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“Dare speranza alla giustizia” per una Quaresima di carità

Anche quest’anno, come tutti gli anni, la Diocesi di Cremona propone di vivere la Quaresima facendosi solidali con chi sul territorio vive situazioni di fragilità. È la “Quaresima di carità”, che nell’edizione 2024 volge l’attenzione a chi vive lontano dai propri cari e privato dalla libertà personale. Lo sguardo va allora alla casa circondariale di Cremona, a quanti vi operano, tendendo una mano a chi vi è detenuto.

La Quaresima diventa così occasione concreta per “Dare speranza alla giustizia”, come sottolinea il titolo della proposta caritativa con la quale la Chiesa cremonese, attraverso l’impegno di Caritas Cremonese, intende sensibilizzare e approfondire nelle comunità il delicato tema della giustizia, sia per cercare di dare una prospettiva di speranza a chi si trova in carcere, sia per andare incontro alle esigenze concrete che emergono nella quotidianità.

«Non spetta alla Chiesa sostituirsi a chi deve amministrare la giustizia e accompagnare la riabilitazione e il reinserimento nella società di quanti hanno colpevolmente fatto del male agli altri, alla società e anche a se stessi, ma spetta a noi cristiani essere strumenti di evangelizzazione, di cura e di liberazione», scrive il vescovo Antonio Napolioni nel messaggio per Quaresima [leggi tutto].

Per approfondire la situazione della casa circondariale di Cremona i cappellani e gli operatori Caritas sono a disposizione delle parrocchie per occasioni di incontro, testimonianza e riflessione, che potranno essere affiancati anche da momenti di preghiera e spiritualità, per animare i quali Caritas Cremonese ha messo a disposizione alcuni sussidi liturgici [scarica qui tutto il materiale disponibile]

A ciascuno, inoltre, è chiesto di non far mancare il proprio contributo di solidarietà. In particolare attraverso due iniziative:

  • l’acquisto di kit di abbigliamento (al costo di 60 euro ciascuno) da donare alle persone detenute: ogni pacco conterrà un giaccone pesante, abbigliamento intimo, magliette, pantaloni, tuta, felpa/maglione, salviettone, ciabatte e scarpe da ginnastica (il confezionamento di ogni kit è affidato alla cooperativa sociale “Gruppo Gamma” di Cremona)
  • il dono di “Una colomba pasquale per il carcere”. La raccolta delle colombe potrà avvenire nelle parrocchie (magari in occasione di incontri di catechismo, della raccolta mensile di alimenti o di altre specifiche iniziative), ma chiunque potrà comunque offrire il proprio personale contributo. Il tutto sarà raccolto nella giornata di sabato 23 marzo dagli operatori di Caritas cremonese presso l’oratorio della Beata Vergine, a Cremona. Il momento di raccolta (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17) sarà anche occasione per poter ascoltare una testimonianza di chi opera come volontario a Ca’ del Ferro.

Gesti concreti di vicinanza. Ma la Diocesi e Caritas Cremonese guardano anche oltre, con un progetto a lungo termine, teso a consolidare ulteriormente l’impegno portato avanti con costanza in tutti questi anni. «Nel 2024 la nostra Caritas – spiega il direttore don Pierluigi Codazzi – vorrebbe promuovere sul territorio percorsi di integrazione di persone in carcere che hanno possibilità di svolgere all’esterno attività di lavoro, studio e volontariato. E vorremmo farlo con l’aiuto di tutti».

«Non tutti sanno – prosegue don Codazzi – che la legge italiana prevede anche pene alternative al carcere, percorsi di messa alla prova e di volontariato. L’impegno in questo ambito dimostra un’attenzione diversa: non solo all’interno, ma anche all’esterno del carcere». E conclude: «La speranza è quella di poter mettere a disposizione qualche posto letto per chi, terminato il proprio percorso, avrà bisogno di un graduale reinserimento nella società».

Il tema della carità si allarga, dunque, a persone che sì hanno commesso errori, ma che vivono oggi l’urgenza di ricominciare, con l’aiuto di tutti.

