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Papa Francesco istituisce la Commissione dei nuovi martiri testimoni della fede

“Elaborare un Catalogo di tutti coloro che hanno versato il loro sangue per confessare Cristo e testimoniare il suo Vangelo”. Questo il compito affidato dal Papa alla “Commissione dei Nuovi Martiri – Testimoni della Fede”, costituita presso il Dicastero delle Cause dei Santi in vista del prossimo Giubileo del 2025.

“I martiri nella Chiesa sono testimoni della speranza che deriva dalla fede in Cristo e incita alla vera carità”, si legge nella lettera di Papa Franscesco, che chiede alla nuova Commissione di continuare la ricerca, “già iniziata in occasione del Grande Giubileo del 2000, per individuare i Testimoni della Fede in questo primo quarto di secolo e per poi proseguire nel futuro”.

“I martiri infatti hanno accompagnato in ogni epoca la vita della Chiesa e fioriscono come frutti maturi ed eccellenti della vigna del Signore anche oggi”, ricorda infatti il Papa nella lettera, ribadendo che i martiri “sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli”.

Il Papa cita la celebrazione ecumenica del 7 maggio 2000, che vide raccolti al Colosseo rappresentanti delle Chiese e comunità ecclesiali da tutto il mondo, “per evocare, assieme al vescovo di Roma, la ricchezza di ciò che io stesso ho successivamente definito ecumenismo del sangue”.

“Anche nel prossimo Giubileo ci ritroveremo uniti per una simile celebrazione”, annuncia Francesco, che precisa: “Con tale iniziativa non si intendono stabilire nuovi criteri per l’accertamento canonico del martirio, ma continuare l’iniziato rilevamento di quanti, a tutt’oggi, seguitano ad essere uccisi solo perché cristiani”. Si tratta, quindi, di “proseguire la ricognizione storica per raccogliere le testimonianze di vita, fino allo spargimento del sangue, di queste nostre sorelle e questi nostri fratelli, affinché la loro memoria spicchi come tesoro che la comunità cristiana custodisce”.

“La ricerca riguarderà non soltanto la Chiesa cattolica, ma si estenderà a tutte le confessioni cristiane”, spiega inoltre il Papa: “Anche in questo nostro tempo, nel quale si assiste ad un cambiamento d’epoca, i cristiani continuano a mostrare, in contesti di grande rischio, la vitalità del Battesimo che ci accomuna. Non pochi, infatti, sono coloro che, pur consapevoli dei pericoli che corrono, manifestano la loro fede o partecipano all’Eucarestia domenicale. Altri vengono uccisi nello sforzo di soccorrere nella carità la vita di chi è povero, nel prendersi cura degli scartati dalla società, nel custodire e nel promuovere il dono della pace e la forza del perdono. Altri ancora sono vittime silenziose, come singoli o in gruppo, degli sconvolgimenti della storia. Verso tutti loro abbiamo un grande debito e non possiamo dimenticarli”.

L’operato della Commissione permetterà così “di affiancare ai martiri, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, le testimonianze documentate – e sono molte – di questi nostri fratelli e sorelle, all’interno di un panorama vasto in cui risuoni l’unica voce della martyria dei cristiani”, grazie al “contributo attivo delle Chiese particolari nelle loro articolazioni, degli istituti religiosi e di tutte le altre realtà cristiane, secondo i criteri che la stessa Commissione elaborerà”.

Ecco i nomi dei componenti della nuova Commissione: prefetto, card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi; presidente, mons. Fabio Fabene, segretario del Dicastero delle Cause dei Santi; vicepresidente, prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità Sant’Egidio; segretario, mons. Marco Gnavi, parroco della Basilica di Santa Maria in Trastevere e già Segretario della Commissione “Nuovi Martiri” del Grande Giubileo del 2000. Gli altri membri sono: padre Dominique Arnauld: don Kokou Mawena Ambroise Atakpa; suor Nadia Coppa; prof. Gianni La Bella; professoressa Maria Lupi: p. Dinh Anh Nhue Nguyen;  diacono Didier Rance; don Roberto Regoli; don Angelo Romano; padre Arturo Sosa Abascal.

