“Il Coraggio della Pace”, all’Acli il XXXI convegno provinciale

Nella mattinata di sabato 12 ottobre si è tenuto il XXXI convegno provinciale delle Acli con l'elezione del Consiglio che porterà alla nomina del nuovo presidente

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Si è svolto nella mattinata di sabato 12 ottobre a Cremona il XXXI Congresso provinciale Acli, dal titolo “Il Coraggio della Pace”. Un momento molto importante per la vita dell’associazione cremonese, cui si giunge dopo un processo che ha coinvolto, subito dopo la pausa estiva, tutti i Circoli sul territorio, dove si sono tenute le assemblee precongressuali finalizzate a designare i delegati al Congresso provinciale.

Nell’auditorium Enaip-Acli di piazzale Domenico Lazzara, il congresso è iniziata alle 9.30 con i saluti istituzionali del vescovo Antonio Napolioni, del sindaco di Cremona Andrea Virgilio, del presidente della Provincia Roberto Mariani e di Donata Bertoletti del Forum provinciale del Terzo settore.

«Realizzare strutture e restaurare ambienti con i soldi si può fare, ma per dar loro vita, renderli luoghi di servizio e di incontro ci vogliono uomini e donne come voi», ha detto il vescovo Napolioni nel proprio intervento e, descrivendo il logo delle Acli, ha aggiunto che «nel tempo invece dell’incudine ci può stare il computer, invece della vanga ci può stare il trattore, ma la croce non può venire meno. È la croce dell’umanità che giorno dopo giorno è ancora più attratta dal suo Signore, che ha dato la vita per noi». 

Il Congresso Acli rappresenta un importante percorso di democrazia interna dell’associazione per favorire il confronto e anche per raccogliere le indicazioni e i suggerimenti da parte dei circoli, al fine di impostare l’attività associativa per il prossimo quadriennio. È anche l’occasione per tutti i livelli associativi di ripercorrere il cammino degli ultimi quattro anni, per rilanciare l’impegno per una società più giusta. 

Dopo un momento di preghiera è intervenuto Bruno Alessio Tagliati, presidente provinciale uscente dopo due mandati, che nel suo discorso ha spiegato che «noi aclisti ci opponiamo all’aumento delle spese militari perché ogni giorno incontriamo ai nostri sportelli e nei nostri uffici persone che vivono sulla loro pelle l’assenza di un sistema sanitario pubblico degno di questo nome, l’assenza di politiche del lavoro degne della nostra Costituzione, l’assenza di parità ed eguaglianza che genera povertà sempre più diffusa e trasversale». 

Il presidente Tagliati ha descritto il modo di agire delle Acli come uno stile «popolare, perché siamo vicini ala gente. Sinodale, perché lavoriamo insieme per il bene comune. Pacifico, perché lavoriamo come mediatori di pace. Democratico, perché pensiamo che ci sia un posto per tutti. Cristiano, perché la vita di Gesù ispira il nostro operato».

Il presidente ha infine assicurato che in futuro le Acli «proseguiranno le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, attraverso l’adesione a reti associative presenti sul nostro territorio cremonese», ricordando alcune delle realtà che negli anni hanno caratterizzato l’efficacia del servizio di ACLI, fra cui «i tavoli dell’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, il Forum del Terzo settore, Banca etica, Tavola della pace e il Centro servizi al volontariato».

Al termine del discorso, il presidente Tagliati ha voluto ricordare gli ultimi anni del mandato, rivolgendo un augurio a chi prenderà il suo testimone: «Guardando indietro, noto quanti cambiamenti siano stati necessari, vedo quanto lavoro rimane da fare per raggiungere obiettivi così ambiziosi come quelli tracciati, ma sono fiducioso che con questo spirito anche chi ci succederà saprà progettare soluzioni alle sfide che si presenteranno».

Al termine della mattinata l’assemblea dei presidenti delle strutture di base e, svolti adempimenti statutari, si sono svolte le elezioni per il nuovo Consiglio che porterà a individuare nelle prossime settimane il nuovo presidente provinciale.

Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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