«Obrigado!», il saluto commosso di Salvador de Bahia a don Emilio Bellani

Il sacerdote cremonese lascia il Brasile dopo 11 anni di missione. Il grande abbraccio della comunità che ha condiviso con lui questo tratto di cammino
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Circondato dall’allegria della sua comunità, colmo dell’emozione del saluto e della gratitudine per undici anni di cammino condiviso, don Emilio Bellani ha salutato la comunità della parrocchia di Gesù Cristo Risorto di Salvador de Bahia, dove ha prestato il suo servizio di sacerdote missionario e parroco con passione e instancabile impegno.

Nella sua ultima settimana in terra brasiliana, non è bastato qualche acciacco ad impedirgli di percorrere le strade della favela per incontrare i tanti gruppi che con lui hanno animato la vita pastorale, sociale e culturale dei quartieri. Una settimana di festa, ringraziamenti e incontri: quegli incontri che sono stati il tratto distintivo della sua presenza a Salvador, come prete tra le case. Spesso nelle case.

Ricordi che restano come fondamenta per il cammino di fede e di fraternità che continua con la presenza di don Davide Ferretti, da pochi giorni nominato parroco dopo due anni di condivisione della vita pastorale con don Emilio.

Nella sua omelia durante la Messa di domenica 26 settembre, con cui ha salutato la parrocchia nella chiesa parrocchiale, don Emilio ha citato la frase di un ragazzino della parrocchia, postata sui social dopo il Battesimo ricevuto insieme a tanti altri fratelli, giovani e adulti: «Dio ama le novità – ha detto don Emilio commentando le letture della domenica – ama le sorprese equando senti che ti stai addormentando lui bussa alla tua porta attraverso gli incontri, o magari la tv o internet… Questo ragazzino ha scritto sui social dopo il suo Battesimo: “Ho ancora molto da imparare, tante cose in cui crescere: è questo che io desidero”. Com’è facile per un adulto lasciare che il cuore si arrugginisca, perdere il desiderio di conoscere di più la vita e quindi di conoscere di più Gesù, che non è una teoria, ma una una presenza concreta che ti accompagna nella vita reale».

Durante la celebrazione, molto partecipata ed emozionante, anche grazie ai canti eseguiti con trasporto dal coro parrocchiale e dagli allievi dei corsi di musica della parrocchia, don Emilio ha ricordato i tanti momenti condivisi con la comunità, ha chiesto perdono per gli errori e i limiti, ma soprattutto ha ringraziato.

Anzitutto per «l’allegria di vedere qui tutti voi in questa occasione: mi rallegra – ha detto il sacerdote – sapere che ognuno di voi sta incontrando Gesù e sta lasciando che lui cambi la sua vita», e per «il tanto bene ricevuto. Un bene che – ha aggiunto – sono certo accompagnerà anche don Davide, che ringrazio per questi due anni in cui è stato al mio fianco condividendo il cammino e incoraggiandomi sempre».

Il brano significativamente intitolato Amigos por siempre”, amici per sempre, ha concluso la Messa, ma non l’abbraccio della comunità a don Emilio, trattenuto a lungo in chiesa per centinaia di saluti personali, di doni, di abbracci, di foto ricordo, con molti, moltissimi sorrisi e qualche lacrima di commozione per un saluto carico di affetto.

L’ultimo pensiero di don Emilio è un lungo e sincero elenco di “obrigado”: grazie a tutti coloro, giovani e adulti, che hanno impegnato il loro tempo e le loro energie per le attività della parrocchia, per chi ha seguito i corsi di arte, musica, danza, chi ha allenato i ragazzi del calcio, chi si è impegnato nell’animazione della liturgia, a chi non ha fatto mancare il proprio supporto alle tante iniziative di carità che hanno offerto aiuto alle situazioni di fragilità e povertà nel quartiere. «Grazie a tutti voi che nelle vostre case lottate ogni giorno con ottimismo, anche quando il frigorifero è vuoto: quanto bene fate a noi sacerdoti quando passiamo dalle vostre case».

Un bene capace di superare le distanze, di fare di un addio, un canto di gratitudine.