Il tempo di Quaresima diventa così occasione per mettere sotto la lente la struttura di Ca’ del Ferro: «Dal punto di vista strutturale, la mancanza di personale risulta essere un problema serio – aveva evidenziato don Graziano Ghisolfi, cappellano insieme a don Roberto Musa presso la casa circondariale di Cremona, in occasione della visita del Vescovo la mattina di Natale –: agenti, amministrativi ed educatori si trovano a fare sempre più lavoro, rinunciando anche a turni di riposo. Questo provoca naturalmente un a situazione più stressante. Anche dal punto di vista della popolazione detenuta riscontriamo diverse difficoltà: ad esempio, la maggior parte degli stranieri (che rappresentano circa il 70% del totale) fuori da qui non hanno niente e nessuno, perciò la loro situazione è davvero disperata».

Per maggiori informazioni, per scaricare i link utili e per approfondire le modalità di sostegno del progetto, visitare la pagina dedicata al progetto della Quaresima di carità 2024, che può essere sostenuto anche una donazione nelle parrocchie o presso gli uffici della Caritas diocesana, in via Stenico 2/b a Cremona. È possibile anche effettuare un versamento sui conti correnti di Fondazione San Facio e/o Caritas (indicando nella causale “Progetto carcere”)

  • C/C postale n. 68 411 503
  • C/C bancario Banca di Piacenza – Iban IT57H0515611400CC0540005161 intestato a Fondazione San Facio Onlus

La donazione effettuata a Fondazione San Facio è deducibile se fatta con bonifico, assegno o versamento postale.




Santuario di Caravaggio, a marzo due possibilità di ritiri quaresimali

Il Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio è meta di pellegrinaggio per molti credenti che lo raggiungono per ringraziare, affidare, chiedere l’intercessione di Maria e sentirne la vicinanza materna nel cammino della fede e della vita. Le celebrazioni eucaristiche, il sacramento della Riconciliazione e la preghiera comunitaria del Rosario sono da sempre occasioni privilegiate di incontro con la presenza e la misericordia di Dio.

In questo contesto sono in programma gli esercizi spirituali sul tema “Gli sguardi del Venerdì Santo”, un momento di preghiera, silenzio e ascolto della parola con gli occhi aperti su Giuda, Pietro e Colui che hanno trafitto.

Sono previste due date, così che ciascuno possa scegliere ciò che è più adatto alle proprio esigenze. Il primo corso si terrà dalla cena di venerdì 1marzo al pranzo di domenica 3 marzo; il secondo corso dalla cena di venerdì 22 marzo al pranzo di domenica 24 marzo.

Tre giorni di silenzio, accompagnati dalle meditazioni di don Umberto Zanaboni, mons. Amedeo Ferrari e don Ottorino Baronio, un’occasione di grazia per fermarsi dal ritmo della quotidianità, per entrare nell’intimità dell’amore di Dio e per prepararsi alle feste pasquali.

Per informazioni e iscrizioni chiamare don Ottorino Baronio al numero 328-0336972.

 

Locandina della proposta




Ceneri, mercoledì 14 febbraio Messa alle 18 in Cattedrale presieduta dal Vescovo

Nel pomeriggio di mercoledì 14 febbraio, alle 18, all’inizio della Quaresima, il vescovo Antonio Napolioni presiederà nella Cattedrale di Cremona l’Eucaristia, con la benedizione e l’imposizione delle Ceneri.

La liturgia, concelebrata dal vescovo emerito Dante Lafranconi e dai canonici del Capitolo della Cattedrale, sarà animata con il canto dal Coro della Cattedrale con il servizio liturgico affidato agli studenti di Teologia del Seminario.

Per favorire la partecipazione dei malati e degli anziani impossibilitati a uscire di casa, la celebrazione sarà proposta in diretta dal Centro di produzione televisiva diocesano attraverso i canali web e social della Diocesi e in televisione su Cremona1 (canale 19).

Il primo giorno di Quaresima sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente alla Chiesa cremonese l’iniziativa di carità che accompagnerà il cammino verso la Pasqua.

 

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Disponibili online i sussidi Cei per la Quaresima

Sono disponibili, nella sezione dedicata del sito web dell’Ufficio liturgico nazionale (link diretto: liturgico.chiesacattolica.it/sussidi-liturgici-per-il-tempo-di-quaresima-e-pasqua), i primi sussidi iliturgico-pastorali per l’accompagnamento delle comunità nel cammino quaresimale e nel tempo di Pasqua.

