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Nuovi mandati pastorali: annunciati gli incarichi di 45 sacerdoti

L’annuncio del Vangelo e la cura pastorale delle comunità cristiane richiedono in ogni tempo la partecipazione attiva di tutti i credenti, ciascuno secondo la sua vocazione, ed il servizio generoso dei ministri ordinati, in comunione con il Vescovo e con tutto il presbiterio. Diverse ragioni richiedono periodicamente un avvicendamento nelle destinazioni e negli incarichi, nelle diverse comunità della diocesi, anche in ragione dell’età. La diffusione delle unità pastorali impegna a nuove forme di corresponsabilità e collaborazione, in cui è certamente prezioso il contributo di ciascuno.

È sempre complesso e delicato prendere queste decisioni, dovendo risponderne davanti a Dio e al Suo popolo. Sono stato aiutato, oltre che dalla saggia dedizione dei miei più diretti collaboratori, dal dialogo e dalla disponibilità offerta da tanti, che ringrazio: sia quanti hanno lasciato comunità e compiti cui erano affezionati, sia quanti intraprendono con fiducia nuovi percorsi. Alcune scelte si spiegano nella prospettiva delle unità pastorali da avviare nel futuro prossimo, con la gradualità necessaria, come verrà illustrato man mano alle singole comunità parrocchiali.

Le nomine vengono comunicate all’inizio dell’estate, per dar tempo a tutti di completare l’anno pastorale con le principali attività estive già in programma e, contestualmente, di prevedere tempi e modi per il necessario passaggio di consegne. La presente comunicazione verrà seguita dai decreti di nomina, all’interno dei quali verrà precisata la data di inizio del nuovo mandato. Sulla scansione delle consegne e sugli aspetti logistici connessi, i sacerdoti prendano contatto tra loro e, ove necessario, con il Vicario generale. Il calendario delle celebrazioni di ingresso dei nuovi parroci andrà concordato con la Segreteria vescovile.

Ci auguriamo che anche questi siano passi di rinnovamento ecclesiale, in chiave missionaria. Un augurio speciale ai quattro nuovi sacerdoti che saranno ordinati il prossimo 10 giugno, e che da oggi conoscono le comunità con cui muoveranno i loro primi passi nel ministero. Accompagniamo tutti con la preghiera questi mandati, che in spirito di fede sono espressione della volontà di Dio, il quale non farà mancare la Sua grazia a chi vive l’obbedienza alle esigenze della comunione ecclesiale.

Cremona, 4 giugno 2023

+ Antonio, vescovo

 

  • Mons. Libero SALINI: Penitenziere della Cattedrale
  • Don Luigi NOZZA: Canonico della Cattedrale
  • Don Adelio BUCCELLÈ: Mansionario del Capitolo della Cattedrale
  • Don Franz TABAGLIO: Mansionario del Capitolo della Cattedrale
  • Don Emilio MERISI: Collaboratore delle parrocchie di S. Lorenzo in Arzago d’Adda e S. Maria Immacolata in Casirate
  • Don Massimo CORTELLAZZI: Parroco dei Ss. Giovanni B. e Biagio in Romanengo, S. Bernardo ab. in Melotta, S. Quirico in Casaletto di sopra
  • Don Paolo TOMASI: Parroco di S. Pietro ap. in Gallignano
  • Don Francesco GANDIOLI: Vicario parrocchiale di S. Maria Assunta e S. Sigismondo in Rivolta d’Adda
  • Don Adriano VELUTI: Collaboratore parrocchiale dei Ss. Nazario e Celso in S. Abbondio in Cremona
  • Don Mario BARDELLI: Parroco dell’Unità pastorale formata dalle parrocchie di S. Ambrogio v. in Casalmorano, S. Andrea ap. in Azzanello, S. Maria della scala in Castelvisconti, S. Antonio di Padova in Mirabello Ciria
  • Don Giuseppe BERNARDI PIRINI: Collaboratore dell’Unità pastorale formata dalle parrocchie di S. Ambrogio v. in Casalmorano, S. Andrea ap. in Azzanello, S. Maria della scala in Castelvisconti, S. Antonio di Padova in Mirabello Ciria
  • Don Alberto MARTINELLI: Parroco di S. Maria nascente in Bonemerse
  • Don Paolo ARIENTI: Parroco anche dei Ss. Nazaro e Celso in S. Giuseppe al Cambonino (Cremona)
  • Don Umberto ZANABONI: Collaboratore dell’Unità pastorale “Don Primo Mazzolari” (Cremona)
  • Don Luca BOSIO: Parroco dell’Unità pastorale “Mons. Barosi” formata dalle parrocchie di S. Giovanni B. in San Giovanni in Croce, Ss. Abdon e Sennen m. in Casteldidone, S. Lorenzo m. in San Lorenzo Aroldo, S. Stefano protom. in Solarolo Rainerio, S. Michele in Voltido
  • Don Andrea BANI: Vicario parrocchiale dell’Unità pastorale “Città di Viadana” formata dalle parrocchie di S. Maria Annunciata, S. Maria Assunta e S. Cristoforo, S. Pietro ap., Ss. Martino e Nicola in Viadana, Spirito Santo in Buzzoletto
  • Don Alfredo VALSECCHI: Parroco di S. Maria Maddalena in Cavatigozzi
  • Don Federico CELINI: Parroco anche di S. Giacomo in Pieve San Giacomo
  • Don Marco BOSIO: Collaboratore parrocchiale di S. Giacomo in Pieve San Giacomo
  • Don Giulio BRAMBILLA: Parroco di Cristo Re in Cremona
  • Don Giovanni Battista ARESI: Collaboratore parrocchiale di Cristo Re in Cremona
  • Don Enrico MAGGI: Delegato vescovile per la vita consacrata
  • Don Andrea SPREAFICO: Parroco della Beata Vergine di Caravaggio in Cremona
  • Don Riccardo VESPERTINI: Collaboratore parrocchiale della Beata Vergine di Caravaggio in Cremona, continuando nel servizio di Cappellano all’Ospedale Maggiore di Cremona
  • Don Alessandro MAFFEZZONI: Parroco dell’Unità pastorale “Beata Vergine delle Grazie” formata dalle parrocchie di S. Giulia v. m. in Cicognara, Ss. Filippo e Giacomo ap. in Cogozzo, S. Giovanni B. in Roncadello Po
  • Don Claudio BRESSANI: Vicario dell’Unità pastorale “Maria Madre della Chiesa” formata dalle parrocchie di S. Maria Assunta in Sabbioneta, S. Giorgio m. in Breda Cisoni, S. Gerolamo in Ponteterra, S. Antonio ab. in Villa Pasquali
  • Don Giandomenico PANDINI: Collaboratore festivo dell’Unità pastorale formata dalle parrocchie di S. Maria Assunta in Piadena, Cattedra di S. Pietro in Vho, S. Eufemia in Drizzona
  • Don Gianpaolo CIVA: Collaboratore dell’Unità Pastorale formata dalle parrocchie di S. Giovanni B. in Dosimo, Ss. Cosma e Damiano in Persico, S. Lorenzo m. in Quistro, S. Marino in San Marino, Ss. Gervasio e Protasio m. in Gadesco, Ss. Pietro e Paolo in Pieve Delmona
  • Don Gianfranco VITALI: Collaboratore festivo dell’Unità Pastorale “Mons. Angelo Frosi” formata dalle parrocchie di S. Andrea ap. in Cornaleto, Ss. Nazario e Celso in Formigara, Ss. Sisto e Liberata in Gombito, S. Martino v. in San Bassano, Sacro Cuore e S. Latino in San Latino, S. Maria Annunciata in Santa Maria dei Sabbioni
  • Don Diego PALLAVICINI: Parroco dell’Unità pastorale “Il sicomoro” formata dalle parrocchie di S. Basilio v. in Grontardo, S. Martino v. in Levata, S. Michele arc. in Scandolara Ripa d’Oglio
  • Mons. Giansante FUSAR IMPERATORE: Parroco anche di S. Giovanni a Porta Latina in Vidalengo
  • Don Paolo ARDEMAGNI: Collaboratore delle parrocchie dei Ss. Fermo e Rustico in Caravaggio e di S. Giovanni a Porta Latina in Vidalengo
  • Don Gianmarco FODRI: Parroco dei Ss. Giuseppe e Biagio in Robecco d’Oglio
  • Don Davide SCHIAVON: Parroco di S. Giorgio m. in Casalbuttano e di S. Vito m. in San Vito, moderatore dell’Unità pastorale “Nostra Signora della Graffignana”
  • Don Gabriele FILIPPINI: Collaboratore delle parrocchie dei Ss. Fermo e Rustico in Caravaggio e di S. Giovanni a Porta Latina in Vidalengo
  • Don Flavio MEANI: Responsabile della Basilica e della liturgia nel Santuario di Caravaggio
  • Don Matteo BOTTESINI: Segretario e cerimoniere vescovile, Animatore in Seminario, Incaricato diocesano Pellegrinaggi
  • Don Alex MALFASI: Vicario parrocchiale dell’Unità pastorale “Madonna della speranza” formata dalle parrocchie di S. Michele arc. in Castelnuovo del Zappa, S. Archelao m. in Castelverde, S. Abramo in Costa Sant’Abramo, S. Biagio v. in Marzalengo, S. Martino v. in San Martino in Beliseto
  • Don Davide PEZZALI: Collaboratore delle parrocchie di Annunciazione, S. Maria Immacolata e S. Zeno, S. Pietro ap., Cristo Risorto in Cassano d’Adda
  • Don Jacopo MARIOTTI: Vicario parrocchiale di Annunciazione, S. Maria Immacolata e S. Zeno, S. Pietro ap., Cristo Risorto in Cassano d’Adda
  • Don Marco D’AGOSTINO: Coordinatore Area pastorale “Comunità educante, Famiglia di famiglie”
  • Don Francesco CORTELLINI: Docente e Incaricato dei rapporti con l’Istituto Teologico di Brescia
  • Don Francesco FONTANA: anche Animatore in Seminario e Responsabile della Pastorale vocazionale
  • Don Daniele ROSSI: Assistente diocesano del Settore Giovani di Azione Cattolica
  • Don William DALÈ: Assistente diocesano dell’Azione Cattolica Ragazzi

