50 progetti per un totale di 3,24 milioni di euro. Sono questi i numeri del bando Porte Aperte: un’iniziativa finanziata da Fondazione Cariplo, in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara e le 16 Fondazioni di Comunità, nata per potenziare l’offerta educativa rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani. L’obiettivo era quello di valorizzare gli oratori della Lombardia come spazi di attivazione della comunità, promuovendo alleanze territoriali e offrendo opportunità concrete per il tempo libero, la formazione e l’incontro tra generazioni. Il bando, con più di 160 progetti presentati, vista la quantità e qualità delle proposte ha visto un finanziamento aggiuntivo della Fondazione Cariplo.
Coinvolti complessivamente 271 oratori e 285 parrocchie, con un impatto diretto su circa 59mila giovani e 15mila adulti. I progetti selezionati si sono distribuiti tra le diocesi della Lombardia, oltre a quelle di Tortona e Novara, che includono alcune parrocchie situate nel territorio lombardo. Milano è risultata la diocesi con il maggior numero di finanziamenti, con 23 progetti per oltre 1,5 milioni di euro, seguita da Como e Pavia. Dei i progetti che hanno visto coinvolta la diocesi di Cremona, rispettivamente nel territorio Bergamasco e Mantovano: a Calvenzano e Bozzolo.
«Questa importante iniziativa delle Fondazioni Cariplo e Vismara – sottolinea don Stefano Guidi, coordinatore di ODL (Oratori Diocesi Lombarde) – conferma la stima di cui godono gli oratori lombardi, che continuano a essere considerati tra le agenzie educative più autorevoli del nostro territorio. Il bando ha poi mostrato la straordinaria capacità che gli oratori hanno di attivare e sostenere la rete e la collaborazione tra i diversi soggetti sociali, nel proprio contesto. In questo modo, gli oratori offrono il proprio contributo prezioso e specifico, mettendosi a servizio degli adolescenti e dei giovani, che sempre più hanno bisogno di abitare luoghi di vita, di relazione e di impegno».
L’esperienza dei progetti, la cui durata è variabile tra i 24 e i 36 mesi, ha confermato il ruolo cruciale degli oratori sul territorio, non solo come spazi di aggregazione per i giovani, ma anche come luoghi di crescita con proposte formative al passo con i tempi.
A Bozzolo “Porte aperte per la pace: Oratorio luogo di crescita e di socialità”
Il progetto della Parrocchia San Pietro Apostolo di Bozzolo ha preso forma analizzando il contesto locale e individuando tre direttrici tematiche – socializzazione, riconoscere il disagio e costruttori di pace – associate a 18 azioni concrete, ciascuna a sua volta affiancata dai risultati attesi per risolvere le specifiche problematiche sociali segnalate.
Nella prima direttrice tematica, chiamata “socializzazione”, gli interventi riguardano il contesto sociale giovanile e gli attuali disagi percepiti, causati anche dal periodo di quarantena in seguito alla diffusione del virus Covid. Un progetto in questo ambito, ad esempio, è stata l’iniziativa “L’educativa di strada”, in capo al Comune di Bozzolo, per avvicinare, tramite un educatore professionale, i minori e i giovani che non frequentano più i consueti luoghi di aggregazione e che si espongono al rischio di devianza. Una seconda proposta è stata “Pizzate con voci fuori dal coro”, che consiste in appuntamenti periodici per gli adolescenti presso gli oratori di Bozzolo e di San Martino dall’Argine, affinché gli adolescenti possano incontrare/ascoltare testimoni di esperienze missionarie o di governo, o persone con esperienze lavorative sociali (ex calciatori, musicisti, scrittori e rapper). Tra le iniziative per la socializzazione anche escursioni in montagna guidate dal Cai, laboratori teatrali e un progetto formativo dedicato al Giubileo: “Pellegrini di speranza. Sulla via della pace”.
