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“Un’estate per gli altri”: a Chiesa di Casa si parla di giovani e missione

Nell’approfondimento pastorale di questa settimana Chiesa di Casa torna a parlare di missioni. Tre gli ospiti in studio, intervistati da Riccardo Mancabelli: don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano per la pastorale missionaria; Tommaso Grasselli, volontario del progetto Bahia; e infine Nicola Graziani, vicepresidente dell’associazione Drum Bun, associazione che da oltre vent’anni spende le proprie estati all’estero, per momenti di servizio.

L’occasione per affrontare questo argomento è la consegna del mandato missionario ai sei giovani in partenza per un’esperienza missionaria a Salvador de Bahia durante la prossima estate. Mandato che sarà consegnato dal Vescovo nella chiesa di Sant’Ambrogio a Cremona questa domenica, 5 giugno, alle 19 a Marta Ferrari, Tommaso Grasselli, Sara Di Lauro, Anna Capitano, Alessandra Misani e Davide Chiari.

Il tema del viaggio è proprio il fulcro dell’associazione Drum Bun: «Drum Bun significa “buon viaggio” in lingua rumena – spiega Nicola Graziani – viaggio inteso come riscoperta di noi stessi, del gruppo, di realtà, persone e luoghi differenti». Drum Bun ha operato ed opera, oltre che tramite alcune realtà in Romania ed Albania, anche attraverso nuovi progetti in Italia: «Quest’estate siamo in una fase di “ristrutturazione” sia per la pandemia, sia per uno scambio generazionale che stiamo vivendo all’interno. Stiamo cercando di acquisire nuove idee, energie e risorse. Il primo progetto a cui abbiamo pensato è denominato “Zaino in spalla”: andremo a visitare realtà associative del centro e nord Italia, per un confronto con altre realtà che possono essere al nostro fianco nella ripartenza». I progetti sono tra i più vari: dai progetti con i minori stranieri non accompagnati insieme alla cooperativa Nazareth, a quelli di agricoltura solidale, fino a una partnership con l’Università Cattolica: «Siamo una associazione viva! E siamo in attesa di progetti più ambiziosi» afferma Graziani. La vitalità di questa associazione risiede, secondo lui, in «Un gruppo saldo che intendeva portare e allo stesso tempo far proprie delle esperienze, non con l’ottica del “supereroe” ma sempre con l’ottica dello scambio e servizio reciproci». Tra i principi fondativi, infatti, a partire dalla fede cristiana, c’è l’obiettivo di una «condivisione». Condivisione, cioè non solo disponibilità a svolgere determinate attività, ma anche e soprattutto curiosità nel mettere in comune la vita e la quotidianità.

È questo il filo che unisce le esperienze dei tre ospiti in studio. In particolare, la curiosità emerge dalle parole di Tommaso Grasselli, giovane in partenza per l’estate missionaria in Brasile: «Voglio cambiare approccio verso la vita e verso il mio futuro». Si tratta, quindi, dell’approfondimento di un cammino personale che si inserisce nella vita della comunità di Salvador de Bahia. Un percorso composto di tasselli concreti: «Mi sono preparato facendo degli incontri con i volontari che sono in Brasile e ci hanno introdotto a questa esperienza e ora sto seguendo un corso di portoghese» dice Tommaso. Ad aspettare lui e i suoi compagni di viaggio, a Salvador de Bahia, è presente don Davide Ferretti, sacerdote cremonese fidei domum, affiancato da due laici cremonesi, Gloria Manfredini e Marco Allegri. «I contatti con loro sono frequenti» spiega don Ghilardi, mettendo in luce, anche sulla base di quanto riferito dai missionari, come la pandemia abbia acuito povertà e violenza. Tuttavia, questa non è una obiezione ad una presenza attiva nella favela: «Sia Gloria che Marco sono ormai inseriti nelle realtà educative, ma il loro principale servizio avviene in parrocchia. Il servizio prosegue dal punto di vista della vita comune: condividere il mangiare, la Messa, ma anche il percorso di fede di quella comunità».

