Centenario Lauretano al Museo Diocesano: in mostra il volto di Giuseppe, custode della Santa Casa

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Un progetto espositivo di piccole dimensioni ma di grande significato, che valorizza il prezioso patrimonio artistico del Museo Lauretano, aperto nel 2006 nel chiostro di S. Abbondio, ancora troppo poco conosciuto dal grande pubblico, e che si concentra sull’importanza della figura di San Giuseppe nella tradizione cristiana.

È stata inaugurata nella serata di venerdì 13 settembre, nella sala delle esposizioni temporanee del Museo diocesano, la mostra San Giuseppe custode della Santa Casa, un’esposizione che, come sottolineato da don Gianluca Gaiardi, direttore del Polo museale diocesano, si inserisce nel contesto delle celebrazioni del quarto centenario della costruzione della Santa Casa, la copia della Santa Casa di Loreto, presso la chiesa di Sant’Abbondio. Celebrazioni che culmineranno con la presenza in Cattedrale della statua della Madonna di Loreto, in occasione della scuola di preghiera che si terrà, guidata dal vescovo Napolioni, proprio in Duomo durante i cinque martedì di ottobre.

Nel corso dell’inaugurazione, don Andrea Foglia, parroco di Sant’Abbondio, che ha collaborato alla realizzazione della mostra, ha introdotto i visitatori al profondo legame tra San Giuseppe e la Santa Casa, illustrato attraverso i pannelli esplicativi che accompagnano il visitatore nel percorso della mostra e ne approfondiscono i vari aspetti storici e devozionali. La figura di San Giuseppe, che nei racconti biblici appare silenziosa, ma è simbolo di grande forza e discrezione, è qui messa in luce non solo come custode della Sacra Famiglia, ma anche come simbolo di una paternità amorevole e silenziosa che guida e sostiene. Per il vescovo Antonio Napolioni, la mostra è un inno alla paternità e a guardare a San Giuseppe come un adulto nella fede, un padre che sa accogliere e accompagnare la comunità, custode del far casa di Dio tra gli uomini.

Tre le opere di maggior pregio e più rappresentative della mostra è la bellissima Sacra Famiglia del Bertesi, tre pezzi lignei policromi che erano stati realizzati per la sagrestia di Sant’Abbondio e vennero poi portati nell’atrio della Santa Casa, fino alla realizzazione del Museo Lauretano nel 2006. Degne di nota sono anche le altre opere della mostra, che costituiscono un vero e proprio spaccato di vita della città e del suo territorio dal 1624 fino alla fine dell’Ottocento

Don Gianluca Gaiardi ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, compreso il Circolo Atlante della Protezione civile, il team tecnico che ha curato l’allestimento delle opere e l’assessore alla cultura del Comune di Cremona Rodolfo Bona, presente all’inaugurazione. Ha inoltre sottolineato l’importanza di questi eventi per mantenere vivo il legame tra fede, cultura e identità cittadina.

La mostra non è solo un viaggio artistico, ma anche un’opportunità per riflettere sul ruolo silenzioso ma fondamentale di San Giuseppe nella storia sacra, offrendo ai visitatori uno sguardo su opere poco conosciute e di grande valore spirituale. L’invito è quello a non perdere l’occasione di visitare questa esposizione, che resterà aperta fino al 20 ottobre e rappresenta un’importante tappa culturale per la città di Cremona.

TeleRadio Cremona Cittanova
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