Madonna dei Correggioli, il 31 maggio a San Matteo delle Chiaviche anche il Vescovo alla processione mariana

La celebrazione partirà alle 20.30 dalla chiesetta per concludersi sul piazzale della chiesa parrocchiale con la riflessione di mons. Napolioni e la preghiera di affidamento alla Vergine

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In conclusione del mese mariano, martedì 31 maggio, la parrocchia di San Matteo delle Chiaviche, nel Viadanese, si appresta a rivivere, come di consueto, la processione, accompagnata dai flambeux, dalla cappella della Madonna dei Correggioli sino alla chiesa parrocchiale di San Matteo apostolo. Presente, quest’anno il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni.

«È piuttosto una tradizione – spiega don Massimo Macalli, parroco in solido dell’unità pastorale “Serafino M. Ghidini” –. Siamo abituati a invitare sempre qualche personalità a presiedere la celebrazione e quest’anno abbiamo avuto la possibilità di chiamare il nostro vescovo».

La processione, durante la quale sarà recitato il Rosario, partirà alle 20.30 dalla chiesetta, per poi giungere a destinazione sul piazzale della chiesa parrocchiale, dove il vescovo Napolioni offrirà la propria riflessione prima della conclusione con la preghiera di affidamento alla Vergine.

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Madonna dei Correggioli: la storia

La Madonna dei Correggioli è una piccola chiesetta in muratura situata nel comune di Viadana, a S. Matteo delle Chiaviche. È posta in area golenale alla confluenza del fiume Oglio nel Po, a circa un chilometro dal ponte in barche di Torre d’Oglio. La costruzione, che ha subito varie trasformazioni, risale al 1610. Era collocata lungo uno stradello, detto dei Correggioli, appartenuto all’omonima Corte situata sulla sinistra, all’inizio della golena, lungo il percorso S. Matteo-Torre d’Oglio.

Inizialmente era costituita da un pilastro sul quale era dipinta la Madonna con san Francesco, san Carlo Borromeo e in secondo piano i santi Pietro e Paolo. In prossimità del pilastro vi era un piccolo altare eretto su un cocuzzolo per evitare le inondazioni dei due fiumi. La leggenda narra che la costruzione costituisse il terrapieno di Torre d’Oglio. L’immagine sacra, dipinta da un pittore anonimo in seguito a qualche grande evento, probabilmente del 1630, fu oggetto di una notevole devozione da parte dei viandanti e degli abitanti locali. Le furono attribuiti anche molti miracoli e le numerose offerte per le grazie ricevute permisero di erigere attorno al pilastro e all’altare una cappella vera e propria negli anni prossimi al 1750

Nel 1769 la duchessa di Mantova, l’Imperatrice Maria Teresa, promulgava un editto con il quale ordinava di togliere altarini e piccole chiese, in quanto favorivano riunioni allora proibite. Malgrado la resistenza delle autorità locali e l’attaccamento alla cappella della popolazione, la chiesetta venne abbattuta nel 1770. Il dipinto realizzato sul pilastro venne asportato con una parte dello stesso e trasportato nella chiesa parrocchiale di S. Matteo. L’immagine sacra fu restaurata nel 1772, e nel 1774 si fecero riprodurre 300 santini della Madonna dei Correggioli su disegno del pittore viadanese Felice Aroldi.

Nel 1914, durante il restauro della chiesa parrocchiale, l’immagine della Madonna venne collocata nella prima cappella a destra dopo l’entrata. La chiesetta dei Correggioli, che oggi è possibile vedere e visitare, è stata ricostruita intorno alla metà del 1800. È stata abbellita con marmi ed in essa è stata posta una nuova immagine in bassorilievo della Beata Vergine. Gli ultimi lavori di sistemazione e decorazione risalgono al 1979 ad opera dei signori Mattioli, proprietari dal 1905 della corte Correggioli e delle aree limitrofe su cui sorge la chiesetta.

TeleRadio Cremona Cittanova