La direttrice tematica “RiConoscere il disagio” è composta, invece, da interventi attuati dai ragazzi per offrire sostegno alle associazioni che da anni si impegnano per svolgere un aiuto sociale sul territori, come servire nelle mense Caritas o affiancare la S. Vincenzo de’ Paoli di Bozzolo per aiutare i volontari nel reperimento e nello stoccaggio degli alimenti o degli indumenti e nella preparazione dei pacchi viveri settimanali o nella manutenzione/montaggio/smontaggio dei mobili da mettere a disposizione. Ma anche “4 chiacchiere in videocollegamento”, proposta che consiste in videochiamate dei ragazzi/giovani ai nonni tecnologici, soprattutto quelli soli, per informarsi reciprocamente sull’andamento della giornata.
Infine, la terza e ultima direttrice dal titolo “Costruttori di pace”, presenta progetti come “Il Sogno di cambiare il mondo”, al fine di fornire agli adolescenti e ai giovani l’opportunità di conoscere e visitare il centro SerMiG (Servizio missionario giovani) di Torino; “L’inutilità della guerra”, proposta che prevede sessioni di cineforum per offrire agli adolescenti e ai giovani momenti di riflessione sull’inutilità della guerra per la risoluzione dei conflitti internazionali. Comprese in questa sezione anche formazioni dedicate alla gestione dei conflitti e incontri specifici per presentare figure esemplari di “costruttori di pace”.
A Calvenzano “Re-Incontriamoci in oratorio”
Il progetto ideato dalla Parrocchia Ss. Pietro e Paolo Apostoli di Calvenzano, dal titolo “Re-incontriamoci in Oratorio”, nasce dal riconoscimento, da parte delle Istituzioni comunali, della Parrocchia e della Cooperativa sociale, di una serie di bisogni, tra loro concatenati, che caratterizzano l’intera comunità del paese.
Le proposte comprendono attività differenti, a partire da quelle sportive, con tornei organizzati dalle associazioni sportive del paese, ma anche corsi di maglia e uncinetto, gestiti dalla Cooperativa sociale partner di progetto “Sulle Ali di REpsY”, insieme a corsi per formare gli animatori e altri riguardanti attività artistiche.
Tra le attività del progetto dell’oratorio di Calvenzano non mancano i laboratori, tra i quali è previsto quello di cucina organizzato e gestito dalla Cooperativa sociale “Sulle Ali di REpsY” che attiverà due proposte di laboratorio da svolgere nella cucina professionale attrezzata dell’oratorio: la prima rivolta a giovani adulti inoccupati, che impareranno a trasformare frutta e verdura in marmellate, confetture e conserve, mentre la seconda proposta si rivolge a gruppi di tutte le età, con corsi di cucina su misura e a tema, nell’intento di coinvolgere anche la comunità multietnica presente nel territorio. A seguito dei corsi saranno organizzate cene di fine corso con apertura dell’oratorio a tutta la comunità.
Anche il laboratorio di ciclo-officina prevede diverse modalità e finalità per bambini, ragazzi e giovani adulti. A cura de “La bottega del ciclista” ha l’obiettivo di formare i partecipanti e renderli in grado di insegnare, a loro volta, ad altri ragazzi, mettendo in pratica quanto appreso. Saranno acquistate le attrezzature necessarie per far proseguire l’attività di ciclo-officina anche dopo il laboratorio e al termine del progetto, individuando tra i corsisti i ragazzi che saranno responsabili dell’attività.
Prevista nel progetto di Calvenzano anche una ludoteca condotta dal Csi (Centro sportivo italiano) del Comitato di Bergamo, con un formatore referente nazionale per i giochi da tavolo. La formazione dedicata ai volontari prevede tre incontri in cui saranno affrontate le teorie sull’utilizzo dei giochi da tavolo e di ruolo con particolare attenzione al luogo e alle fasce d’età cui si rivolgono. Tra le numerose proposte anche un’attività di orticoltura con la Cooperativa sociale “Sulle ali di REpsY” che collabora con aziende agricole biologiche del territorio e, avvalendosi della loro esperienza, organizzerà alcune giornate dedicate al recupero del campo incolto di proprietà dell’oratorio.