 

 

Biografie dei sacerdoti interessati

 

Don Paolo Ardemagni, classe 1962, originario di Misano Gera d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1986. È stato vicario delle parrocchie “S. Maria Assunta e S. Giacomo apostolo” in Soncino (1986-1996) e “Ss. Nazario e Celso in S. Abbondio” in Cremona (1996-1999). Nel 1999 è stato nominato parroco di Fengo, dove è rimasto sino al 2009; negli stessi anni ha ricoperto l’incarico di consulente ecclesiastico del CSI di Cremona; inoltre dal 2000 è stato anche amministratore parrocchiale di Luignano e dal 2004 anche parroco di Acquanegra. È stato successivamente parroco della parrocchia “Annunciazione” in Cassano d’Adda (2009-2017). Nel 2017 è stato nominato parroco di Robecco d’Oglio. Ora è stato nominato collaboratore delle parrocchie di Caravaggio e Vidalengo.

 

Don Giovanni Battista Aresi, classe 1960, originario di Fornovo San Giovanni, è stato ordinato sacerdote il 23 giugno 1984. Prete novello è stato inviato a Roma per continuare gli studi in Filosofia, di cui ha conseguito la licenza e la laurea magistrale. Rientrato in diocesi nel 1987 ha iniziato la docenza presso il Seminario Vescovile di Cremona (sino al 2005). È stato parroco di Romprezzagno e Tornata (1994-2005) e successivamente collaboratore parrocchiale a Pandino (2005-2006) e Misano Gera d’Adda (2013-2021). Dal 2009 docente dell’Istituto superiore di Scienze religiose “S. Agostino” e dal 2013 degli Studi teologici riuniti dei Seminari di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano. Nel 2021 è stato nominato collaboratore parrocchiale della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona. Ora è stato nominato collaboratore parrocchiale della parrocchia “Cristo Re” in Cremona.

 

Don Paolo Arienti, classe 1972, originario di Piadena è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1999. Ha iniziato il ministero sacerdotale a Cremona come vicario della parrocchia “Ss. Nazario e Celso in S. Abbondio”. Nel 2002 per continuare gli studi è stato inviato a Roma, dove ha conseguito la licenza in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana. Dal 2004 al 2011 è stato vicario a “Cristo Re” in Cremona e segretario dell’Ufficio evangelizzazione e catechesi. Dal 2011 al 2021 è stato responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile, presidente della Federazione Oratori Cremonesi e dell’associazione NOI, oltre che consulente ecclesiastico del CSI di Cremona. Dal 2017 al 2021 è stato inoltre coordinatore dell’area pastorale “In ascolto dei giovani”. Nel 2012 è stato nominato parroco in solido delle parrocchie di Binanuova, Ca’ de’ Stefani, Gabbioneta e Vescovato; e dal 2014 al 2018 anche di Pescarolo e Pieve Terzagni. Dal 2000 è docente in Seminario e dal 2008 anche presso l’Istituto superiore di Scienze religiose “S. Agostino”. Nel 2021 è stato nominato parroco della parrocchia “S. Ambrogio” in Cremona, con anche il ruolo di moderatore dell’unità pastorale “Don Primo Mazzolari” (S. Ambrogio, Cambonino, Boschetto e Migliaro). Ora è stato nominato anche parroco della parrocchia “Ss. Nazaro e Celso in S. Giuseppe” nel quartiere Cambonino di Cremona.

 

 

Don Andrea Bani, classe 1997, originario della parrocchia di Agnadello, è stato ordinato diacono il 18 settembre 2022. L’ordinazione sacerdotale il 10 giugno 2023. Inizierà il proprio ministero come vicario nell’unità pastorale “Città di Viadana” formata dalle parrocchie di Buzzoletto e Viadana (“S. Maria Annunciata”, “S. Maria Assunta e S. Cristoforo”, “S. Pietro apostolo” e “Ss. Martino e Nicola”).

 

 

Don Mario Bardelli, classe 1970, originario della parrocchia “S. Giorgio in S. Pietro al Po” in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 1995. È stato vicario presso le parrocchie “S. Leonardo” in Casalmaggiore (1995-1998) e “S. Agata” in Cremona (1998-2004) e successivamente parroco in solido delle parrocchie di Azzanello, Barzaniga, Casalmorano, Castelvisconti, Mirabello Ciria (2004-2014). Nel 2014 è stato nominato parroco di Bonemerse. Ora è stato nominato parroco dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Casalmorano, Azzanello, Castelvisconti e Mirabello Ciria.

 

Don Giuseppe Bernardi Pirini, classe 1943, originario di San Giovanni in Croce, è stato ordinato sacerdote il 24 giugno 1967 e ha iniziato il proprio ministero come vicario proprio a San Giovanni in Croce. Successivamente è stato parroco a Isengo (1970-1974), proparroco a Pumenengo (1974-1978), parroco a Cella Dati (1978-1982), parroco a San Michele di Serino nel salernitano (1982-1986), parroco a San Felice, frazione di Cremona (1987-1992), parroco di Gussola (1992-2003) e parroco di Mozzanica (2003-2018). Dal 1987 al 1992 è stato anche direttore della Caritas diocesana. Nel 2018 è stato nominato parroco in solido di Azzanello, Casalmorano, Castelvisconti e Mirabello Ciria, unità pastorale che ora continuerà a servire come collaboratore parrocchiale.

 

Don Luca Bosio, classe 1977, originario di Sospiro, è stato ordinato sacerdote il 15 giugno 2002. È stato vicario nella parrocchia “S. Michele Vetere” in Cremona (2002-2011) e in quella di Rivolta d’Adda (2011-2019). Nel 2019 è stato nominato vicario delle parrocchie di Buzzoletto e Viadana (“S. Maria Annunciata”, “S. Maria Assunta e S. Cristoforo”, “S. Pietro apostolo” e “Ss. Martino e Nicola”). Ora è stato nominato parroco dell’unità pastorale “Mons. Antonio Barosi” formata dalle parrocchie di San Giovanni in Croce, Casteldidone, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido.

 

Don Marco Bosio, classe 1979, originario di Cumignano sul Naviglio, è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 2005. È stato vicario di Brignano Gera d’Adda (2005-2011) e successivamente collaboratore parrocchiale delle parrocchie di Cicognara, Cogozzo e Roncadello (2012-2013). Dal 2013 al 2016 è stato vicario delle parrocchie di Binanuova, Ca’ de’ Sefani, Gabbioneta e Vescovato e dal 2014 al 2016 anche di Pescarolo e Pieve Terzagni. Dal 2016 al 2019 è stato collaboratore parrocchiale delle parrocchie di Buzzoletto e Viadana (“S. Maria Annunciata”, “S. Maria Assunta e S. Cristoforo”, “S. Pietro apostolo” e “Ss. Martino e Nicola”). Tra il 2019 e il 2021 ha approfondito gli studi teologici a Bologna. Nel 2021 è stato nominato collaboratore parrocchiale delle parrocchie di Castelleone e Corte Madama. Ora è stato nominato collaboratore parrocchiale di Pieve San Giacomo.

 

 

Don Matteo Bottesini, classe 1981, originario di Fontanella, è stato ordinato sacerdote il 14 giugno 2014. Ha iniziato il proprio ministero come vicario a Calcio. Nel 2021 è stato nominato vicario delle parrocchie di Castelnuovo del Zappa, Castelverde, Costa Sant’Abramo, Marzalengo e San Martino in Beliseto. Ora è stato nominato segretario e cerimoniere vescovile, animatore in Seminario e incaricato diocesano Pellegrinaggi.