«Per vivere con serietà l’ascesi quaresimale, siamo invitati ad assumere tre impegni – sottolinea mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei presentando la proposta–: la carità, che accorcia le distanze tra i fratelli e rende attenti alle necessità dei poveri; la preghiera, che nel frastuono ritaglia spazi di silenzio e irriga l’esistenza dell’uomo; il digiuno, che ordina i sensi e contribuisce a dare il giusto valore alle cose».

Sulla scia di queste parole, tutte le comunità potranno usufruire di questi strumenti, frutto del lavoro d’insieme di alcuni uffici e servizi della Segreteria generale della Conferenza episcopale italiana coordinati dall’Ufficio liturgico nazionale.

«I suggerimenti e le proposte di questo strumento pastorale – conclude Baturi – possano essere accolti per crescere nell’arte del celebrare e per tradurre nella vita quanto nella liturgia abbiamo veduto e udito».




Dare speranza alla giustizia: la Quaresima di carità guarda alle persone detenute




Dal 23 al 25 febbraio gli esercizi spirituali per i giovani a Tignale

Anche quest’anno la Federazione oratori cremonesi propone a tutti i giovani della diocesi gli esercizi spirituali di Quaresima nella splendida cornice dell’Eremo di Montecastello, a Tignale sul Garda. L’inizio dell’esperienza è prevista (con viaggio in autonomia) nella serata di venerdì 23 febbraio, con arrivo alle ore 19 e comunque non oltre 21, proseguendo sino alle ore 16 di domenica 25 febbraio. Accompagnerà i giovani nella riflessione suor Sarah Bortolato, dell’Istituto delle Suore Marcelline, che fa parte del Centro ignaziano di spiritualità.

Le iscrizioni sono aperte nella pagina dedicata sul sito internet www.focr.it (link diretto: www.focr.it/formazione/focus-giovani/lo-strano-percorso) e si chiuderanno il 16 febbraio o comunque a esaurimento posti. Costo della proposta, con formula in pensione completa e camera singola è di 120 euro, da pagarsi in loco o presso gli uffici FOCr.

Occorre portare le lenzuola o il sacco a pelo, salvietta e il necessario per l’igiene personale. Sarà utile anche la Bibbia e un quaderno per gli appunti. Il resto è fornito dall’Eremo.

Al momento dell’iscrizione occorre segnalare eventuali intolleranze e allergie, orario previsto di arrivo, eventuali necessità di aiuto per il trasporto.

 

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Il podcast “Lungo la via” e i sussidi per famiglie e preadolescenti: le proposte FOCr per la Quaresima

Il mercoledì delle Ceneri (quest’anno il 14 febbraio) segna l’inizio del cammino di Quaresima. Un tempo prezioso che, come da tradizione, la Federazione Oratori Cremonesi aiuta a sfruttare attraverso alcuni strumenti di preghiera e riflessione differenziati per fasce d’età.

È già disponibile presso la Federazione oratori cremonesi il libretto della preghiera – Passione per la vita – per famiglie, che potranno ripercorrere, giorno per giorno, il cammino della Passione raccontata dall’evangelista Marco. Ad accompagnare il testo una croce da utilizzare al momento della preghiera valorizzando il ritrovarsi attorno alla Parola, sia spiritualmente che fisicamente. Il sussidio è prenotabile sul sito www.focr.it.

Seguimi è, invece, il titolo dello strumento pensato per il cammino di quaresima dei preadolescenti della Mistagogia, un semplice metodo di preghiera quotidiana pensato anche per i giorni dopo la Pasqua. Anche questo strumento è prenotabile da singoli o parrocchie sul sito www.focr.it o presso gli uffici della Pastorale giovanile diocesana.

I materiali cartacei, insieme al salvadanaio per la raccolta quaresimale di carità, poster e banner, sono visionabili al link: www.focr.it/categoria-prodotto/sussidi-di-quaresima/.

