Nella chiesa di San Vitale Martire a Masano, frazione di Caravaggio, nella Bergamasca, è in programma nel pomeriggio di domenica 6 ottobre, alle 18, l’ingresso del nuovo parroco mons. Giansante Fusar Imperatore, che prende il testimone da don Antonio Trapattoni, parroco dal 2012, trasferito a Fornovo San Giovanni.
Per mons. Giansante Fusar Imperatore, vicario zonale della Zona pastorale 1, l’incarico di Misano si aggiunge a quelli di parroco di Caravaggio e Vidalengo, all’insegna di realtà pastorale che, proprio nella figura del parroco, nel comune di Caravaggio intende farsi sempre più stretta.
La Messa di ingresso sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e vedrà la presenza del sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini. Tra i concelebranti ci sarà anche don Andrea Piana, vicario parrocchiale di Caravaggio, cui spetterà il computo di leggere il decreto di nomina.
Tra i gesti che caratterizzano l’insediamento del nuovo parroco ci sono, all’inizio della liturgia, l’aspersione dell’assemblea e l’incensazione della mensa eucaristica; poi la recita del Credo e, infine, il saluto ai nuovi parrocchiani che mons. Fusar Imperatore potrà iniziare a conoscere personalmente anche nel successivo momento di festa in oratorio.
In preparazione all’ingresso del nuovo parroco la comunità di Masano ha organizzato un momento di riflessione e preghiera, presieduto dal parroco di Rivolta d’Adda mons. Dennis Feudatari, nella serata di venerdì 4 ottobre. Sabato pomeriggio, invece, possibilità di confessioni in chiesa.
Per la comunità di Masano un ulteriore occasione di festa, insieme al nuovo parroco, sarà la sagra della Madonna del Rosario, che ricorre in paese la terza domenica di ottobre: al mattino di domenica 20 ottobre, alle 10.30, la Messa solenne; nel pomeriggio alle 17 il canto del Vespro e la processione.
Profilo biografico del nuovo parroco
Monsignor Giansante Fusar Imperatore, classe 1956, originario di Romanengo, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1980. Ha iniziato il proprio ministero a Viadana come vicario della parrocchia S. Maria Assunta e S. Cristoforo al Castello (1980-1984). Trasferito a Cremona nel 1984 ha assunto l’incarico di vicerettore del Seminario, diventano poi nel 1990 segretario del vescovo Assi prima e Nicolini poi. Nel 2002 è stato nomato parroco di Bozzolo. Nel 2008 il trasferimento a Cassano d’Adda come parroco della parrocchia S. Maria Immacolata e S. Zeno; negli stessi anni è stato amministratore parrocchiale di Rivolta d’Adda nei primi mesi del 2016 e della parrocchia Cristo Risorto di Cassano a fine 2019.
Nel 2021 è stato nominato parroco di Caravaggio e nel 2023 anche di Vidalengo. Ora assume anche la guida della comunità di Masano, sempre nel comune di Caravaggio.
Dal 2022 è vicario zonale della Zona pastorale 1.
Il saluto di mons. Giansante Fusar Imperatore alla comunità
Mentre sto per iniziare il mio servizio come parroco anche di Masano, entro volentieri nelle vostre case con un primo messaggio di saluto.
“Alla fine, hai fatto tris” … mi dice qualche amico per prendermi in giro.
Era nell’aria da tempo il progetto di unire le parrocchie di Caravaggio sotto la guida di un solo parroco e il Vescovo, dopo avermi affidato Vidalengo, mi ha chiesto anche questo servizio.
Non dico che sia una cosa scontata ed indolore: aggiunge un ulteriore impegno a noi cinque preti che lavoriamo da un anno nelle due parrocchie dei Santi Fermo e Rustico e di San Giovanni a Porta Latina.
Nel messaggio del Vescovo per il nuovo anno pastorale “Pellegrini di speranza” sembra quasi stia parlando di noi quando scrive: “È tempo di parrocchie nuove, per tutti!”.
Dovremo farne, insieme, un’attenta lettura per cogliere le sollecitazioni che interpellano le comunità (e non solo quelle più piccole da unire a quelle più grandi) a pensarsi in una chiave più missionaria, disancorata dal “Si è sempre fatto così” per imparare ad essere “come il Signore ci vuole” in questo tempo e in questo contesto culturale.
Non posso garantirvi la mia assidua presenza: quella a cui siete abituati dal prezioso servizio che i vostri parroci vi hanno sempre assicurato.
Non posso neanche pensare di spendermi tra voi con la dedizione e l’impegno che ha messo don Antonio in questi ultimi dodici anni.
Posso solo assicurarvi che spenderò le mie energie per far crescere la comunione tra le tre comunità che mi sono affidate, per imparare insieme ad essere quella Chiesa che il Signore ha sognato mentre, nella sua ultima sera, pregava il Padre: “…che siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa” (Gv 17, 22).
E siccome la comunione inizia da noi sacerdoti, che da oggi lavoriamo in queste tre comunità, vi chiedo: fate un po’ di posto, almeno nelle vostre preghiere, anche a no1, perché impariamo ad essere testimoni di comunione.