M. Michela Nicolais (AgenSir)




Mutua del clero, il 4 maggio l’assemblea ordinaria in Seminario

È convocata l’assemblea ordinaria della Società di Mutuo soccorso fra i Sacerdoti della Diocesi di Cremona in prima convocazione per il giorno 27 aprile 2023 alle ore 23 presso la sede della Società, in piazza S. Antonio Maria Zaccaria 5 a Cremona – e, nel caso in cui non si raggiunga la maggioranza, per giovedì 4 maggio 2023 alle ore 12.45 presso il Seminario Vescovile, in via Milano 5 a Cremona, al termine del pranzo dopo l’incontro plenario del Clero, con il seguente ordine del giorno:

a) approvazione del bilancio 2022
b) relazione del Presidente sulla attività del Consiglio direttivo nell’anno sociale 2022
c) osservazioni del Revisore di Confcooperative all’art. 25 dello Statuto e approvazione della proposta di interpretazione
d) Varie e eventuali

I Soci che non possono essere presenti sono pregati di inviare la delega in PDF a mutuaclero.cremona@gmail.com.

A norma di statuto è possibile anche collegarsi a distanza con il link https://meet.google.com/nax-jmep-qzk

 

Scarica la convocazione con il modulo per la delega




8xmille alla Chiesa cattolica: una firma che fa bene

Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia. Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La campagna, on air dal 2 maggio, mette inoltre in luce la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi gesti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie. Ecco, quindi, che attraverso una semplice firma, quella per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.

Grazie all’8xmille spiega Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI consentiamo a una fascia importante di operatori di aiutare chi è in difficoltà e di attivare nuovi servizi. È un bene anche per chi lo compie. E non dimentichiamo che il welfare in Italia è determinato anche da questa rete comunitaria e solidale. L’8xmille è stato il primo strumento di democrazia fiscale che consente al cittadino di decidere la destinazione di parte del proprio reddito destinata allerario. “L’obiettivo della campagna 2023 afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma, abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni. Gli spot ruotano intorno al concetto del sentirsi bene’ prendendosi cura del prossimo grazie ad un’opzione, nella propria dichiarazione dei redditi, che si traduce in migliaia di progetti. Chi firma è protagonista di un cambiamento ed è autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. In ogni iniziativa le risorse economiche sono messe a frutto da sacerdoti, suore, operatori e dai tantissimi volontari che, con le nostre firme, sono il vero motore dei progetti realizzati”.

Nella campagna 2023 la Chiesa si racconta attraverso otto storie di speranza e di coraggio. Gli spot mettono in luce il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli, donando opportunità e fiducia, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività. Dalla Casa della Carità che a Seregno, offre ospitalità ai più fragili senza fissa dimora, alla mensa delle Parrocchie solidali di Brindisi, una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale.

Dalla Casa Santa Elisabetta, un condominio solidale nel cuore di Verona per donne sole con minori ad Opera Seme Farm, una filiera etica che, nel Salento, promuove i prodotti del territorio generando valore ed occupazione, passando per il Centro di ascolto diocesano di Albano, un luogo accogliente e familiare per chi ha bisogno di assistenza alimentare e non solo.

Farsi prossimo con l’accoglienza ed il primo soccorso è la mission del progetto Un popolo per tutti che, a Roccella Jonica, rappresenta un approdo sicuro per i migranti in fuga e in cerca di un futuro migliore. Grazie alle firme, ogni anno, vengono restituiti a fedeli e visitatori molti tesori dimenticati. Come ad Ancona dove la chiesa di Santa Maria della Piazza, gioiello romanico, è sottoposta ad un intervento di restauro conservativo per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future.

Dopo gli anni difficili della pandemia la campagna, quest’anno, vola all’estero per documentare come a Tosamaganga, in Tanzania, con il supporto delle firme la speranza sia giunta in aula e in corsia. Qui i medici del Cuamm, la prima organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane, sono presenti da oltre 50 anni e si prendono cura delle persone più vulnerabili, soprattutto delle mamme e dei bambini, fin dai primi attimi di vita.