Per adolescenti e giovani la proposta di accompagnamento quaresimale è online. Ogni giorno di Quaresima sarà disponibile in streaming su Spotify una puntata del podcast Lungo la via, che torna in questo tempo dopo la prima edizione proposta in Avvento. Tante voci, uno spunto al giorno, per riflettere e prepararsi alla Pasqua. Come spiega il presidente della Federazione oratori cremonesi, don Francesco Fontana, «una manciata di minuti al giorno, a partire dal Vangelo della domenica, per offrire riflessioni che faranno riferimento a tanti mondi diversi». Dall’arte all’attualità, passando per la letteratura e il teatro, dai racconti inediti a quelli di oratorio e dalle storie di missione dal Brasile. Le voci saranno quelle di Mattia Cabrini, suor Valentina Campana, don Francesco Fontana, don Gianluca Gaiardi, don Valerio Lazzari, Pasquale Losapio, Gloria Manfredini, Francesca Poli e don Piergiorgio Tizzi. «Il Vangelo farà da filo conduttore – conclude Fontana –, ma da esso emergerà come la Quaresima riguarda tutto l’uomo, in tutto il suo corpo». Per questo le puntate approfondiranno, come tema, proprio alcune parti del corpo: la testa, la pancia, gli occhi, le mani, il grembo, le orecchie, le gambe, i piedi e il sangue; immagini che compongono il corpo glorioso, la Pasqua. Il podcast, prodotto proprio dall’ufficio diocesano di pastorale giovanile, sarà disponibile sulla piattaforma Spotify.




Per la Quaresima campagna social CEI per «testimoniare la presenza viva della Parola nell’ambiente digitale»

Con il Mercoledì delle Ceneri ha preso il via una nuova campagna di comunicazione sui canali social della Conferenza Episcopale Italiana. Nelle domeniche di Quaresima saranno pubblicati dei “caroselli” (illustrazioni ad hoc) con riflessioni spirituali a partire dal Vangelo del giorno.

Questa nuova iniziativa, promossa dall’Ufficio nazionale per Comunicazioni sociali in collaborazione con il Settore dell’Apostolato biblico della Cei, è un ulteriore tassello che si aggiunge al sito BibbiaEdu.it e all’app Bibbia Cei.

I disegni sono realizzati da Mariella Matera, grafica creativa, in arte Alumera.

«L’obiettivo principale – spiega Vincenzo Corrado, direttore dell’Ucs – è testimoniare nell’ambiente digitale la presenza viva della Parola. Abbiamo immaginato questo progetto come naturale continuazione del sito e dell’App. A muoverci è sempre la linfa vitale dell’annuncio e dell’evangelizzazione. In questo senso, le illustrazioni di Mariella, che ringraziamo per la disponibilità, offrono dinamicità e concretezza alla profondità delle riflessioni proposte. È un punto di partenza per nuove idee».

«La Parola di Dio – aggiunge don Dionisio Candido, responsabile del Settore dell’Apostolato biblico – parla sempre, ma assume connotazioni nuove nei tempi forti dell’anno liturgico come la Quaresima. Con questa iniziativa i testi della Bibbia prendono corpo in immagini, destinate a restare impresse nella memoria e a favorire la meditazione».

 




Messaggio per la Quaresima, Papa Francesco: “L’umanità brancola nel buio delle diseguaglianze e dei conflitti”

“Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi, ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo”. Si conclude così il Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima, diffuso giovedì 1 febbraio sul tema: “Attraverso il deserto Dio ci guida alla  libertà”. “Quando ci manca la speranza vaghiamo nella vita come in una landa desolata, senza una terra promessa verso cui tendere insieme”, l’esordio del Papa, secondo il quale “l’esodo dalla schiavitù alla libertà non è un cammino astratto”. “Anche oggi il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva al cielo”, il monito: “Chiediamoci: arriva anche a noi? Ci scuote? Ci commuove? Molti fattori ci allontanano gli uni dagli altri, negando la fraternità che originariamente ci lega”. Di qui l’attualità delle due domande poste dal Santo Padre nel suo viaggio a Lampedusa, a proposito della “globalizzazione dell’indifferenza”: “Dove sei?” e “Dov’è tuo fratello?”. “Il cammino quaresimale sarà concreto se, riascoltandole, confesseremo che ancora oggi siamo sotto il dominio del Faraone”, scrive Francesco: “È un dominio che ci rende esausti e insensibili. È un modello di crescita che ci divide e ci ruba il futuro. La terra, l’aria e l’acqua ne sono inquinate, ma anche le anime ne vengono contaminate. Infatti, sebbene col battesimo la nostra liberazione sia iniziata, rimane in noi una inspiegabile nostalgia della schiavitù. È come un’attrazione verso la sicurezza delle cose già viste, a discapito della libertà”. “Desidero un mondo nuovo? Sono disposto a uscire dai compromessi col vecchio?”, alcune domande poste dal Papa:

