoro più aderenti alle esigenze degli ospiti, ma anche dei dipendenti grazie anche ad una maggiore sinergia con i fisioterapisti e gli animatori di reparto”.

Da rimarcare che anche per il nuovo anno il Cda, in sintonia con le Organizzazioni Sindacali, si adopererà per sottoscrivere nuovamente degli accordi per l’erogazione di premi aggiuntivi per il 2024 come già avvenuto nell’anno che sta terminando.

Altri importanti provvedimenti erano già stati annunciati durante la partecipatissima festa “L’Opera Pia riparte… dal territorio” del 10 dicembre scorso, ora si aggiungono dei tasselli importanti che dicono il continuo impegno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Redentore di Castelverde per migliorare la qualità dell’assistenza ai 200 residenti della struttura – 140 in Rsa e 60 in RSD – oltre ai dodici utenti del Centro Diurno Integrato e alla decine di persone seguite attraverso i servizi territoriali.

Durante la festa il presidente, don Claudio Rasoli, aveva ricordato gli interventi posti in essere nel 2023 a favore del personale che da 12 anni non vede il rinnovo del suo contratto nazionale e che in questi mesi ha dovuto e deve sopperire alla scarsità di ASA e OSS, fenomeno che investe tutto il comparto sanitario. “Nell’anno che si sta concludendo – aveva sottolineato il presidente – il Cda di Fondazione Redentore ha disposto un premio aggiuntivo straordinario di 1.100 euro per tutte le maestranze calibrato in base alle presenze, ha inoltre aumentato fino a tre volte i premi di rientro e dato la possibilità agli operatori di contatto di aver liquidate, ogni mese, le ore straordinarie. Quel poco che abbiamo potuto fare, date le scarse risorse lo abbiamo fatto consapevoli di dare ai nostri dipendenti non un di più, ma il giusto per il loro duro e delicato lavoro che svolgono quotidianamente con abnegazione, professionalità e umanità”.




Il nuovo numero de «Il Mosaico» in distribuzione in tutte le parrocchie

«E noi, stiamo facendo la nostra parte?». Il tema della partecipazione – raccontata e guidata – protagonista delle pagine della nuova edizione de Il Mosaico, periodico trimestrale della Chiesa Cremonese, pubblicata in questo mese di marzo e in distribuzione in allegato ai bollettini parrocchiali in tutte le parrocchie in occasione della Pasqua.

«La Pasqua – ricorda l’introduzione al terzo numero del trimestrale diocesano – arriva alle porte di un’altra stagione di campagna elettorale, in un contesto di conflitto permanente che coinvolge il mondo e le relazioni personali. Guardando al Vangelo della Passione e Risurrezione cerchiamo gli spazi e i modi in cui i cristiani, nelle proprie comunità, possano (e deb- bano) sentirsi coinvolti, protagonisti, testimoni».

Il tema della partecipazione alla vita pubblica è rappresentato già in copertina, con un bambino impegnato a portare il proprio mattone nella costruzione della torre in un gioco di squadra organizzato nel suggestivo scenario di Piazza del Comune lo scorso gennaio in occasione della giornata per la pace. Gente di ogni età chiamata a essere desiderosa di combattere le ragioni dell’odio, a seguire l’esempio di Saulo e degli altri santi, che, come si legge nel messaggio di Pasqua del vescovo Napolioni, posto ad aprire questa pubblicazione, «hanno saputo scegliere e agire, dicendo “Mi interessa, mi riguarda”, e mai cedendo alla tentazione dello “scrutatore non votante”».

Uno sguardo alla formazione e all’innovazione del Terzo Settore, tramite la voce di Maria Luisa Lunghi, presidente del Centro di servizio per il volontariato Lombardia Sud Ets, per dare nuova vita e un futuro al volontariato. Un impegno alla partecipazione da coltivare sin da piccoli, perché, come sottolinea il vescovo di Trieste Enrico Trevisi in un articolo che giunge dalla città e dalla diocesi che si sta preparando ad accogliere la Settimana Sociale dei Cattolici italiani: «Si comincia da bambini e da giovani a essere pieni di impegni “individuali” che portano a non aver tempo per un po’ di gratuità». E allora suggerisce qualche pista, utile a non lasciar cadere le sfide importanti della vita di ognuno, in relazione con l’altro. Si potrebbe «educare a uno stile di relazione e di dialogo», «educare con le esperienze», «educare a scegliere e dunque alla libertà», «educare al senso critico».