La nuova campagna 8xmille è ideata dall’agenzia Wunderman Thompson Italia che si è aggiudicata la gara indetta dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica: creatività di Massimiliano Traschitti e Antonio Codina, regia di Edoardo Lugari. Le foto sono di Francesco Zizola. La casa di produzione è Casta Diva/Masi Film. Sarà pianificata su tv e web con due spot da 30 e otto da 15” dedicati a diversi target, Inoltre, la campagna si svilupperà su stampa, affissione e radio.

Su www.8xmille.it sono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano. Nell’area Mappa 8xmille sono geolocalizzati e documentati migliaia di interventi già realizzati, in Italia e nel mondo. Una geografia di opere in aggiornamento, nel segno della rendicontazione e della trasparenza verso chi ha generato con la firma opere di fraternità secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e contribuenti per rinnovare la firma che si concretizza in risorse per la realizzazione di opere dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita.




Casa di Nostra Signora, il 12 maggio concerto del liceo musicale Stradivari nella chiesa di San Vitale

Ultimo appuntamento della rassegna “Il pane e e le rose. Musica a Casa di Nostra Signora”, venerdì 12 maggio alle 18 l’opera segno di Caritas Cremonese organizza un concerto che si terrà presso la chiesa di San Vitale in piazza Sant’Angelo a Cremona. Si esibirà l’orchestra d’archi “A. Stradivari” nell’ambito dei concerti organizzati in collaborazione con il liceo musicale Stradivari e giunti ormai alla terza edizione. L’evento è inserito nel contesto dell’International Spring Music Festival di Cremona.

Il programma del concerto di venerdì 12 maggio prevede grandi classici del repertorio, spaziando dal Vivaldi delle celeberrime Quattro Stagioni e il monumentale Doppio Concerto di Bach per due violini, a piccole incursioni in brani scelti con l’intento di dare voce a strumenti meno diffusi del violino che meriterebbero più attenzione da parte degli aspiranti musicisti di domani, come la viola e il contrabbasso.

I giovani solisti si alterneranno mettendosi alla prova con il sostegno dell’orchestra, ma ci saranno anche dei brani dedicati all’assieme come le due bellissime Melodie elegiache di Grieg e la Partita all’ungaresca di Farkas. Un programma impegnativo e altamente formativo per i giovani musicisti del liceo Stradivari.

Il concerto rappresenta il momento conclusivo del progetto del piano dell’offerta formativa “Orchestra d’archi”.  Il gruppo strumentale si è formato a Cremona nel 2015 nell’ambito delle lezioni curricolari di musica d’insieme per archi tenute dalla maestra Angela Alessi. Costituita dagli alunni del liceo musicale, si avvale della presenza di alunni della Scuola di liuteria, di partecipanti esterni e di docenti di strumento ad arco in compresenza, si esibisce regolarmente in occasione di concerti, premiazioni e ricorrenze legate alla vita culturale della città. Il repertorio affrontato copre l’intero arco della produzione musicale, dal Seicento fino al primo Novecento.

Al termine del concerto sarà possibile acquistare il libro e gli articoli di artigianato prodotti dalle ospiti della Casa. Il ricavato andrà interamente a favore di progetti di autonomia delle donne.

Il programma del concerto del 12 maggio




Donne Impresa Coldiretti, il 24 marzo serata di preghiera al Santuario del Roggione

Le famiglie che lavorano in agricoltura, e con loro l’intera comunità, sono invitate a prendere parte alla serata di preghiera, con la recita del Rosario, organizzata dalle imprenditrici agricole di Coldiretti Cremona.

Secondo una tradizione che ogni anno si rinnova, nel mese mariano le imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa Cremona si ritrovano in un luogo di preghiera. L’appuntamento è per mercoledì 24 maggio presso il Santuario della Beata Vergine del Roggione a Pizzighettone, in via Ronchi 10.

Alle ore 21 ci si raccoglierà intorno all’altare per la recita del Rosario e per una riflessione affidata a don Emilio Garattini, consigliere ecclesiastico di Coldiretti Cremona, e al parroco dell’unità pastorale di Pizzighettone, don Andrea Bastoni.