 

Don Giulio Brambilla, classe 1957, originario di Cassano d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1981. È stato vicario a Fornovo san Giovanni (1981-1985) e Calcio (1985-1994). Successivamente è stato parroco di Agoiolo (1994-2003) e parroco in solido e moderatore dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Stilo de’ Mariani e Villarocca (2003-2013). Nel 2006 è stato nomato delegato episcopale per la Vita consacrata e nel 2013 è stato nominato parroco della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona. Ora è stato nominato parroco della parrocchia “Cristo Re” in Cremona.

 

 

Don Claudio Mario Bressani, classe 1983, originario di Caravaggio, è stato ordinato diacono il 18 settembre 2022. L’ordinazione sacerdotale il 10 giugno 2023. Inizierà il proprio ministero come vicario nell’unità pastorale “Maria Madre della Chiesa” formata dalle parrocchie di Sabbioneta, Breda Cisoni, Ponteterra e Villa Pasquali.

 

Don Adelio Buccellè, classe 1954, originario di Spinadesco, è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982 mentre risiedeva a Grumello. Laureato in Ingegneria, ha iniziato il proprio ministero come vicario a Sesto Cremonese (1982-1988). Successivamente è stato parroco a Castelvisconti (1988-2000) e Vailate (2000-2013), successivamente è stato parroco in solido e moderatore delle parrocchie di Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Stilo de’ Mariani e Villarocca (2013-2022). Dal 1993 al 1995 è stato docente in Seminario. Nel 2022 ha assunto l’incarico di confessore in Cattedrale. Ora è stato nominato mansionario del Capitolo della Cattedrale.

 

Celini don Federico, classe 1957, originario della parrocchia di San Bernardo a Cremona, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1987. È laureato in Lettere, con specializzazione in Comunicazioni sociali e giornalismo. Dal 1987 al 2016 è stato docente in Seminario. Giornalista professionista, dal 1993 al 1996 è stato condirettore del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” e dal 1991 al 2013 direttore responsabile del periodico del Seminario “Chiesa in cammino”. Amministratore parrocchiale di Villa Rocca (1993-2003), è stato successivamente parroco a Cicognolo (1997-2007) e Costa Sant’Abramo (2007-2014). Dal 2014 è parroco di Longardore, San Salvatore, Sospiro e Tidolo e dal 2020 moderatore dell’unità pastorale “Madre nostra” formata dalle suddette parrocchie insieme a quelle di Cella Dati, Derovere e Pugnolo, delle quali è diventato parroco nel 2021. Dal 2016, inoltre, è incaricato diocesano per la Pastorale ecumenica e, dal 2017, coordinatore dell’area pastorale “Capaci di comunicazione e cultura”. Dal 2023 è direttore responsabile del “Bollettino Ufficiale per gli Atti del Vescovo e della Curia” e de “Il Mosaico”. Ora è stato nominato parroco anche di Pieve San Giacomo.

 

 

Don Gianpaolo Civa, classe 1965, originario di Cremona, è stato ordinato il 19 giugno 1999 nel Vicariato apostolico Aysen Coyhaique (Cile); dal 2022 è incardinato in Diocesi di Cremona. Nel 2020 è stato nominato amministratore parrocchiale delle parrocchie di Grontardo, Levata e Scandolara Ripa d’Oglio. Ora è stato nominato collaboratore dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Dosimo, Persico, Quistro, San Marino, Gadesco e Pieve Delmona.

 

Don Massimo Cortellazzi, classe 1973, originario di Ponteterra, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1998. Dal 1998 al 2002 è stato vicario delle parrocchia “S. Maria Assunta” in Cremona e mansionario della Cattedrale. Successivamente è stato vicario delle parrocchie “S. Maria Annunciata”, “S. Maria Assunta e S. Cristoforo” e “Ss. Martino e Nicola” in Viadana (2002-2009) e di quella di Vailate (2009-2014). Nel 2014 è stato nominato collaboratore parrocchiale di Isengo e Soncino, e l’anno successivo anche di Casaletto di Sopra e Melotta. Ora è stato nominato parroco di Romanengo, Melotta e Casaletto di Sopra.

 

Don Francesco Cortellini, classe 1982, originario di Torre de’ Picenardi, è stato ordinato sacerdote il 14 giugno 2008. All’inizio del suo ministero, per perfezionare gli studi teologici è stato inviato a Roma dove ha conseguito licenza in Teologia dogmatica. È stato vicario della parrocchia “Ss. Nazario e Celso in S. Abbondio” in Cremona (2013-2016) e successivamente amministratore parrocchiale della parrocchia “S. Antonio Maria Zaccaria” in Cremona (2017-2018). Dal 2013 è docente all’Istituto superiore di Scienze religiose “S. Agostino” e dal 2016 presso gli Studi teologici riuniti. Nel 2016 è stato nominato vicerettore del Seminario di Cremona e nel 2022 incaricato diocesano per la Pastorale vocazionale. Nel 2018 ha assunto anche gli incarichi di consulente ecclesiastico del Masci e amministratore parrocchiale di Picenengo. Ora è stato nominato docente e incaricato dei rapporti con l’Istituto Teologico di Brescia.

 

Don Marco D’Agostino, classe 1970, originario di Soresina, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 1995. Dopo essere stato vicario a Casalbuttano, nel 2000 per perfezionare gli studi teologici è stato inviato a Roma dove ha conseguito la licenza in Scienze bibliche e la laurea in Lettere. Tra il 2003 e il 2013 è stato vicerettore del Seminario di Cremona, responsabile del Centro diocesano vocazioni e assistente ecclesiastico del Movimento ministranti. Tra il 2011 e 2012 è stato anche amministratore parrocchiale di Picenengo. Docente in Seminario dal 2003, nel 2016 è stato nominato rettore. Dal 2017 è anche presidente della cooperativa Cittanova e dal 2018 delegato per l’Opera Pia Ritiro Sant’Angelo. Ora è stato nominato anche coordinatore dell’Area pastorale “Comunità educante, Famiglia di famiglie”.

 

 

Don William Dalè, classe 1994, originario della parrocchia “S. Maria Assunta e S. Giacomo” in Soncino, è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 2022. Ha iniziato il suo ministero come vicario della parrocchia “Santi Fabiano e Sebastiano martiri” in Cremona. Ora è stato nominato anche assistente diocesano dell’Azione Cattolica Ragazzi.

 

 

Don Gabriele Filippini, classe 1971, originario di Casirate d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997. È stato vicario a Robecco d’Oglio (1997-2001), Fornovo San Giovanni (2001-2004) e nelle parrocchie di Sospiro, Longardore, San Salvatore e Tidolo (2004-2010). Nel 2010 è stato nominato sacerdote cooperatore presso il Santuario di Caravaggio. Ora è stato nominato collaboratore delle parrocchie di Caravaggio e Vidalengo.

 

Don Gianmarco Fodri, classe 1959, originario di Cornaleto, è stato ordinato sacerdote il 9 giugno 1990. Dopo essere stato vicario a Caravaggio (1990-2003), è stato parroco al Roggione (2003-2014) e insieme anche responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale missionaria (2006-2015). Nel 2014 è stato nominato parroco di Casalbuttano e San Vito e nel 2020 moderatore dell’unità pastorale “Nostra Signora della Graffignana” formata dalle parrocchie di Casalbuttano, Ossaloro, Paderno Ponchielli, Polengo e S. Vito. Ora è stato nominato parroco di Robecco d’Oglio.

 

Don Francesco Fontana, classe 1978, originario di Vicomoscano, è stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004. È stato vicario della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona (2004-2011) e di quella di Brignano Gera d’Adda (2011-2021). Nel 2021 è stato nominato incaricato diocesano per la Pastorale giovanile e coordinatore dell’area pastorale “In ascolto dei giovani”; inoltre ha assunto gli incarichi di presidente della Federazione Oratori Cremonesi e dell’Associazione Noi Cremona e quello di consulente ecclesiastico del CSI di Cremona. Ora è stato nominato anche animatore in Seminario e incaricato per la Pastorale vocazionale.

 

Monsignor Giansante Fusar Imperatore, classe 1956, originario di Romanengo, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1980. Ha iniziato il proprio ministero come vicario della parrocchia “S. Maria Assunta e S. Cristoforo” in Viadana; quindi nel 1984 è stato nominato vicerettore del Seminario di Cremona. Nel 1990 ha assunto l’incarico di segretario vescovile. È stato successivamente parroco di Bozzolo (2002-2008) e della parrocchia “S. Maria Immacolata e S. Zeno” in Cassano d’Adda (2008-2021); oltre che amministratore parrocchiale di Rivolta d’Adda (2016) e della parrocchia “Cristo Risorto” in Cassano d’Adda (2019). Nel 2021 è stato nominato parroco di Caravaggio e nel 2022 vicario zonale della Zona pastorale 1. Ora è stato nominato anche parroco di Vidalengo.

