In occasione della XXXII Giornata Mondiale dell’Alzheimer, che si celebra il il 21 settembre e che fu istituita dall’OMS nel 1994, la Fondazione “E.Germani” ha organizzato il ciclo di eventi “Ensa older adults, disability working groups and connected activities”.
«Tre occasioni di incontro e di riflessione – ha spiegato il presidente Enrico Marsella – per sensibilizzare e diffondere informazioni, scoperte e modalità di risposta alla malattia di Alzheimer e delle altre forme di demenza».
Il primo evento del ciclo si è tenuto il 15 settembre presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona ed è stato realizzato in collaborazione con ENSA – European Network of Social Authorities e Regione Lombardia.
Martedì 16 settembre si terrà poi il convegno scientifico “Oltre la diagnosi c’è vita”, presso la Cascina Colombarone di Cingia de Botti, mentre venerdì 19 settembre sarà la volta dell’Open day presso la Fondazione, con la presentazione di servizi e attività.
https://www.diocesidicremona.it/alzheimer-strappi-alla-memoria-ma-la-vita-e-oggi-16-09-2025.html
Il ciclo di incontri che ha preso il via al Campus della Cattolica di Cremona è rivolto agli operatori del settore ed ai suoi stakeholder, ma anche alla cittadinanza e ai caregiver ed è «un modo per essere al fianco delle persone che convivono con questa malattia e dei loro familiari nella battaglia contro lo stigma, a favore dell’inclusione e dell’appartenenza sociale».
Un evento importante, quello che si è celebrato a Cremona, perché «ha un respiro internazionale e vede la partecipazione di rappresentanti di organizzazioni e istituzioni europee, che arrivano dalla Finlandia, dall’Olanda, dalla Grecia e da altri paesi per portare i loro contributi» ha concluso il presidente Marsella, che si è detto certo che da questa da questa giornata e dall’intero ciclo di incontri scaturiranno spunti molto interessanti per la ricerca e per l’assistenza a questa malattia.
In apertura il dott. Stefano Manfredi, Direttore Generale di ATS Valpadana ha sottolineato che «lo stigma è ancora molto presente e riguarda le malattie mentali in generale, ma si sta facendo un grande lavoro grazie a progetti nuovi e innovativi e ad un’organizzazione basata sulle connessioni e sul lavoro in rete, che mette a fattor comune le risorse pubbliche e private e di volontariato presenti sul territorio per ottenere risultati migliori per le persone che soffrono di questa patologia».
È stato poi il turno del Dott. Giorgio Scivoletto, Direttore Socio-Sanitario di ASST Cremona, che ha ricordato che «oggi il malato di Alzheimer può essere accompagnato in un modo più appropriato di quanto si faceva qualche decennio fa, anche grazie al lavoro di rete, senza dimenticare i caregiver nel nel difficile lavoro che svolgono quotidianamente».
Il Presidente Marsella ha poi invitato sul palco la Direttrice Socio-Sanitaria di ATS Valpadana, Ilaria Marzi, che ha illustrato il ruolo dell’azienda nel contrasto a questa patologia, che «è anche un ruolo di ricomposizione delle risorse, fondi comunitari, fondi PNRR, fondi sanitari, fondi regionali, fondi per la non autosufficienza. Un lavoro sinergico» che ATS Valpadana svolge in modo egregio, in sinergia con gli attori del territorio.
A seguire è salito sul palco il Direttore Unità Organizzativa Famiglia, Pari opportunità, Volontariato e Terzo Settore di regione Lombardia, Dott.Roberto Daffonchio, che ha affrontato il tema dell’invecchiamento della popolazione e delle relative politiche regionali.
A completare il quadro regionale è stata poi la dottoressa Clara Sabatini, Dirigente della Unità Organizzativa Famiglia, Pari Opportunità e Programmazione Territoriale della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia.
Giacomo Ghisani, Economo della Diocesi di Cremona ha chiuso i saluti istituzionali, augurando a nome del Vescovo buon lavoro e ricordando l’importanza del lavoro svolto dalla Fondazione e da tutte le organizzazioni presenti per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da Alzheimer e sostenere le loro famiglie.
L’incontro è poi entrato nel vivo della sua parte più tecnica, con i lavori della prima giornata in cui si sono alternati alla relazione Anthony Polychronakis, Project Coordinator of Social Policies at the Department of Social Development, Rotterdam Municipality; Judith van Zwienen, Rotterdam University of Applied Sciences; Otto Trienekens, Veldacademie – City of Rotterdand; Apostolos Efkarpidis, Coordinator of OPSY in Syros Hospital, RN, MSc, PhDc in Public Health; Miltos Sakellariou, ENSA-Coordinator for Wellbeing and European Network for Social Emotional Learning ENSEL, Chair of Social Cooperative of Cyclades-Altera Vita, Family Therapist, MSc Counseling Psychology; Licia Boccaletti, Società Cooperativa Sociale A.N.S. (Anzini e non solo) di Carpi; Dott.ssa Sara Ceron, Psicologa-EU Project Manager – ISRAA Treviso; Dott.ssa Isabella Salimbeni, Direttore Sanitario e dott.ssa Enrica Sudati, Coordinatrice di Nucleo della Fondazione E. Germani; Dott. Matteo Mauri, Project Manager Piattaforma Isidora, Cooperativa La Meridiana Monza; Dott. Ivan Scaratti, Direttore Generale Fondazione E. Germani e Dott. Mario Antonio Cucumo, Coordinatore Area Residenziale, Fondazione E. Germani.
«Il concetto di rete – ci ha spiegato il presidente Enrico Marsella poco prima dell’inizio della sessione – va al di là della mera sommatoria dei suoi nodi. La rete diventa un qualcosa di diverso, diventa un qualcosa di arricchente e potenzialmente molto potente dal punto di vista formativo e informativo, perché consente la visione sinergica di più esperienze, che portano ciascuna il proprio contributo fino ad arrivare a una sintesi che va al di là della mera sommatoria dei singoli contributi». È questa l’importanza e il senso di un ciclo di incontri che porta sul nostro territorio importanti esperienze internazionali e molti diversi punti di vista e sensibilità.