Ci saranno le imprenditrici agricole, con la responsabile provinciale Maria Paglioli, e con loro soci e dirigenti di Coldiretti Cremona.

«Per le donne che lavorano in agricoltura è una tradizione bella e sentita, che si rinnova ogni anno a fine maggio. L’invito è esteso a tutti gli agricoltori e a tutte le persone che vogliono condividere, in occasione del mese Mariano, questa serata di preghiera e incontro, di dialogo e festa – evidenzia Maria Paglioli, allevatrice di Castelverde, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa Cremona –. L’iniziativa è anche un’occasione per sottolineare l’importante contributo che le donne sanno dare all’agricoltura e alla nostra Organizzazione. Al lavoro negli agriturismi, negli allevamenti, nella vendita diretta, nelle fattorie didattiche e sociali, le imprenditrici agricole spesso rappresentano la punta avanzata della nostra agricoltura. Sono protagoniste nelle battaglie sindacali, nella scelta della multifunzionalità, nell’educazione agroalimentare che proponiamo agli alunni delle scuole del territorio, così come nelle tante iniziative tese a promuovere i prodotti dell’agricoltura made in Cremona e made in Italy».

Dopo la preghiera, l’appuntamento si chiude sempre con un momento nel segno della convivialità e dei prodotti del territorio, con le donne in prima linea in una gustosa “gara dei sapori” tipici contadini.




Zona 2, domenica le famiglie in cammino con Maria

La positiva esperienza delle iniziative organizzate per la Giornata mondiale delle famiglie, nel giugno del 2022 a Castelleone, ha spinto i responsabili della Pastorale familiare della Zona pastorale 2 della Diocesi, guidati da don Marco Fodri, a offrire anche per il 2023 una nuova proposta, stimolati in particolar modo dalle famiglie delle parrocchie più piccole che, riscontrando alcune difficoltà nell’incontrarsi, hanno manifestato il desiderio di avere la possibilità di relazioni con altri nuclei familiari.

Da qui nasce l’iniziativa proposta per domenica 28 maggio, intitolata “Camminiamo con Maria”: una passeggiata in preghiera nel territorio della parrocchia di Castelleone, partendo dalla chiesa di Santa Maria in Bressanoro per arrivare al santuario della Beata Vergine della Misericordia.

Anche l’iniziativa del 2023 si lega all’Amoris Laetitia ma, mentre lo scorso anno l’incontro era stato scandito da riflessioni e approfondimenti sull’esortazione di papa Francesco, quest’anno si è privilegiato l’aspetto legato alla preghiera.

Il programma prevede, dopo l’accoglienza a Santa Maria in Bressanoro alle 16.30 di domenica 28 maggio, un breve momento di preghiera e poi la partenza di un pellegrinaggio scandito dalla recita del Rosario con cinque tappe, corrispondenti ai cinque misteri del Rosario, ma ispirati a episodi della vita di Maria come l’Annunciazione o le nozze di Cana. Ogni tappa prevede anche una breve riflessione sempre ispirata ad Amoris Laetitia.

All’arrivo al Santuario della Misericordia ci sarà la preghiera di affidamento a Maria da parte delle famiglie, cui seguirà un aperitivo conviviale.

Il percorso è di 2,5 km, strada asfaltata, sicura perché chiusa al traffico dei non residenti; è assicurato anche un servizio di navetta tra le due chiese.

In caso di pioggia il ritrovo sarà sotto i portici del Santuario della Misericordia.

Per ulteriori informazioni si può scrivere all’indirizzo mail fam.zona2.cr@gmail.com.

 

Locandina dell’iniziativa




Il card. Zuppi a Mosca. L’invito della CEI “ad accompagnare con la preghiera la visita”

Il 28 e 29 giugno, il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato della Santa Sede, compirà una visita a Mosca, quale inviato di Papa Francesco. Lo si legge in un comunicato della Santa Sede, in cui si precisa che “scopo principale dell’iniziativa è incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace”.