 

 

Don Francesco Gandioli, classe 1989, originario di Gallignano, è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 2016. Ha iniziato il proprio ministero come vicario della parrocchia “Ss. Nazario e Celso in S. Abbondio” in Cremona. Licenziato in Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso l’Istituto liturgico “S. Giustina” di Padova, dal 2022 è collaboratore dell’Ufficio liturgico diocesano. Ora è stato nominato vicario di Rivolta d’Adda.

 

Don Alessandro Maffezzoni, classe 1978, originario della parrocchia “S. Ambrogio” in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004. È stato vicario della parrocchia “Ss. Clemente e Imerio” in Cremona (2004-2008) e di quelle di Casalbuttano e San Vito (2008-2015). Nel 2015 è stato nominato vicario delle parrocchie di Breda Cisoni, Ponteterra, Sabbioneta e Villa Pasquali. Ora è stato nominato parroco dell’unità pastorale “Beata Vergine delle Grazie” formata dalle parrocchie di Cicognara, Cogozzo e Roncadello.

 

Don Enrico Maggi, classe 1963, originario di Sabbioneta, è stato ordinato sacerdote il 9 giugno 1990. Ha iniziato il suo ministero come vicario della parrocchia “S. Pietro” in Viadana. Nel 1994 è stato inviato a Roma a perfezionare gli studi teologici e nel campo della comunicazione, conseguendo la Licenza in Teologia Fondamentale, il diploma in Comunicazioni sociali e la licenza in Scienze delle comunicazioni sociali. Rientrato in diocesi è stato amministratore parrocchiale di Ca’ di Andrea (2000-2002). Dal 2002 al 2007 è stato direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali e portavoce del Vescovo e della Curia. Negli stessi anni è stato parroco della parrocchia “Santi Nazario e Celso in San Giuseppe” nel quartiere Cambonino di Cremona (2005-2013). Nel 2013 è stato nominato parroco delle parrocchie “S. Bassano” in Pizzighettone, “S. Patrizio” in Regona, “San Pietro” e “San Rocco” in Gera d’Adda e dal 2014 anche della “Beata Vergine del Roggione”. Dal 2016 al 2020 ha assunto nuovamente la guida delle Comunicazioni sociali e il coordinamento dei mezzi di comunicazione. Dal 2018 è docente degli Studi teologici riuniti di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano. Dal 2019 al 2020 è stato inoltre cappellano del monastero domenicano di Cremona. Nel 2020 è stato nominato parroco di Sesto Cremonese. Ora è stato nominato anche delegato vescovile per la Vita consacrata.

 

 

Don Alex Malfasi, classe 1994, originario della parrocchia di Castelleone, è stato ordinato diacono il 18 settembre 2022. L’ordinazione sacerdotale il 10 giugno 2023. Inizierà il proprio ministero come vicario nell’unità pastorale “Madonna della Speranza” formata dalle parrocchie di Castelverde, Castelnuovo del Zappa, Costa Sant’Abramo, Marzalengo e San Martino in Beliseto.

 

 

Don Jacopo Mariotti, classe 1998, originario della parrocchia “Cristo Re” in Cremona, è stato ordinato diacono il 18 settembre 2022. L’ordinazione sacerdotale il 10 giugno 2023. Inizierà il proprio ministero come vicario a Cassano d’Adda per le parrocchie “Annunciazione”, “Cristo Risorto”, “S. Maria Immacolata e S. Zeno” e “S. Pietro apostolo”.

 

Don Alberto Martinelli, classe 1966, originario della parrocchia “S. Sigismondo” in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1998. È stato vicario nelle parrocchie “S. Leonardo” in Casalmaggiore (1998-2004), “S. Agata” in Cremona (2004-2008) e Pizzighettone e Gera d’Adda (2008-2013). Inoltre tra il 2005 e il 2008 è stato segretario dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici. Nel 2013 è stato nominato parroco della parrocchia “Santi Nazaro e Celso in S. Giuseppe” nel quartiere Cambonino di Cremona. Ora è stato nominato parroco di Bonemerse.

 

Don Flavio Meani, classe 1952, originario di Arzago d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1985. Diplomato in Pianoforte e Storia della musica, con specializzazione in Direzione corale, ha iniziato il proprio ministero come vicario della parrocchia “S. Agata” in Cremona (1985-1997). Docente in Seminario sino al 2003, dal 1997 al 2009 è stato assistente ecclesiastico dell’Unione diocesana addetti al culto e nel 2017 è stato nominato incaricato diocesano Ministranti. Nel 1994 ha iniziato l’incarico di segretario episcopale e dal 1997 anche quello di cerimoniere vescovile. Ora è stato nominato responsabile della basilica e della liturgia nel Santuario di Caravaggio.

 

Don Emilio Merisi, classe 1951, originario di Caravaggio, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1975. Ha iniziato il proprio ministero come vicario ad Agnadello. Dal 1988 al 1998 è stato parroco di Cividale Mantovano, e dal 1989 al 1998 anche amministratore parrocchiale di Spineda. Successivamente è stato parroco di Villastrada e Cavallara (1998-2005) e di Commessaggio (2005-2015). Nel 2015 è stato nominato parroco di Romanengo. Ora è stato nominato collaboratore delle parrocchie di Arzago d’Adda e Casirate d’Adda.

 

Don Luigi Nozza, classe 1948, originario di Cassano d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1974. È stato vicario a Mozzanica (1974-1983) e Castelleone (1983-1988). Nominato parroco di Agoiolo (1988-1993), ha guidato successivamente la comunità di Pizzighettone (1993-2004) insieme anche a quella di Gera d’Adda (2001-2004). Parroco di Casirate d’Adda dal 2004, nel 2021 è stato nominato parroco in solido di Arzago d’Adda e Casirate d’Adda. Ora è stato nominato canonico del Capitolo della Cattedrale.

 

Don Diego Pallavicini, classe 1976, originario di Motta Baluffi, è stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004. È stato vicario a Fornovo San Giovanni (2004-2011) e della parrocchia “Cristo Re” in Cremona (2011-2017). Successivamente è stato parroco delle parrocchie di Casteldidone, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido. Nel 2023 è stato nominato collaboratore parrocchiale dell’unità pastorale “Madonna della Neve” formata dalle Parrocchie di Bordolano, Cignone e Corte de’ Cortesi. Ora è stato nominato parroco dell’unità pastorale “Il Sicomoro” formata dalle parrocchie di Grontardo, Levata e Scandolara Ripa d’Oglio.

 

Don Giandomenico Pandini, classe 1962, originario di Agnadello, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1988. È stato vicario delle parrocchie “Ss. Fabiano e Sebastiano” di Cremona (1988-1991), “Cristo Risorto” in Cassano d’Adda (1991-1996), Robecco d’Oglio (1996-1997) e “Ss. Giacomo e Agostino” in Cremona (1997-2004). Dal 1997 al 2004 è stato anche segretario dell’Ufficio diocesano per l’Evangelizzazione e la Catechesi. Nel 2004 è stato nominato parroco in solido dell’unità pastorale di Malagnino, con il ruolo di moderatore. Nel 2014 è stato nominato collaboratore parrocchiale a Caravaggio. Dal 2017 è addetto dell’Archivio storico diocesano e del Centro pastorale diocesano. Nel 2021, inoltre, è stato nominato collaboratore parrocchiale festivo delle parrocchie di Dosimo, Gadesco, Persico, Pieve Delmona, Quistro e San Marino. Ora è stato nominato collaboratore parrocchiale festivo dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Piadena, Vho e Drizzona.

 

Don Davide Pezzali, classe 1985, originario di Salina, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 2011. È stato vicario a Cremona nella parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” (2011-2015) e a Casalbuttano (2015-2019), successivamente ha ricoperto l’incarico di collaboratore parrocchiale a Bovisio Masciago, in diocesi di Milano (2019-2022) Nel 2022 è stato nominato vicario a Cassano d’Adda per le parrocchie “Annunciazione”, “Cristo Risorto”, “S. Maria Immacolata e S. Zeno” e “S. Pietro apostolo”; parrocchie di cui ora è stato nominato collaboratore parrocchiale.

 

Don Daniele Rossi, classe 1976, originario di Castelleone, è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 2005. Laureato in Scienze dell’educazione e della formazione, è stato vicario a Cremona nella parrocchia “S. Ambrogio vescovo” (2005-2013) e ad Agnadello (2013-2021). Nel 2021 è stato nominato parroco dell’unità pastorale “Mons. Angelo Frosi” formata dalle parrocchie di Cornaleto, Formigara, Gombito, san Bassano, San Latino e Santa Maria dei Sabbioni. Nel 2019 è stato nominato assistente diocesano dell’ACR. Ora, invece è stato nominato assistente diocesano del Settore Giovani di Azione Cattolica.