Il gruppo che partirà con Tommaso, come spiega don Maurizio, «è costituito da giovani della nostra diocesi provenienti anche da parrocchie molto diverse. Marco, Davide e Gloria li aspettano, mentre il legame consolidato tra Salvador de Bahia e Cremona continua a consolidarsi».

 

 




Brasile, emergenza inondazioni nello stato di Bahia. Il messaggio dai missionari Cremonesi: stiamo bene, alluvioni distanti da Salvador

Giungono in queste ore dal Brasile e in particolare dalla stato di Bahia, notizie delle gravi inondazioni causate dalle piogge torrenziali che stanno cadendo sulla zona già dal mese di novembre e che in queste settimane hanno già causato decine di vittime e decine di migliaia di sfollati.

Da Cremona l’evolversi della situazione è seguito con particolare attenzione, perché proprio nella capitale dello stato di Bahia, a Salvador, operano don Davide Ferretti e Gloria Manfredini, missionari cremonesi nella parrocchia di Gesù Cristo Risorto, nella favela della grande città brasiliana. È proprio Gloria Manfredini però, con un messaggio giunto nella mattinata di martedì 28 dicembre, a rassicurare circa la situazione del quartiere. Salvador, infatti, pur interessata dall’ondata di maltempo, non è tra le città colpite dall’emergenza alluvioni, che hanno interessato un’area situata nell’interno della parte più meridionale dello Stato, ad alcune ore di automobile dalla capitale: «Vi scrivo – sono le parole della missionaria laica – per rassicurare sul fatto che qui dove siamo noi le forti piogge non hanno provocato alluvioni. Noi stiamo bene e anche il nostro bairro (il quartiere in cui si trova la parrocchi, ndr) non è stato coinvolto. Certo, la pioggia torrenziale tra la sera del 25 e il 26 dicembre è stata veramente forte e non usuale, le “solite” strade si sono allagate come ogni volta che piove forte, ma poi tutto è rientrato nella normalità. I disastri si sono verificati a sud dello stato di Bahia a causa della rottura di 2 dighe che hanno provocato l’allagamento di molte città e l’evacuazione degli abitanti».




“Chiesa di Casa”. Una missione che ci chiama tutti, la Chiesa cremonese accompagna Gloria e Marco

È la missione il tema della seconda puntata della trasmissione di approfondimento “Chiesa di Casa”. Ospiti nello studio della Casa della Comunicazione sono stati infatti don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano per la pastorale missionaria, Gloria Manfredini e Marco Allegri che il prossimo sabato 16 ottobre riceveranno dal vescovo Napolioni in Cattedrale il mandato missionario e nelle prossime settimane partiranno come missionari laici per Salvador de Bahia, nella parrocchia di Gesù Cristo Risorto, in Brasile.

Il dialogo, condotto da Riccardo Mancabelli, affronta il tema missione a partire dal tema del mese missionario in corso, “testimoni e profeti”: «È l’invito a vivere una missionarietà fatta di gesti, nel quotidiano. Lo possiamo fare sul nostro territorio, o a distanza» dice don Ghilardi, sottolineando la novità rappresentata per la Chiesa cremonese dalla partenza di due laici come missionari diocesani.

I due missionari saranno al fianco di don Davide Ferretti, successore di don Emilio Bellani come parroco della comunità di Gesù Cristo Risorto.

Alla domanda sul perché della loro partenza, Gloria e Marco hanno sottolineato l’importanza della propria storia, cioè della loro personale esperienza di vita: Gloria Manfredini, insegnante di scuola dell’infanzia dell’Unità pastorale cittadina di Sant’Omobono, risponde: «Non mi sono svegliata una mattina e deciso di farlo, ma è la tappa di un percorso». Anche quello che spinge Marco Allegri, ingegnere, dell’Unità pastorale cittadina Cittanova, a dire di sì alla missione è un cammino intrapreso nella quotidianità: «È una scelta che affonda le sue radici nel passato, nella mia vita e nelle relazioni. Negli ultimi anni cresceva in me la curiosità di provare a vivere accanto ad altri, in missione».