In merito alla notizia della visita a Mosca del card. Zuppi, mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della CEI, ha rinnovato “l’invito alle comunità ecclesiali e, in particolare, ai monasteri presenti sul territorio nazionale ad accompagnare con la preghiera la visita a Mosca che il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, compirà quale Inviato di Papa Francesco nei giorni 28 e 29 giugno”. E ancora: “Auspichiamo che questa nuova iniziativa possa contribuire al raggiungimento di una giusta pace. Con le parole del Santo Padre ci rivolgiamo alla Vergine Maria: Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità. Regina della pace, ottieni al mondo la pace” (Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, 25 marzo 2022)“.

 




Ministranti, nel pomeriggio del 2 giugno l’incontro diocesano in Seminario

“Fate questo in memoria di me” è il tema scelto per l’incontro diocesano dei ministranti di quest’anno, in programma come consuetudine il 2 giugno presso il Seminario vescovile di Cremona. L’appuntamento, rivolto a tutti i chierichetti delle parrocchie della diocesi, come occasione di incontro, riflessione e preghiera insieme, è a partire alle 14.45.

Ogni gruppo è invitato a formalizzare l’iscrizione entro lunedì 29 maggio sulla pagina dedicata del sito della Federazione Oratori Cremonesi (https://www.focr.it/news/incontro-ministranti-2/). Quota di partecipazione per ogni partecipante di 2 euro da versare all’ingresso. Oguno dovrà portare la propria veste.

Locandina dell’evento

 

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Caravaggio diventa “Santuario regionale della Lombardia”

Il Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio (Bg), da sempre meta di pellegrinaggi di tutto il nord Italia (e non solo), ha un legame particolare con le Diocesi di Lombardia. Lo ha testimoniato chiaramente il significato assunto da questo luogo mariano della Diocesi di Cremona nel difficile periodo della pandemia. Ma lo evidenzia anche il fatto che proprio questo santuario sia stato scelto da molti anni come sede per le riunioni della Conferenza Episcopale Lombarda. Per questo si è deciso di riconoscerlo a tutti gli effetti come “Santuario regionale della Lombardia”.

L’ufficializzazione avverrà il prossimo 26 maggio, nella solennità di Santa Maria del Fonte, patrona della Diocesi di Cremona, in occasione nel 591° anniversario dell’Apparizione della Vergine a Giannetta. A presiedere la solenne Messa pontificale delle 10.30 in basilica sarà l’arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia, mons. Mario Delpini, insieme al vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, e agli altri Vescovi delle Diocesi lombarde. La celebrazione vedrà anche la presenza di una rappresentanza istituzionale di Regione Lombardia insieme a quella del territorio di Caravaggio.

«La nostra terra devota – afferma l’arcivescovo Mario Delpini – venera e prega Maria in ogni luogo, sui monti e nei boschi, nelle città e nei paesini. Il santuario di Caravaggio è il santuario facile da raggiungere, è facile trovare il parcheggio, si cammina in piano e anche se piove si può stare al riparo. È il santuario che non impone faticose salite o percorsi accidentati. È il santuario della povera gente che, come la giovane Giannetta, ha già il peso della vita da portare e forse non sopporterebbe che anche la devozione imponga pesi e sacrifici. La povera gente vorrebbe piuttosto trovare presso Maria, la Madre di Gesù e la Madre di tutti, un luogo per riposare, per piangere ed essere consolata». E aggiunge: «Lo riconosciamo santuario regionale perché sia per tutti un invito a trovare sollievo nella preghiera. Si trova, per così dire, al centro della Lombardia, dove si incrociano tre province e tre diocesi e i Vescovi della Conferenza Episcopale Lombarda si trovano abitualmente a Caravaggio, ospiti della casa di spiritualità, per le loro riunioni. Ci sono buone ragioni per questo riconoscimento. E c’è anche la speranza che il territorio che lo circonda continui ad essere ospitale, distensivo, non assediato da un traffico eccessivo, accogliente e cordiale per tutti».