La partecipazione in ogni sua sfaccettatura, dall’impegno ambientale, tanto attuale anche per quanto riguarda il Santuario di Caravaggio – e la campagna circostante –, «minacciato» dal progetto di un nuovo polo logistico a Misano, passando per il discorso politico, la partecipazione al voto imminente, per lo sguardo dei sindaci che raccontano l’esperienza amministrativa che si sta per concludere e per il pensiero dei referenti delle aggregazioni ecclesiali, con il racconto di come si vive la sfida della partecipazione all’interno di Azione Cattolica e CL. E allora, ancora una volta, gli occhi si rivolgono ai giovani, a chi si riunisce in fraternità e movimenti, a chi è pronto a scendere in campo in stile cristiano, a chi si ritrova «ingabbiato» in un lavoro «non suo», a chi, invece, vive e condivide l’esperienza universitaria e i problemi che ne derivano: giovani che si ritrovano nel bel mezzo di un percorso che li porterà a diventare protagonisti di Cremona e della sua Chiesa.

E allora, sfogliando le pagine di questa nuova edizione, tra editoriali, interviste e approfondimenti, si guarda alla comunità, all’importanza di ognuno nella vita di tutti i giorni, in tutte le sue sfumature, al mattone che ciascuno di noi è chiamato a portare per la costruzione della torre del bene comune.




Immagini da guardare, vite da ascoltare: incontro con la comunità hutterita attraverso le foto e le parole di Tim Smith al Museo Diocesano

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Domenica 25 febbraio alle 18.30 le porte del Museo Diocesano di Cremona si sono aperte per ospitare il fotografo Tim Smith, autore della mostra “In the world but not of it – Il mondo degli Hutteriti in Canada” già presente all’interno delle sale del museo e che rimarrà visitabile al 7 aprile.

«Un momento di dialogo, di riflessione», come ha sottolineato il vescovo Antonio Napolioni a inizio incontro, mentre il fotografo dona alla Diocesi di Cremona come simbolo ecumenico una Bibbia con traduzione hutterita. «Ci troviamo di fronte a uno spazio di approfondimento, di condivisione per il quale è necessario e doveroso restare in ascolto».

L’esposizione è curata da Laura Covelli (curatrice delle mostre del Festival della Fotografia Etica di Lodi) e in collaborazione con lo stesso Festival. Alla presenza di un numeroso pubblico, Tim Smith ha raccontato i suoi quindici anni all’interno delle comunità hutterite dell’America del Nord e nel Canada: «Comunità religiose molto aperte, accoglienti, rispetto a quanto l’opinione pubblica possa pensare».

Un tema importante per Tim Smith è proprio quello dell’attesa perché, come sottolinea il fotografo stesso, oggigiorno la professione del fotoreporter porta a lavorare a ritmi veloci e convulsi. L’incontro fortuito con un gruppo di persone appartenenti alla comunità hutterita lo ha spinto a rallentare il passo e dedicarsi a un progetto completamente suo. Nel tempo ha familiarizzato con la comunità, con vite certamente diverse dalla sua. Questo ha favorito un processo di conoscenza reciproca che ha permesso alle persone, gradualmente, di fidarsi di lui, concedendogli di essere seguite passo passo durante le attività quotidiane svolte. 

«Negli ultimi quindici anni – ha raccontato Tim Smith – ho visto molte cose cambiare, ho visto bambini crescere, sposarsi, generare nuove vite. Ho purtroppo narrato anche il dolore per le perdite di persone care. Insomma, ho osservato la vita muoversi, evolvere e tutti noi con lei». 

Il fotografo ha sottolineato di aver voluto «raccontare questa cultura in modo veritiero e rispettoso», un progetto ampio finalizzato ad assicurarsi che la narrativa restituisse un ritratto reale ed evitasse in ogni modo stereotipi di una realtà in gran parte sconosciuta o poco compresa dalla società odierna.

Le immagini che compongono la mostra fanno riferimento a un mondo quotidiano intriso di cose semplici, momenti di lavoro, istruzione, altri di svago e di divertimento nelle quali spicca il valore fondamentale del sapersi prendere cura. Smith fa un uso sapiente di luce, dei contrasti e della composizione, in un costante lavoro di ricerca e apprendimento celebrando l’importanza dell’errore e dell’imperfezione di cui è intriso, per natura, l’essere umano.