“La testimonianza di molti fratelli vescovi e di un gran numero di operatori di pace e di giustizia mi convince sempre più che a dover essere denunciato è un deficit di speranza”,

sostiene Francesco: “Si tratta di un impedimento a sognare, di un grido muto che giunge fino al cielo e commuove il cuore di Dio. Somiglia a quella nostalgia della schiavitù che paralizza Israele nel deserto, impedendogli di avanzare.

L’esodo può interrompersi: non si spiegherebbe altrimenti come mai un’umanità giunta alla soglia della fraternità universale e a livelli di sviluppo scientifico, tecnico, culturale, giuridico in grado di garantire a tutti la dignità brancoli nel buio delle diseguaglianze e dei conflitti”.

“Dio non si è stancato di noi”. Ne è convinto il Papa, che esorta a vivere questo tempo liturgico come “tempo di conversione, tempo di libertà”. ”A differenza del Faraone, Dio non vuole sudditi, ma figli. Il deserto è lo spazio in cui la nostra libertà può maturare in una personale decisione di non ricadere schiava”, precisa Francesco, secondo il quale “nella Quaresima troviamo nuovi criteri di giudizio e una comunità con cui inoltrarci su una strada mai percorsa”, anche se “questo comporta una lotta” contro “le menzogne del nemico”. “Più temibili del Faraone sono gli idoli”, il monito: “Potere tutto, essere riconosciuti da tutti, avere la meglio su tutti: ogni essere umano avverte la seduzione di questa menzogna dentro di sé. È una vecchia strada. Possiamo attaccarci così al denaro, a certi progetti, idee, obiettivi, alla nostra posizione, a una tradizione, persino ad alcune persone. Invece di muoverci, ci paralizzeranno. Invece di farci incontrare, ci contrapporranno”.

“Esiste però una nuova umanità, il popolo dei piccoli e degli umili che non hanno ceduto al fascino della menzogna”,

la tesi del Papa: “Mentre gli idoli rendono muti, ciechi, sordi, immobili quelli che li servono, i poveri di spirito sono subito aperti e pronti: una silenziosa forza di bene che cura e sostiene il mondo”. “È tempo di agire, e in Quaresima agire è anche fermarsi”, l’invito: “Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito. L’amore di Dio e del prossimo è un unico amore. Non avere altri dèi è fermarsi alla presenza di Dio, presso la carne del prossimo”. Per questo preghiera, elemosina e digiuno “non sono tre esercizi indipendenti, ma un unico movimento di apertura, di svuotamento: fuori gli idoli che ci appesantiscono, via gli attaccamenti che ci imprigionano”. “Allora il cuore atrofizzato e isolato si risveglierà”, garantisce Francesco: “Alla presenza di Dio diventiamo sorelle e fratelli, sentiamo gli altri con intensità nuova: invece di minacce e di nemici troviamo compagne e compagni di viaggio”.

“La forma sinodale della Chiesa, che in questi anni stiamo riscoprendo e coltivando, suggerisce che la Quaresima sia anche tempo di decisioni comunitarie, di piccole e grandi scelte controcorrente, capaci di modificare la quotidianità delle persone e la vita di un quartiere: le abitudini negli acquisti, la cura del creato, l’inclusione di chi non è visto o è disprezzato”.

E’ la proposta del Papa, che in questa Quaresima invita ogni comunità cristiana ad “offrire ai propri fedeli momenti in cui ripensare gli stili di vita; darsi il tempo per verificare la propria presenza nel territorio e il contributo a renderlo migliore”. “Nella misura in cui questa Quaresima sarà di conversione, allora, l’umanità smarrita avvertirà un sussulto di creatività: il balenare di una nuova speranza”, assicura Francesco, che rivolge a tutti le parole indirizzate ai giovani nella Gmg di Lisbona: “Cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi”.