 

Monsignor Libero Salini, classe 1942, originario di Soresina, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1970. È stato vicario a Cremona presso la parrocchia “Santi Fabiano e Sebastiano martiri” (1970-1981), a Soresina (1981) e di nuovo a Cremona presso “Ss. Nazario e Celso in S. Abbondio” (1981-1984). Dal 1984 al 1997 è stato parroco di Sesto Cremonese e dal 1995 al 1997 anche amministratore parrocchiale di Luignano. Successivamente è stato parroco di Fontanella (1997-2017). Nel 2018 è stato nominato canonico del Capitolo della Cattedrale di Cremona. Nel 2018 ha assunto l’incarico di vicepenitenziere della Cattedrale e ora è stato nominato penitenziere.

 

Don Davide Schiavon, classe 1976, originario di Castelleone, è stato ordinato sacerdote il 13 giugno 2009. Laureato in Economia aziendale, ha iniziato il proprio ministero come vicario a Breda Cisoni, Ponteterra, Sabbioneta e Villapasquali. Nel 2015 è stato nominato vicario della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona. Tra il 2016 e il 2022 è stato incaricato diocesano per la Pastorale vocazionale. Dal 2020 è vicepresidente dell’Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero. Ora è stato nominato parroco di Casalbuttano e San Vito, oltre che moderatore dell’unità pastorale “Nostra Signora della Graffignana” composta anche dalle parrocchie di Ossolaro, Paderno Ponchielli e Polengo.

 

Don Andrea Spreafico, classe 1973, originario di Brignano Gera d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1998. Ha iniziato il proprio ministero come vicario ad Agnadello. Nel 2003 è stato nominato collaboratore parrocchiale di Antegnate, dove è stato quindi vicario dal 2006 al 2013. Nel 2013 è stato nominato parroco di Cicognara, Cogozzo e Roncadello. Dal 2017 è incaricato diocesano per il Sostegno economico alla Chiesa. Ora è stato nominato parroco della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona.

 

Don Franz Tabaglio, classe 1964, originario di Ca’ de’ Stefani, è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1993. È stato vicario della parrocchia “S. Pietro al Po” in Cremona (1993-1998) e a Rivolta d’Adda (1998-2002). Successivamente ha ricoperto l’incarico di cappellano dell’ospedale di Cremona (2002-2008). È stato poi parroco delle parrocchie di Casanova del Morbasco e Cortetano (2008-2018) e di Scandolara Ripa d’Oglio, Grontardo e Levata (2018-2021). Nel 2021 ha assunto l’incarico di confessore in Cattedrale. Ora è stato nominato mansionario del Capitolo della Cattedrale.

 

Don Paolo Maria Tomasi, classe 1957, originario di Fontanella, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1981. Ha iniziato il suo ministero sacerdotale come vicario a Castelleone. Dal 1995 al 2005 è stato parroco di Quattrocase e cappellano all’Ospedale Oglio Po. Dal 2005 al 2012 è stato parroco di Romanengo e, tra il 2006 e il 2009, amministratore parrocchiale di Ticengo. Dal 2012 al 2022 è stato parroco in solido di Binanuova, Ca’ de’ Stefani, Gabbioneta e Vescovato, e dal 2014 al 2022 anche di Pescarolo e Pieve Terzagni. Nel 2022 è stato nominato collaboratore parrocchiale di Casaletto di Sopra, Melotta, Isengo e Soncino. Ora è stato nominato parroco di Gallignano.

 

Don Alfredo Valsecchi, classe 1963, originario di Vailate, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1988. È stato vicario nelle parrocchie “S. Leonardo” in Casalmaggiore (1988-1995) e “S. Maria Immacolata e S. Zeno” in Cassano d’Adda (1995-2002). Successivamente è stato parroco di Casteldidone, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio, Voltido. Nel 2013 è stato nominato parroco di Pieve San Giacomo. Ora è stato nominato parroco di “S. Maria Maddalena” (Cavatigozzi) in Cremona.

 

Don Adriano Veluti, classe 1960, originario di Casalbuttano, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997. Laureato in Lettere, dal 1997 al 2004 è stato docente in Seminario e vicario della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona. Successivamente è stato parroco in solido e moderatore dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Castelponzone e Scandolara Ravara (2004-2014) e parroco di Costa Sant’Abramo (2014-2017). Nel 2017 è stato nominato parroco di Azzanello, Casalmorano, Castelvisconti, Mirabello Ciria. Dal 2017 al 2018 è stato parroco anche di Barzaniga. Ora è stato nominato collaboratore parrocchiale della parrocchia “Ss. Nazario e Celso in S. Abbondio” a Cremona.

 

Don Riccardo Vespertini, classe 1966, originario della parrocchia “Ss. Giacomo e Agostino” in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 2000. È stato vicario a San Bassano (2000-2002) e Rivolta d’Adda (2002-2011). Nel 2011 è stato nominato parroco in solido di Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Silo de’ Mariani e Villarocca. Dal 2011 è anche assistente spirituale all’Ospedale di Cremona. Ora è stato nominato collaboratore parrocchiale della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona, continuando anche nel servizio di cappellano all’Ospedale di Cremona.

 

Don Gianfranco Vitali, classe 1947, originario di Zanengo, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1974. Ha iniziato il proprio ministero come vicario a San Bassano (1974-1994). Dal 1994 al 2003 è stato parroco di Torre de’ Picenardi, dal 1996 al 2003 anche di Pozzo Baronzio e dal 1999 al 2003 anche di San Lorenzo de’ Picenardi. Nel 2003 è stato nominato parroco della parrocchia “S. Maria Maddalena” a Cavatigozzi (Cremona). Ora è stato nominato collaboratore festivo dell’unità pastorale “Mons. Angelo Frosi” formata dalle parrocchie di Cornaleto, Formigara, Gombito, San Bassano, San Latino e Santa Maria dei Sabbioni.

 

Don Umberto Zanaboni, classe 1975, originario di Pandino, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 2000. Ha iniziato il proprio ministero come vicario di Sabbioneta e dal 2008 lo è stato anche di Breda Cisoni, Ponteterra e Villapasquali; successivamente è stato vicario di Caravaggio (2009-2016). Nel 2016 è stato nominato parroco di Cella Dati, Derovere e Pugnolo, e dal 2019 è stato anche collaboratore parrocchiale di Longardore, San Salvatore, Sospiro e Tidolo. Nel 2018 è stato scelto come vicepostulatore della causa di beatificazione del servo di Dio don Primo Mazzolari e dal 2022 ricopre il ruolo di incaricato diocesano per la Pastorale missionaria. Dal 2021 al 2023 è stato collaboratore parrocchiale della parrocchia “Santi Fabiano e Sebastiano martiri” in Cremona. Nel 2023 è stato nominato amministratore parrocchiale dell’unità pastorale “Mons. Antonio Barosi” formata dalle parrocchie di Casteldidone, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido. Ora è stato nominato collaboratore dell’unità pastorale “Don Primo Mazzolari” in Cremona, formata dalle parrocchie di Sant’Ambrogio, Cambonino, Boschetto e Migliaro.




8xmille alla Chiesa cattolica: ecco come sostenere le opere per gli “ultimi”

Si celebra domenica 7 maggio la Giornata nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica che quest’anno è accompagnata dallo slogan della nuova campagna appena lanciata dalla Cei: “Una firma che fa bene”. Il claim fa riferimento ai gesti di altruismo che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie e che, attraverso la firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica, possono moltiplicare la sensazione di benessere per migliaia di volte. “Firmare è importante perché permette di riscoprire i valori fondamentali dell’8xmille: il bene comune, la condivisione, la corresponsabilità, il sostegno economico delle Chiese nella loro missione – afferma il segretario Generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi -. È fondamentale comprendere il significato che questo gesto rappresenta per tutti, credenti e non, in termini di solidarietà e democrazia. Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica è una scelta di libertà per lo Stato e non di convenienza economica. Con le risorse a disposizione si va incontro ai bisogni delle persone indigenti, dei migranti, di chi cerca una casa, di chi ha necessità di curarsi, dei più poveri, italiani e stranieri”.

Come firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica. Al contribuente la firma non costa nulla e possono apporla tutti coloro che concorrono al gettito Irpef: chi presenta il 730 o il Modello Redditi, ma anche chi dispone solamente del Modello Cu, perché possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione. Come è noto, la decisione di chi si esprime serve a stabilire la destinazione dell’intera quota da assegnare, supplendo dunque anche alla mancata espressione di una preferenza da parte di chi non firma.