«Nei suoi quasi seicento anni di vita – ricorda il vescovo di Cremona Antonio Napolioni – il santuario di Caravaggio si è guadagnato un affetto enorme da parte delle comunità di tutta la regione e dei loro vescovi. Pensiamo a momenti straordinari di festa di popolo come le visita di Papa Giovanni Paolo II o le celebrazioni presiedute dall’allora arcivescovo Montini. Anche noi, con la nostra generazione, non vogliamo venire meno a questa radicata gratitudine per Maria che qui ha portato una carezza di Dio alle nostre comunità». E continua: «La Chiesa di Cremona è fiera di questo progetto e, umilmente, si mette a servizio perché la comunione tra le Chiese lombarde possa crescere ancora. Mi auguro che a Caravaggio tutti si sentano sempre più “di casa” nella preghiera, nella ricerca di Dio e nella grazia del perdono: davvero il Santuario sia – come tutta la Chiesa del nostro tempo – un ospedale da campo accessibile a tutti».

A ricordare la dedicazione di S. Maria del Fonte come santuario regionale sarà la scritta incisa sull’obelisco e che d’ora in poi accoglierà i pellegrini all’ingresso principale.

 

Il programma del 26 maggio

Venerdì 26 maggio sarà l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, metropolita di Lombardia, a presiedere la solenne Messa pontificale del mattino. La processione d’ingresso, con i vescovi delle dieci Diocesi lombarde e gli altri sacerdoti, partirà alle 10.30 dal Centro di spiritualità del santuario. Da lì la discesa al Sacro Fonte per l’atto penitenziale e l’omaggio alla Vergine nel luogo dell’Apparizione alla giovane Giannetta. La Messa proseguirà quindi in basilica, concludendosi nella navata minore, davanti al gruppo statuario dell’Apparizione per l’invocazione alla Madre e la benedizione con annessa indulgenza plenaria.

Nel pomeriggio le celebrazioni si svolgeranno secondo il consueto programma del giorno anniversario dell’Apparizione. Dalle 14.30 in basilica vi sarà la recita continuata del Rosario, che accompagnerà sino alle 16.40 quando il vescovo Antonio Napolioni presiederà la Memoria dell’apparizione, segnata alle 17 dall’aspersione dei fedeli e dal canto del Vespro.

Come ormai consuetudine ogni 26 del mese alle 21 si svolge la  processione aux flambeaux con recita del Rosario lungo i portici del santuario. Venerdì 26 maggio, nel giorno dell’Apparizione, a guidare la preghiera sarà il vescovo di Cremona.

La Messa pontificale del mattino presieduta dall’arcivescovo Delpini e la Memoria dell’Apparizione del pomeriggio presieduta dal vescovo Napolioni saranno proposte in diretta tv su Cremona1 (in Lombardia sul canale 19 del digitale terrestre) e attraverso i canali web e social della Diocesi di Cremona e del Santuario di Caravaggio.




Museo Verticale del Torrazzo: inaugurata la nuova biglietteria e la sala degli orologi

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Simbolo e orgoglio di Cremona, il Torrazzo arricchisce ulteriormente l’esperienza per i turisti e la cittadinanza con la sua proposta culturale, portando i visitatori a vivere un itinerario che ruota attorno al tempo e ai suoi strumenti di misurazione. Nuovi tasselli si aggiungono a quando consolidato nel tempo, per un viaggio che porta fino a 112 metri dal suolo, salendo 502 gradini di pietra e che alla fine regala un panorama mozzafiato di tutta la città e delle campagne limitrofe. La presentazione ufficiale è stata nel pomeriggio di venerdì 23 giugno nel cortile ai piedi della torre. Un luogo, sino ad ora inaccessibile a chi veniva a visitare il Torrazzo, completamente rivalorizzato. E attraverso l’ingresso sul fondo del piazzale è possibile accedere al «camerone San Giuseppe», sede della nuova biglietteria inaugurata nell’occasione. Una stanza dal grande valore storico che prende il nome dall’altare dietro al quale è posta. Al suo interno, oltre alla zona riservata all’acquisto dei biglietti, troneggia l’antica armadiatura di legno che copre la lunga parete. Strumenti liturgici e oggetti appartenenti al Duomo sono conservati al suo interno, così come in passato fu per la grande croce della Cattedrale, ad oggi conservata ed esposta all’interno del Museo diocesano. Diventa questo il nuovo luogo di accoglienza del Torrazzo, uno spazio quattro volte più grande della biglietteria precedente, in cui trova spazio anche il bookshop.