M. Michela Nicolais (AgenSir)

 

Leggi il messaggio integrale




Quaresima di carità, oltre 500 colombe donate al carcere per dare speranza nella giustizia

Una giornata all’insegna della giustizia e della speranza. Nell’ambito delle iniziative promosse dalla Diocesi di Cremona in occasione della Quaresima di carità, che guarda alla Casa circondariale di Cremona, nella mattinata di mercoledì 27 marzo presso l’oratorio della Beata Vergine di Caravaggio, in viale Concordia a Cremona, Caritas Cremonese ha affidato agli agenti della polizia penitenziaria più di 500 colombe donate da venti parrocchie o unità pastorali della diocesi. Destinazione: carcere. I dolci pasquali, infatti, corredati da messaggi scritti da alcuni gruppi di catechismo, saranno consegnati alle persone detenute e al personale della struttura penitenziaria al pranzo di Pasqua quale testimonianza della vicinanza della Chiesa cremonese a chi trascorrerà la Pasqua in cella o al lavoro nelle diverse sezioni. Un gesto che farà seguito alla celebrazione che, proprio la mattina di Pasqua, il vescovo Antonio Napolioni presiederà presso la struttura di Ca’ del Ferro.

Nella stessa giornata don Pierluigi Codazzi, direttore di Caritas Cremonese e di Servizi per l’Accoglienza, e la direttrice della Casa Circondariale di Cremona Rossella Padula, hanno firmato un protocollo d’intesa per la promozione di lavori di pubblica utilità da parte dei detenuti che hanno i requisiti presso le strutture della Caritas diocesana. Il medesimo protocollo nei prossimi giorni sarà sottoscritto anche dalla Garante provinciale delle persone private della libertà personale, Ornella Bellezza.

Alla firma erano presenti anche il cappellano don Roberto Musa, suor Mariagrazia Girola di Servizi per l’Accoglienza e un rappresentante degli agenti della polizia penitenziaria. L’obiettivo dell’intesa è favorire, attraverso il lavoro, la formazione e il tutoring all’esterno del carcere, percorsi di rieducazione, recupero e reinserimento sociale dei soggetti detenuti in espiazione di pena definitiva. Queste attività, infatti, consentono di ridurre il rischio di recidiva, poiché pongono attenzione alla riparazione del danno conseguente alla commissione del reato, nei confronti della comunità, della vittima e dello stesso detenuto. Le persone detenute coinvolte potranno così svolgere attività di aiuto a soggetti fragili presso la Casa dell’accoglienza di Cremona attraverso la somministrazione di pasti, pacchi alimentari e di vestiario e collaborare con la Isla de Burro di Zanengo accudendo gli animali per la pet-therapy e pulendo e riordinando gli spazi. Per coordinare gli interventi, è stato costituito un apposito tavolo di coordinamento.

«I lavori di pubblica utilità – le parole della direttrice della Casa circondariale di Cremona, Rossella Padula, al momento della sottoscrizione del protocollo – sono importanti per i detenuti perché significa che hanno fatto una riflessione sul reato e sulla necessità di riparare al reato. Sono importanti anche per gli enti in cui i lavori si svolgono, in questo caso le strutture di Caritas cremonese, e per tutta la comunità».

«Si tratta di una bellissima opportunità – ha affermato don Pier Codazzi – perché offre la possibilità a chi ha commesso atti gravi e penalmente perseguiti di entrare in un circolo virtuoso, in un percorso positivo personale e di comunità. Quello che abbiamo firmato oggi è un atto importante di apertura, già sperimentato in passato, che viene reso ancora concreto e fattibile. Si inserisce nel contesto più ampio della Quaresima di carità che quest’anno pone al centro il tema della Giustizia. Grazie a tutte le persone e tutte le comunità che si sono fatte coinvolgere e in particolare a quelle che hanno donato ai detenuti un numero inaspettato di colombe. Un bel gesto verso povertà su cui non sempre viene posta attenzione».

 

 

Colombe per la casa circondariale dalla Quaresima di Carità: «Non dimentichiamoci di chi vivrà la Pasqua da solo»

“Dare speranza alla giustizia” per una Quaresima di carità