Le opere finanziate dalla Chiesa cattolica nell’ultimo anno.
 Nell’anno 2022 chi firma per la Chiesa cattolica ha contribuito a rendere possibile lo stanziamento di 150 milioni di euro per la carità delle diocesi italiane (mense, centri di ascolto, soccorso a disoccupati, vittime dell’usura, immigrati, emarginati, anziani abbandonati); 53 milioni di euro per altre esigenze di rilievo nazionale; 80 milioni per progetti di sviluppo e solidarietà nel Sud del mondo; 84 milioni per la manutenzione e il restauro delle chiese e 410 milioni per mantenere dignitosamente i circa 32.000 sacerdoti che operano nelle diocesi, 300 dei quali missionari fidei donum nei Paesi più poveri.

È possibile visionare un rendiconto dettagliato su www.8xmille.it oppure su https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/.

Filippo Passantino (AgenSir)

 

8xmille alla Chiesa cattolica: una firma che fa bene




Baskin, alla squadra “Ss. Ilario e Michele” il trofeo regionale

 

Domenica 28 maggio si sono disputate a Cremona, nella palestra del Seminario, le finali del campionato di baskin della Lombardia sud promosso dall’Eisi (Ente italiano sport inclusivi).

Il programma ha visto la finale 3°- 4° posto vinta da Sansebasket per 73 a 72 contro Piacebaskin con una tripla allo scadere del pivot 23 Maldotti Daniela.

La finale 1° – 2° ha consegnato invece la vittoria a Ss. Ilario e Michele con un punteggio di 96 a 65 su Teambaskin.

Il momento delle premiazioni si è svolto alla presenza dell’assessore allo sport del Comune di Cremona, Luca Zanacchi, e di Cesare Beltrami del Panathlon, che hanno consegnato le targhe di partecipazione a tutte le squadre e le coppe alle finaliste.

L’incontro è stato occasione per ricordare Amedeo Diotti, amico del baskin, da poco scomparso.

Le finali sono state anche un momento per sentirsi vicino, con raccolta di offerte libere, alle squadre di baskin di Faenza e Brisighella colpite dall’alluvione.




Don Primo, modello sacerdotale per una Chiesa capace di accendere le anime

Venerdì 9 giugno ha preso avvio a Bozzolo la quarta edizione della “tre giorni mazzolariana”, consueto appuntamento di riflessione attorno ai grandi temi affrontati da don Primo Mazzolari durante il suo ministero nella parrocchia mantovana. Quest’anno l’associazione Isacco, che organizza l’evento con il patrocinio del Comune e della Parrocchia, insieme alla Fondazione don Primo Mazzolari e l’Istituto superiore di Scienze religiose San Francesco di Mantova, ha scelto come tema cardine l’avventura del mondo.

Ad aprire il ciclo di incontri e conferenze, oltre che di proiezioni e spettacoli teatrali e musicali in programma in questo intenso fine settimana, è stato il vescovo Antonio Napolioni, accompagnato dalla presidente di Fondazione Mazzolari Paola Bignardi e dal sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio.

«A conclusione dell’assemblea dei vescovi italiani – ha introdotto monsignor Napolioni – Papa Francesco ha fatto un discorso molto concreto citando don Primo, che metteva in guardia dai “preti soffocatori di vita”. «Che contrasto – ha osservato ancora riferendosi tanto ai sacerdoti quanto ai laici impegnati nelle comunità – quando la nostra vita  spegne la vita delle anime. Ci può essere un modo per essere Chiesa che spegne invece di accendere».  E ha concluso con quella che ha definito «una piccola battuta pepata», riprendendo una celebre espressione evangelica “nessuno è profeta in patria”: «Così è stato don Primo. Troppo poco amato a Bozzolo e a Cremona. Allora grazie ai mantovani che ci aiutano a voler bene a don Primo e a non dimenticarlo, grazie a tanti in Italia che diffondono,, leggono, si ispirano… Grazie al Papa. Forse un piccolo mea culpa come bozzolesi e cremonesi dobbiamo farlo. Che la “tre giorni” ci aiuti».

Dopo i saluti di Paola Bignardi e del sindaco Torchio, protagonisti del pomeriggio sono stati Bruno Tabacci, già sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e già presidente di Regione Lombardia, e Andrea Monda, giornalista e scrittore, direttore de L’Osservatore Romano dal 2018.

Tabacci ha voluto tracciare alcune linee guida per interpretare il pensiero di don Primo a partire da alcune letture del suo “Testamento” (che si può reperire dal sito di Fondazione Mazzolari). Anche in punto di morte il suo pensiero andava ai contadini e ai poveri della sua Bozzolo. Lui che aveva speso una vita nell’antifascismo e nella lotta alle diseguaglianze sociali.

Monda, invece, ha fatto del suo intervento una narrazione poetica di quanto la vita e gli scritti di don Primo hanno significato e significhino ancora oggi. La potenza della parola (passando anche attraverso Karl Rahner), la questione del laicato, il rapporto tra bellezza e poesia, il personalismo comunitario di Mounier, la formazione delle coscienze. Senza sottovalutare i punti di contatto tra Mazzolari e Papa Francesco, che più di una volta pare citarne anche non esplicitamente il pensiero e il giudizio. Entrambi provenienti dalla periferia del mondo. Entrambi spesso rivolti alla poesia. «Senza poesia non c’è fede. Senza poesia l’apostolato muore». Questo don Primo. «Le parole degli scrittori mi hanno aiutato ad approfondire il mio compito anche nel mio attuale ministero perché la parola letteraria è come una spina nel cuore». Così Papa Francesco lo scorso 27 maggio rivolgendosi a scrittori e artisti. Entrambi convinti antimilitaristi al punto da definire la guerra e in particolar modo quella atomica come «animo di Caino». «La sola risposta alla guerra è la fratellanza», diceva don Primo. A distanza di qualche decennio, papa Francesco scriverà l’enciclica Fratelli tutti.

L’appuntamento si è concluso con la proiezione, presso la Casa della gioventù, del film di Ermanno Olmi su don Mazzolari (1967), la cui visione fu interdetta per molti anni dalla RAI a causa di alcune prese di posizione di don Primo contro il fascismo. In serata poi, in chiesa parrocchiale, il Masci di Cerese – Mantova 1 ha proposto un dialogo teatrale in parole e musica tra don Primo e Umberto Bellintoni.

Molti ancora gli appuntamenti anche sabato e domenica. Il 10 giugno, dopo la mattinata e il pomeriggio “in libreria” nella chiesa di San Francesco, alle 17.30 sotto la loggia del Comune la lectio magistralis dal titolo “L’umano alla prova” di mons. Pierangelo Sequeri, preside del Pontificio istituto Giovanni Paolo II e consultore del Sinodo dei vescovi. In serata, alle 19, presso in chiesa parrocchiale, il concerto dell’orchestra filarmonica Esagramma; seguito dall’apericena in oratorio.

La giornata di domenica 11 giugno si aprirà con la Messa delle 10 presieduta da don don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, oltre che postulatore della causa di beatificazione di don Primo Mazzolari. Nel pomeriggio alle 17.15, presso la Casa della Gioventù, don Paolo Cugini dialogherà con Stefano Albertini riguardo al tema “Una Chiesa popolo di Dio: inculturata e inclusiva”. Alle 19, nella stessa location, il tema dell’educazione sarà sviluppato da Eraldo Affinati in dialogo con Stefania Albertini e don Bruno Bignami: sotto la lente don Mazzolari insieme a don Milani.

 

Brochure con il programma completo della tre giorni:   pagina 1   pagina 2




A Caravaggio la festa unitaria dell’Azione Cattolica con il dono al Santuario del pastorale del vescovo Assi

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Un pellegrinaggio, un’occasione di festa e un momento di riflessione sul servizio che l’Azione Cattolica svolge in diocesi. Si è svolto nel pomeriggio di sabato 17 giugno al Santuario di Caravaggio l’incontro unitario dell’Ac diocesana. In duecento circa fra bambini, ragazzi e adulti si sono ritrovati a S. Maria del Fonte per un appuntamento che si è concluso in basilica, con l’affidamento alla Vergine e il dono al Santuario regionale della Lombardia del pastorale che fu del vescovo Enrico Assi e che proprio l’Azione Cattolica cremonese gli regalò nel 1986.

«È un momento di festa per noi quello di oggi – ha detto il presidente diocesano Emanuele Bellani – ma è anche un momento in cui gli adulti, oltre a poter vivere una visita guidata del Santuario con don Ottorino Baronio, hanno riflettuto sul ruolo dell’Azione Cattolica non soltanto nella comunità parrocchiale ma anche nella società in generale».

Anche i bambini e i ragazzi sono stati coinvolti in un momento di approfondimento sul Santuario e la sua storia, con suor Paola Rizzi, seguito da attività e giochi proposti dai loro animatori.

Contestualmente è stato l’occasione per il lancio delle attività estive, come il camposcuola per bambini e ragazzi di elementari e medie di Lavarone dal 12 al 19 agosto, che ad oggi conta un’ottantina di iscritti; il camposcuola per adolescenti di Castione della Presolana dal 20 al 27 agosto, che sinora ha raccolto 70 iscrizioni; il week-end dall’1 al 3 settembre per adulti e famiglie di Cesenatico; il campo giovani di fine settembre in una località ancora in fase di definizione. Iniziative aperte anche a non tesserati nelle quali non solo si sta insieme e ci si diverte, ma si prega e si riflette.

