Una Croce di Speranza: nei giorni del Giubileo dei malati e del personale sanitario la Croce ha accompagnato la preghiera a San Camillo

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Prosegue a Cremona l’itinerario giubilale promosso dalla Pastorale della salute e che ogni settimana porta la Croce nelle case di cura e di riposo del territorio. “Una croce di speranza” che, a partire dalla Quaresima, si fa incontro a quanti, per ragione dell’età o delle condizioni di salute, non possono andare a Roma a varcare la soglia della Porta Santa o neppure fare visita alle chiese giubilari presenti sul territorio. All’inizio di aprile la “peregrinatio crucis” è stata vissuta presso la casa di cura San Cammillo.

Dopo il primo giorno di presenza nella cappella, aperta al pubblico, il crocifisso ha sostato per un giorno e mezzo al terzo piano della struttura, dove è stata celebrata la Via Crucis settimanale e deve gli ospiti hanno avuto la possibile di un momento di preghiera personale. Nel pomeriggio il trasferimento del crocifisso nella chiesa “Beato Rebuschini”, dove è rimasto fino alla sera di domenica 6 aprile.

«Durante questi tre giorni – spiega padre Guglielmo, il cappellano – c’è stata la possibilità di motivare la gente che frequentava le Messe alla preghiera per gli ammalati con una spiegazione dell’iniziativa diocesana che ha trovato soddisfazione e comprensione. Penso che l’iniziativa abbia avuto un buon esito, facilitata anche dal momento in cui è caduta: proprio nelle giornate particolari del “Giubileo dei malati e del personale sanitario”. In occasione di tale celebrazione la domenica è stata celebrata in reparto una Santa Messa con una partecipazione nutrita dei degenti che potevano mobilitarsi».

TeleRadio Cremona Cittanova
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