Superato il camerone San Giuseppe si iniziano a percorrere le scale. Un vero e proprio viaggio nel tempo: il Museo verticale permette di approfondire il tema della misurazione del tempo attraverso le esposizioni nelle varie sale. La prima tappa è la sala in cui sono custoditi numerosi orologi da taschino: l’ultima novità della proposta museale. Orologi da taschino, alcuni dei quali donativi di pontefici, come Pio X e Pio XI, oppure del re d’Italia Vittorio Emanuele III o dello zar di Russia. Sono questi alcuni degli oggetti che arricchiscono la nuova sala del Museo verticale del Torrazzo, nel mezzanino sopra la vecchia biglietteria. Una collezione privata che la famiglia Dalè – il sacerdote don Marino e il padre Giuseppe (scomparso durante la pandemia) – ha deciso di rendere fruibile a tutti proprio in questo luogo dedicato al tempo e alla sua misurazione. Oggetti non sempre particolarmente antichi, ma sicuramente ricchi di fascino e di storia che potranno essere d’ora in poi ammirati da tutti coloro che saliranno il Torrazzo.

Superata la Bertazzola ricomincia la salita. Si arriva infatti alla sala del quadrante, che si trova esattamente sotto alla sala del meccanismo, all’interno della quale è possibile ammirare i numerosi e precisi ingranaggi che fanno funzionare il grande orologio astronomico. Proseguendo, la sala della misura del tempo custodisce vari strumenti per la misurazione dei cicli temporali. Al di sopra la sala dell’astronomia con il Pendolo di Foucault. Verso i piani più alti, dopo la cella campanaria, si può ammirare la terrazza con le indicazioni che in linea d’aria conducono nei vari paesi circostanti. L’ultimo passaggio porta direttamente alla terrazza panoramica, dalla quale è possibile ammirare tutta Cremona dall’alto e le sue campagne.

Un itinerario che presto si arricchirà ulteriormente, grazie al Gruppo astrofili cremonesi e al suo presidente Alessandro Maianti, con la realizzazione del planetario proprio alla base della torre, anche in questo caso grazie al contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona.

Ad illustrare la ricca offerta del polo museale della Diocesi, grazie anche alle novità del Torrazzo, è stato don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali. Non è mancata la presentazione dei lavori da parte dell’architetto Fabio Bosio, alla presenza delle ditte che a diverso titolo sono state coinvolte nel progetto. L’inaugurazione, allietata dal giovane violinista Isaac Meinert, ha visto la partecipazione di numerosi invitati e autorità. Tra questi gli assessori comunali alla cultura Luca Burgazzi e al turismo Barbara Mafredini insieme alla conservatrice del Museo Civico Marina Volonté. Presente anche l’associazione Battistero con il presidente don Antonio Mascaretti, alcuni canonici del Capitolo della Cattedrale con il presidente del Capitolo mons. Ruggero Zucchelli, il rettore della Cattedrale mons. Attilio Cibolini e il parroco don Antonio Bandirali.

Grazie alla nuova biglietteria il Torrazzo ora è direttamente collegato alla Cattedrale, una caratteristiche che permetterà una maggiore fruizione dei tesori diocesani da parte dei turisti.

La benedizione del vescovo Antonio Napolioni ha quindi lasciato spazio alla visita dei nuovi locali: «benediciamo il creatore, benediciamo coloro che nei secoli hanno abitato questa terra fertile e l’hanno resa vivibile, feconda, hanno costruito questa città, ci hanno dato questi monumenti di bellezza e fede, che sfidano il tempo. Benediciamo coloro che li hanno custoditi nei secoli e la comunità cristiana che per fede e vanto sociale ha reso sempre più bella la chiesa del vescovo e del popolo di Dio».