«Nel nuovo anno associativo – prosegue ancora il presidente Bellani – saremo inoltre chiamati all’impegno del rinnovo delle cariche, partendo dalle parrocchie a salire: zone pastorali, diocesi fino ai vertici nazionali. Sarà un anno importante, di ricambio».

Presenti all’incontro l’assistente diocesano don Giampaolo Maccagni, don William Dalè, nuovo assistente dell’Azione Cattolica Ragazzi, e don Daniele Rossi, assistente ACR ora passato ai Giovani.

«Quest’anno – ha dichiarato don Daniele Rossi – i numeri dell’Azione Cattolica diocesana segnano un più 20 iscritti (sono 1.380 in totale). Sicuramente anche l’Azione Cattolica sta risentendo della generica fatica di vivere l’associazionismo, ma nei paesi in cui è presente sta andando abbastanza bene. Proprio per venire incontro a un determinato settore pensiamo di introdurre, in primo luogo in città, il Msac, il Movimento Studenti di Azione Cattolica, una realtà già presente in diocesi vicine alla nostra».

Alle 18 i partecipanti all’incontro si sono ritrovati in basilica per la preghiera di affidamento a Maria guidata dal vicario episcopale per il clero e assistente diocesano Ac, don Gianpaolo Maccagni, alla presenza anche del rettore del Santuario, monsignor Amedeo Ferrari.

«Siamo preoccupati e smarriti come ogni persona che riflette su ciò che gli succede intorno – ha detto don Maccagni nella breve riflessione seguita alla preghiera – ma non siamo disperati. E, come si fa con una mamma, ci rivolgiamo adesso a Maria, la quale ci indica due strade: la prima è Gesù, la seconda è quella di voler bene a chi Gesù ha messo alla guida delle comunità cristiane». «Ecco allora il senso del dono di oggi – ha proseguito il sacerdote –: il pastorale che l’Azione Cattolica regalò nel 1986 all’allora vescovo di Cremona Enrico Assi, che era custodito nella nostra sede diocesana, viene oggi donato al santuario di Caravaggio. Un dono per dire che noi ci siamo, che condividiamo la fatica del vescovo e che vogliamo bene alla Chiesa di Cremona che ha tanto futuro davanti a sé”.

Il pastorale, opera dello scultore Maurizio Zurla, riporta tra l’altro nell’estremità ricurva proprio l’apparizione della Beata Vergine di Caravaggio.




Deceduto don Emilio Bini, lunedì mattina i funerali a Bozzolo

È deceduto all’alba di venerdì 30 giugno, presso la casa di riposo La Pace di Cremona dove risiedeva da alcuni anni, don Emilio Bini, 82 anni. La camera ardente presso la casa di cura di via Massarotti. I funerali avranno luogo lunedì 3 luglio alle 9.30 nella chiesa parrocchiale di S. Pietro, a Bozzolo, suo paese d’origine.

Nato a Marcaria il 14 aprile 1941, don Emilio Bini è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1968 insieme ad altri sei confratelli. Ha iniziato il proprio ministero come vicario a Pizzighettone (1968-1969) e poi a Dosolo (1969-1973). Laureto in Teologia, dal 1973 al 1985 ha ricoperto l’incarico di cappellano militare a Varese, Torino, Milano, Cremona e Alessandria. Un’esperienza che l’ha portato fuori diocesi, dove ha successivamente continuato a svolgere il proprio ministero. Prima a Milano come collaboratore parrocchiale nella parrocchia di S. Bernardo, nel quartiere Comasina (1986-1987), quindi in diocesi di Pescia, dove dal 1987 al 2005 è stato parroco della parrocchia S. Michele Arcangelo, a Spianate (Lu).

Nel 2005 è quindi rientrato in diocesi risiedendo a Bozzolo, sino al trasferimento alcuni anni fa a Cremona, presso la Fondazione La Pace di
via Massarotti.




Sant’Alberto Quadrelli, Napolioni: «Oggi la sfida è essere adulti felici e maturi»

A cento giorni dalla visita pastorale il vescovo Antonio Napolioni domenica 2 luglio è tornato a Rivolta d’Adda per celebrare, alle 10 nella basilica di Santa Maria e San Sigismondo, la Messa nella solennità patronale di sant’Alberto Quadrelli, nativo del borgo e vescovo di Lodi vissuto nel XII secolo.

Ad accogliere monsignor Napolioni le parole del parroco, monsignor Dennis Feudatari: «Grazie per questa sua seconda venuta, quest’anno, nella nostra comunità». Ha detto ricordando la Visita pastorale, di cui ha ripreso due passaggi della consegna lasciata proprio dal vescovo: «Il primo è che Gesù ci viene a cercare e lo fa nell’Eucarestia e negli altri Sacramenti e nella preghiera personale e comunitaria». «La nostra comunità – ha aggiunto –, benedetta dalla santità del vescovo Alberto (Quadrelli, ndr) e del presbitero Francesco (Spinelli, ndr), respira questo senso profondo di grazia». E ha proseguito: «Nello stesso tempo lei, Eccellenza, ci fa un invito importante, perché ci chiede di essere discepoli missionari, contenti e convinti di riunirsi intorno alla presenza viva del Signore. Chiediamo a sant’Alberto di aiutarci in questo, ma chiediamo anche a lei di spronarci su questa strada».

 

Il saluto del parroco Feudatari 

 

Anche Alberto Quadrelli visse in un tempo che non era più facile del nostro. Un tempo in cui venivano le città erano distrutte e venivano eletti anti-papi. Lo ha detto il vescovo Napolioni all’inizio della sua omelia per ricordare quante sfide il santo dovette affrontare. «Anche noi – ha sottolineato – siamo di fronte a delle sfide. Insieme a voi vorrei soffermarmi oggi sulla sfida dell’essere adulti felici e maturi, del non aver paura di essere tali in una società giovanilista e fondamentalmente orientata all’apparire». E ha proseguito: «Quando san Paolo scrive, nella lettera a Timoteo, che la smania di arricchirsi porta all’inganno di molti desideri insensati, che fanno affogare nella rovina e nella perdizione, penso che stia descrivendo qualcosa che ci riguarda. Sono le follie collettive di questa adolescenza prolungata, quest’immaturità indotta che fa comodo a qualcuno». Che cosa possiamo fare? «Guardiamo indietro, a un mondo più semplice e più povero? No, abbiamo diritto di essere protagonisti di un mondo dinamico, che progredisce, ma anche in questo mondo, per far crescere le virtù, dobbiamo essere uomini di Dio. Dove per uomo di Dio si intende colui che riconosce il posto del Signore nella sua vita. Tutti siamo uomini e donne di Dio!». «Ciò significa sapere – ha spiegato il Vescovo – che il viaggio della nostra vita può essere vissuto con una realtà filiale e fraterna che ci fa adulti. Ecco la vera crescita in età, sapienza e grazia. Godiamo dell’essere adulti ed assumiamoci la responsabilità di esserlo. Questa è la grazia che chiediamo a Sant’Alberto, un ragazzo di Rivolta che è diventato adulto nella fede, nell’umanità, nel servizio e nella santità».

 

L’omelia del vescovo Napolioni

 

Alla celebrazione erano presenti il sindaco Giovanni Sgroi e gli amministratori del Comune con i rappresentanti delle associazioni, oltre naturalmente alla comunità rivoltana con numerosi ragazzi del Grest e diverse suore Adoratrici.

In serata, in occasione della festa patronale, Vespro e processione per le vie di Rivolta con la reliquia del santo. Martedì 4 luglio, nel giorno della memoria liturgica di sant’Alberto Quadrelli, consueto pellegrinaggio alla cattedrale di Lodi, di cui il patrono fu vescovo.

 

Sant’Alberto Quadrelli

Alberto Quadrelli nacque a Rivolta d’Adda e rimase parroco di quella antica e importante chiesa collegiata della nostra diocesi per circa venticinque anni. Nel 1168 dal clero di Lodi fu eletto vescovo, il primo della città ricostruita dopo la distruzione operata da Federico Barbarossa. Vissuto in un periodo politicamente e religiosamente turbolento, in mezzo alle lotte tra i Comuni e l’Impero e a una Chiesa lacerata da scismi, Alberto viene descritto da un contemporaneo, suo avversario, come «uomo onesto, saggio, dedito alla preghiera, di vita integra, pieno di amor di Dio e di santo timore». La costante tradizione della Chiesa di Lodi ce lo presenta come un pastore sensibile alle necessità dei poveri. Morì il 4 luglio 1173.

