Il 23 gennaio il Vescovo a cena con gli insegnanti

L’incontro, in programma alle 19 in Seminario, è aperto ai docenti delle scuole statali e paritarie, di qualsiasi disciplina e delle scuole di ogni ordine e grado, credenti e non credenti, per parlare di scuola tra persone che vivono la scuola

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Un invito a incontrarsi con un approccio «conviviale e dialogico» arriva a insegnati e dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio diocesano dal vescovo Antonio Napolioni. Infatti giovedì 23 gennaio, alle 19, presso il Seminario di via Milano 5, a Cremona, sarà possibile in modo amichevole «parlare di scuola tra persone che vivono la scuola», spiega don Giovanni Tonani, referente diocesano per la Pastorale scolastica. Una cena insieme dunque per discutere e confrontarsi «del bello e della sfida, oltre che delle speranze dell’essere insegnanti oggi, e insegnanti cristiani». Al termine della serata sarà possibile, per chi lo desidera, condividere un momento di preghiera.

L’incontro è aperto a tutti: i docenti delle scuole statali, quelli delle paritarie, di qualsiasi disciplina e delle scuole di ogni ordine e grado, credenti e non credenti. «Sarà l’occasione – chiarisce don Tonani – per essere liberi di parlare senza essere costretti a farlo di corsa nei corridoi prima o dopo le riunioni e i consigli docenti che hanno un’organizzazione e una tempistica spesso dettata da esigenze burocratiche».

La proposta è maturata dopo diversi incontri di un gruppo di lavoro diocesano sulla pastorale scolastica con il vescovo. L’idea di questo appuntamento nasce «dalla necessità di recuperare le motivazioni – continua il sacerdote – della scelta della professione di docente». Confrontandosi in diocesi, infatti, è emerso il dato di una crisi che sta attraversando questa professione. «Tanti giovani universitari preferiscono fare altro che insegnare, le associazioni cristiane che si occupano di scuola e docenza si stanno assottigliando». Dunque i numeri e le difficoltà parlano di una «crisi». La Pastorale scolastica diocesana ha così pensato fosse importante intraprendere la strada dell’ascolto, che per altro già avviene incontrando in diverse occasioni i dirigenti, oppure durante i corsi di formazione per insegnanti o le visite pastorali. Ma forse non basta. «Occorre una sosta di rifornimento», spiega quasi sorridendo don Tonani. Così il progetto diocesano ha lo scopo di ripartire con gli insegnanti per «recuperare il senso dell’educare anche secondo lo stile cristiano, rivalutare il dialogo tra appassionati che insegnano e risvegliare il protagonismo all’interno delle scuole».

Quella del docente è una vera e propria vocazione. «Una vocazione – precisa mons. Napolioni nella lettera d’invito rivolta a tutti i docenti – che la Chiesa Cremonese stima molto e apprezza per il ruolo prezioso e cruciale nell’educazione dei ragazzi». Non si tratta «di un impiego come un altro, al contrario, mi piace chiamarlo – continua il vescovo – con il suo nome specifico e pregnante di vocazione».

La cena del 23 sarà un punto di partenza per un percorso di attenzioni che la Diocesi riserverà a chi ha scelto questa strada nella vita.

Maria Chiara Gamba
TeleRadio Cremona Cittanova
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