Audaci nella speranza, con il prof. Reggiani un viaggio nella musica

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A breve il video integrale dell’incontro con il prof. Reggiani

 

Il terzo incontro del ciclo “Audaci nella Speranza” promosso dal Centro pastorale dell’Università Cattolica di Cremona, nel pomeriggio di martedì 25 marzo nell’aula magna del Campus Santa Monica ha visto intervenire, sul tema “Quando il dramma umano canta. La speranza sulle ali della musica”, il professor Enrico Reggiani, docente di Letteratura inglese, cultural musicologist, direttore dello Studium Musicale di Ateneo Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Dopo i saluti dell’assistente don Maurizio Compiani, Guendalina Graffigna, professore ordinario di Psicologia dei Consumi e della Salute presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB – Consumer, Food & Health Engagement Research Center, oltre che direttore del Master Universitario di II Livello in Patient Advocacy Management e membro della commissione Etica del Dipartimento di Psicologia della Cattolica, ha illustrato le specifiche del suo Dipartimento e del proprio lavoro. Con approccio multidisciplinare il Centro di Ricerca affronta due temi fondamentali: lo studio dei consumi alimentari in rapporto allo studio della salute. Come psicologa, Graffigna lavora nel campus da sei anni e, dopo aver lavorato alla facoltà di psicologia del campus di Milano dell’Università Cattolica, si è trasferita alla facoltà di Scienze agrarie e ambientali, caso raro se non unico di psicologa che entra in una facoltà di agraria, apparentemente molto distante dalla disciplina psicologica. Una scelta lungimirante da parte del preside dell’ateneo che le ha offerto la possibilità di lavorare sulle tendenze delle scelte alimentari già nelle fasi iniziali della filiera agroalimentare.

 

 

Introdurre la psicologia dei consumi anche nei corsi di laurea in agricoltura e nelle tecnologie significa porre l’essere umano al centro di tutta la filiera innovativa, scientifica, produttiva e commerciale nell’ambito ambientale. Il Centro di Ricerca studia i comportamenti e gli stili di vita in ambito alimentare e in relazione alla salute,  perché oggi tante scienze – medicina, scienza alimentare, psicologia – dimostrano la connessione tra il cervello e la salute.

Da questa ricerca ha origine la Laurea Magistrale in Consumer behaviour: psychology applied to food, health and environment alla Cattolica di Cremona, per formare futuri psicologi che siano competenti rispetto alle grandi sfide sanitarie e globali del prossimo futuro. «Fare tutto questo a Cremona – ha detto con soddisfazione la Prof.ssa Graffigna – è molto più semplice che nelle grandi città. Qui avete una piccola pepita di grande valore».

L’intervento del professor Enrico Reggiani si è aperto con la consueta introduzione di don Compiani, che ha presentato alla platea il video della violinista Lena Yokoyama che suona il tema di “The Mission” sul tetto dell’ospedale, durante la Pandemia.

Con Reggiani, che tra molte altre cose tiene un corso di linguaggi musicali in prospettiva storica, si è cercato di comprendere lo straordinario potere evocativo della musica, che arriva all’animo umano coniugandosi con le parole, le immagini, i ricordi, i desideri di ciascuno.

La musica può dunque essere il luogo dove c’è una sintesi tra la vita di ognuno, la cultura in cui vive, i suoi desideri e il futuro che prospetta e il cui percorso si coglie anche nei momenti più drammatici.

«La musica ci offre un’esperienza d’ascolto innanzitutto uditiva – ha spiegato Reggiani – cioè noi percepiamo qualcosa, e quando questo diventa ascolto è anche perché lo comprendiamo un po’, perché  la musica è in grado di unire in quanto funziona per evocazioni, per suggestioni».

Raccontando il brano di Morricone, Reggiani ha spiegato come la musica sia un insieme di cose, di episodi, di situazioni che possiamo riconoscere e che ci unisce in un’esperienza che non è solo nostra e non è solo di quel momento.

Per comprenderlo a fondo dobbiamo capire qualcosa del modo in cui la musica è fatta ed è questo che fa di mestiere un cultural musicologist, ovvero analizzare le dimensioni sonore, sociali e rituali della musica come pratica culturale. Accennando al Giubileo e al pellegrinaggio, Reggiani ha poi spiegato come in fondo anche la musica sia un viaggio di quel tipo, così come la lettura di un romanzo. Un viaggio che non si limita allo spostamento da un luogo ad un altro né alla preghiera né alla relazione con i pellegrini, ma ha al suo interno molti altri fattori, che rendono quell’esperienza unica, riconoscibile e memorabile a tutti e a ciascuno, sebbene con le sfumature e le differenze che caratterizzano il modo di pensare e di sentire di ogni persona.

Un viaggio affascinante, quello proposto dal prof. Reggiani, che ha toccato molti temi e ambiti apparentemente lontani tra loro, ma in realtà profondamente interconnessi e capaci di farci arrivare speranza, ispirazione, conforto anche nel dolore e addirittura nel dramma. Un viaggio intenso, che il pubblico dell’aula magna ha seguito con grande attenzione e interesse.

 

Il prossimo e ultimo incontro

L’ultimo incontro del ciclo si terrà Martedì 1 aprile alle 16.30. Apocalisse: la speranza corre oltre il velo sarà affidata alla grande conoscenza di don Maurizio Compiani, biblista e docente di Teologia della Cattolica, oltre che curatore del ciclo stesso. In quella occasione avrà luogo anche l’inaugurazione della mostra Apocalisse e Cavalli – Le tele di Virginio Lini, con presentazione a cura di Mariagrazia Teschi, giornalista della redazione cultura del quotidiano La Provincia.

 

 

 

All’Università Cattolica il prof. Petrosino ha aperto il percorso sulla speranza promosso dal Centro pastorale dell’Ateneo

La sostenibilità oltre i luoghi comuni come segno di speranza

Claudio Gagliardini
TeleRadio Cremona Cittanova
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