Approfondimento

 




Papa Francesco istituisce la Commissione dei nuovi martiri testimoni della fede

“Elaborare un Catalogo di tutti coloro che hanno versato il loro sangue per confessare Cristo e testimoniare il suo Vangelo”. Questo il compito affidato dal Papa alla “Commissione dei Nuovi Martiri – Testimoni della Fede”, costituita presso il Dicastero delle Cause dei Santi in vista del prossimo Giubileo del 2025.

“I martiri nella Chiesa sono testimoni della speranza che deriva dalla fede in Cristo e incita alla vera carità”, si legge nella lettera di Papa Franscesco, che chiede alla nuova Commissione di continuare la ricerca, “già iniziata in occasione del Grande Giubileo del 2000, per individuare i Testimoni della Fede in questo primo quarto di secolo e per poi proseguire nel futuro”.

“I martiri infatti hanno accompagnato in ogni epoca la vita della Chiesa e fioriscono come frutti maturi ed eccellenti della vigna del Signore anche oggi”, ricorda infatti il Papa nella lettera, ribadendo che i martiri “sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli”.

Il Papa cita la celebrazione ecumenica del 7 maggio 2000, che vide raccolti al Colosseo rappresentanti delle Chiese e comunità ecclesiali da tutto il mondo, “per evocare, assieme al vescovo di Roma, la ricchezza di ciò che io stesso ho successivamente definito ecumenismo del sangue”.

“Anche nel prossimo Giubileo ci ritroveremo uniti per una simile celebrazione”, annuncia Francesco, che precisa: “Con tale iniziativa non si intendono stabilire nuovi criteri per l’accertamento canonico del martirio, ma continuare l’iniziato rilevamento di quanti, a tutt’oggi, seguitano ad essere uccisi solo perché cristiani”. Si tratta, quindi, di “proseguire la ricognizione storica per raccogliere le testimonianze di vita, fino allo spargimento del sangue, di queste nostre sorelle e questi nostri fratelli, affinché la loro memoria spicchi come tesoro che la comunità cristiana custodisce”.

“La ricerca riguarderà non soltanto la Chiesa cattolica, ma si estenderà a tutte le confessioni cristiane”, spiega inoltre il Papa: “Anche in questo nostro tempo, nel quale si assiste ad un cambiamento d’epoca, i cristiani continuano a mostrare, in contesti di grande rischio, la vitalità del Battesimo che ci accomuna. Non pochi, infatti, sono coloro che, pur consapevoli dei pericoli che corrono, manifestano la loro fede o partecipano all’Eucarestia domenicale. Altri vengono uccisi nello sforzo di soccorrere nella carità la vita di chi è povero, nel prendersi cura degli scartati dalla società, nel custodire e nel promuovere il dono della pace e la forza del perdono. Altri ancora sono vittime silenziose, come singoli o in gruppo, degli sconvolgimenti della storia. Verso tutti loro abbiamo un grande debito e non possiamo dimenticarli”.

L’operato della Commissione permetterà così “di affiancare ai martiri, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, le testimonianze documentate – e sono molte – di questi nostri fratelli e sorelle, all’interno di un panorama vasto in cui risuoni l’unica voce della martyria dei cristiani”, grazie al “contributo attivo delle Chiese particolari nelle loro articolazioni, degli istituti religiosi e di tutte le altre realtà cristiane, secondo i criteri che la stessa Commissione elaborerà”.

Ecco i nomi dei componenti della nuova Commissione: prefetto, card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi; presidente, mons. Fabio Fabene, segretario del Dicastero delle Cause dei Santi; vicepresidente, prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità Sant’Egidio; segretario, mons. Marco Gnavi, parroco della Basilica di Santa Maria in Trastevere e già Segretario della Commissione “Nuovi Martiri” del Grande Giubileo del 2000. Gli altri membri sono: padre Dominique Arnauld: don Kokou Mawena Ambroise Atakpa; suor Nadia Coppa; prof. Gianni La Bella; professoressa Maria Lupi: p. Dinh Anh Nhue Nguyen;  diacono Didier Rance; don Roberto Regoli; don Angelo Romano; padre Arturo Sosa Abascal.

M. Michela Nicolais (AgenSir)




Mutua del clero, il 4 maggio l’assemblea ordinaria in Seminario

È convocata l’assemblea ordinaria della Società di Mutuo soccorso fra i Sacerdoti della Diocesi di Cremona in prima convocazione per il giorno 27 aprile 2023 alle ore 23 presso la sede della Società, in piazza S. Antonio Maria Zaccaria 5 a Cremona – e, nel caso in cui non si raggiunga la maggioranza, per giovedì 4 maggio 2023 alle ore 12.45 presso il Seminario Vescovile, in via Milano 5 a Cremona, al termine del pranzo dopo l’incontro plenario del Clero, con il seguente ordine del giorno:

a) approvazione del bilancio 2022
b) relazione del Presidente sulla attività del Consiglio direttivo nell’anno sociale 2022
c) osservazioni del Revisore di Confcooperative all’art. 25 dello Statuto e approvazione della proposta di interpretazione
d) Varie e eventuali

I Soci che non possono essere presenti sono pregati di inviare la delega in PDF a mutuaclero.cremona@gmail.com.

A norma di statuto è possibile anche collegarsi a distanza con il link https://meet.google.com/nax-jmep-qzk

 

Scarica la convocazione con il modulo per la delega




8xmille alla Chiesa cattolica: una firma che fa bene

Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia. Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La campagna, on air dal 2 maggio, mette inoltre in luce la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi gesti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie. Ecco, quindi, che attraverso una semplice firma, quella per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.

Grazie all’8xmille spiega Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI consentiamo a una fascia importante di operatori di aiutare chi è in difficoltà e di attivare nuovi servizi. È un bene anche per chi lo compie. E non dimentichiamo che il welfare in Italia è determinato anche da questa rete comunitaria e solidale. L’8xmille è stato il primo strumento di democrazia fiscale che consente al cittadino di decidere la destinazione di parte del proprio reddito destinata allerario. “L’obiettivo della campagna 2023 afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma, abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni. Gli spot ruotano intorno al concetto del sentirsi bene’ prendendosi cura del prossimo grazie ad un’opzione, nella propria dichiarazione dei redditi, che si traduce in migliaia di progetti. Chi firma è protagonista di un cambiamento ed è autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. In ogni iniziativa le risorse economiche sono messe a frutto da sacerdoti, suore, operatori e dai tantissimi volontari che, con le nostre firme, sono il vero motore dei progetti realizzati”.

Nella campagna 2023 la Chiesa si racconta attraverso otto storie di speranza e di coraggio. Gli spot mettono in luce il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli, donando opportunità e fiducia, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività. Dalla Casa della Carità che a Seregno, offre ospitalità ai più fragili senza fissa dimora, alla mensa delle Parrocchie solidali di Brindisi, una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale.

Dalla Casa Santa Elisabetta, un condominio solidale nel cuore di Verona per donne sole con minori ad Opera Seme Farm, una filiera etica che, nel Salento, promuove i prodotti del territorio generando valore ed occupazione, passando per il Centro di ascolto diocesano di Albano, un luogo accogliente e familiare per chi ha bisogno di assistenza alimentare e non solo.

Farsi prossimo con l’accoglienza ed il primo soccorso è la mission del progetto Un popolo per tutti che, a Roccella Jonica, rappresenta un approdo sicuro per i migranti in fuga e in cerca di un futuro migliore. Grazie alle firme, ogni anno, vengono restituiti a fedeli e visitatori molti tesori dimenticati. Come ad Ancona dove la chiesa di Santa Maria della Piazza, gioiello romanico, è sottoposta ad un intervento di restauro conservativo per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future.

Dopo gli anni difficili della pandemia la campagna, quest’anno, vola all’estero per documentare come a Tosamaganga, in Tanzania, con il supporto delle firme la speranza sia giunta in aula e in corsia. Qui i medici del Cuamm, la prima organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane, sono presenti da oltre 50 anni e si prendono cura delle persone più vulnerabili, soprattutto delle mamme e dei bambini, fin dai primi attimi di vita.

La nuova campagna 8xmille è ideata dall’agenzia Wunderman Thompson Italia che si è aggiudicata la gara indetta dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica: creatività di Massimiliano Traschitti e Antonio Codina, regia di Edoardo Lugari. Le foto sono di Francesco Zizola. La casa di produzione è Casta Diva/Masi Film. Sarà pianificata su tv e web con due spot da 30 e otto da 15” dedicati a diversi target, Inoltre, la campagna si svilupperà su stampa, affissione e radio.

Su www.8xmille.it sono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano. Nell’area Mappa 8xmille sono geolocalizzati e documentati migliaia di interventi già realizzati, in Italia e nel mondo. Una geografia di opere in aggiornamento, nel segno della rendicontazione e della trasparenza verso chi ha generato con la firma opere di fraternità secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e contribuenti per rinnovare la firma che si concretizza in risorse per la realizzazione di opere dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita.