A Santa Lucia presentati i restauri degli affreschi della volta

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Nella serata di mercoledì 21 giugno la chiesa di Santa Lucia, a Cremona, ha aperto le proprie porte alla cittadinanza per mostrare in tutto il suo splendore gli affreschi dopo i lavori di restauro recentemente ultimati. Una occasione culturale in cui si sono intrecciate arte e devozione per la santa così cara ai bambini, in una cornice musicale.

«Oggi è il giorno di san Luigi Gonzaga, ma voglio pensare che questa serata sia un regalo di santa Lucia», ha esordito don Antonio Bandirali, parroco dell’unità pastorale Sant’Omobono (si cui fa parte la chiesa sussidiaria di Santa Lucia) ringraziando tutti coloro che hanno contribuito all’opera di restauro, in particolar modo il compianto don Stefano Moruzzi, parroco di San Pietro al Po fino al 2018, anno del suo decesso, la cui affezione a questa chiesa ha reso possibile l’inizio dei lavori. Il restauro, grazie alla generosità di molti tra cui la Fondazione comunitaria della Provincia di Cremona, è stato realizzato dalla ditta “Rizzi”, di Luigi Rizzi e Federica Cattadori.

Ha poi preso la parola don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali e l’edilizia di culto, che ha espresso il suo dispiacere nell’aver dovuto chiudere provvisoriamente questa chiesa, «luogo di culto e preghiera nei cuori di molti; non solo per i cremonesi, ma anche per la comunità cattolica romena, che celebrava qui le proprie Messe», visto che versava ormai in condizioni pericolanti.

«Si è trattato di un lavoro difficoltoso, sia per le condizioni in cui versava il soffitto sia per il periodo di pandemia che ha frenato le operazioni – ha spiegato l’architetto Ezio Bellini –. Questa non è una pinacoteca, non è un museo, ma un luogo che ospita una comunità. Una comunità che se vuole valorizzare e tramandare questo luogo, deve continuare a mantenerlo». Ha quindi concluso: «Auguro a don Antonio che possa trovare i fondi per completare il restauro dell’intero ciclo di restauri, per riuscire a portare questa chiesa a uno stato di ordinarietà».

Un’opera di restauro che non è dunque pienamente conclusa. Lavori sono stati operati, infatti, come sottolineato da don Gaiardi, sugli affreschi più recenti, che necessitavano l’intervento con molta più urgenza rispetto a quelli più antichi. Le cause del degrado strutturale del soffitto sono state – come sottolineato dalla restauratrice, Federica Cattadori – le infiltrazioni d’acqua, l’effetto degli incensi e l’inadeguato metodo di riscaldamento adoperato in passato.

Tra gli interventi, anche quello della storica dell’arte Silvia Cibolini, che ha presentato un’excursus storico riguardante la chiesa, che sorge su una struttura più piccola risalente al tardo undicesimo secolo e ha assunto il suo aspetto attuale nel 1583, per mano dell’ordine religioso dei Somaschi che hanno edificato e gestito l’edificio fino alla fine del 1700. Nel diciannovesimo secolo è poi diventata la chiesa sussidiaria della parrocchia di San Giorgio in San Pietro al Po.

Durante la serata, animata dagli intermezzi musicali del violinista Lorenzo Meraviglia, con il suo violino “Omobono Stradivari 1730”, accompagnato al pianoforte da Mauro Ivano Benaglia, hanno preso la parola anche il consigliere comunale Stella Bellini, che ha portato i saluti dell’Amministrazione, e il presidente di CrArt Tommaso Giorgi, che ha approfondito la storia della santa a cui la chiesa è dedicata e il percorso di diffusione del suo culto.

La serata era collocata una settimana di particolare significato per l’unità pastorale “Sant’Omobono”, formata dalle parrocchie cittadine della Cattedrale, Sant’Imerio e San Pietro al Po. Un ciclo di eventi iniziato lo scorso 17 giugno con la festa di S. Imerio, patrono secondario della Diocesi di Cremona, e che terminerà il prossimo 29 giugno, con la festa patronale dei Ss. Pietro e Paolo, che sarà festeggiata con la Messa presieduta alle 21 nella chiesa di San Pietro al Po dal sacerdote novello don Claudio Mario Bressani, che negli anni della formazione in Seminario ha prestato servizio pastorale nell’unità pastorale Sant’Omobono. Nel mezzo di questa cornice anche altre iniziative per la comunità e tra queste, appunto, la presentazione dei restauri di Santa Lucia.

 

Settimana dell’Unità pastorale S. Omobono, dalla memoria di sant’Imerio e alla solennità dei santi Pietro e Paolo ricca serie di iniziative