Questo dunque il cuore dell’impegno missionario che attende i due missionari in Brasile: «La relazione. Prima di tutto noi e la comunità di Salvador ci accogliamo a vicenda» spiega Gloria, aggiungendo che il desiderio è quello di mettersi in gioco appena possibile nel mondo educativo della parrocchia brasiliana. E Marco continua: «Siamo lì, prima di tutto per condividere una porzione di tempo, di vita: donarci e offrirci, rimanere in ascolto. Dopodiché metterò a disposizione le mie competenze per adulti e ragazzi delle favelas».

L’esperienza di dono è reciproca: anche chi parte può imparare molto. Infatti, come aggiunge don Maurizio, «le condizioni, anche quelle sociali, non sempre sono favorevoli, perciò, in Brasile si può riconoscere l’azione libera dello Spirito». Mentre, in Brasile, la comunità aspetta con gioia l’arrivo di Marco e Gloria, i due missionari cremonesi «saranno i primi a farci comprendere che ricaduta potrà avere la loro esperienza sulla nostra comunità».

I gesti correlati al gemellaggio con la parrocchia brasiliana sono molto concreti, come la già avvenuta adesione da parte di molti nostri diocesani alla “cesta basica”, il progetto di distribuzione di generi alimentari alle famiglie bisognose del quartiere. Ma non solo. Don Maurizio sottolinea che durante la prossima estate riprenderanno anche le esperienze di missione breve, segno, fra gli altri, che la scelta di Marco e Gloria può diventare occasione per molti.

La partenza di Gloria e Marco come segno della vocazione missionaria di tutta la Chiesa cremonese. Questo il significato profondo del mandato, con la consegna del crocifisso, che il vescovo conferirà loro in Cattedrale sabato 16 ottobre, davanti a tutta la diocesi, in occasione della veglia di apertura del cammino sinodale.

 


 

Chiesa di Casa è l’appuntamento settimanale con i protagonisti della vita pastorale della Chiesa Cremonese. Ogni giovedì dalle 20.30 sui canali web e social della Diocesi di Cremona (Facebook, Youtube, IGTV e diocesidicremona.it) e in tv ogni domenica alle 8.00 e alle 12.15 circa (dopo l’Angelus) su Cremona1, alle 11.45 e alle 20.40 su TelePace.

 

 




La scelta di Gloria e Marco, missionari laici in partenza per il Brasile

Il pellegrinaggio di inizio anno pastorale a Caravaggio, è stata l’occasione per presentare ufficialmente alla diocesi i due giovani laici che nei prossimi mesi partiranno come missionari per Salvador de Bahia, in Brasile.

Si tratta di Gloria Manfredini, insegnante di scuola dell’infanzia dell’Unità pastorale cittadina di Sant’Omobono, e Marco Allegri, ingegnere dell’Unità pastorale cittadina Cittanova.

È stato il vescovo Napolioni a presentarli al termine del momento introduttivo nella Basilica di Santa Maria del Fonte, rivolgendo ai due giovani alcune domande sulle motivazioni e sulle attese che preparano il loro servizio missionario nella parrocchia di Gesù Cristo Risorto a Salvador de Bahia in Brasile, dove saranno al fianco di don Davide Ferretti, fidei donum cremonese che ha appena fatto il suo ingresso come parroco, succedendo a don Emilio Bellani, che per 11 anni ha guidato la comunità brasiliana.

In dialogo con il vescovo i due giovani hanno spiegato le ragioni della loro scelta: Gloria Manfredini ha voluto spiegare il motivo alla base di questo percorso: «Per me è stato un percorso, mettersi prima in ascolto e poi in viaggio: lo stile sarà quello dello stare in mezzo: in mezzo alle persone e alle situazioni e nel mondo dell’educazione non mancano certamente le sfide».
Anche Marco Allegri, l’altro giovane missionario in procinto di partire, ha voluto esprimere le motivazioni che lo hanno portato a scegliere questo percorso: «Questa è stata una scelta mia ma che è cresciuta nella fede: dopo l’esperienza di gennaio scorso in Brasile ho sentito il desiderio di condividere parte della mia vita con quella comunità cristiana, senza voler imporre nulla, rimanendo in ascolto e donando quello che potrò».

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