La devozione si ripete e, già a partire dalla sera di venerdì 9 maggio, il Santuario di Ariadello (nel Soresinese) sarà il naturale scenario della sagra che annualmente ospita. Un appuntamento legato alla devozione secolare legata al miracolo immediatamente attribuito alla Madonna, che restituì la voce a una bambina della casata Barbò. Proprio di fronte all’immagine della Madonna del miracolo, fin dalla fine del lontano 1600, senza sosta, i soresinesi rivolgono preghiere di suppliche. Contro la peste, le carestie, le malattie, la fine delle guerre, per ottenere una grazia e, in questi giorni, pregando per l’elezione del nuovo Papa.
Il programma della sagra arriverà al suo culmine domenica 11 e lunedì 12 maggio. Domenica il santuario sarà aperto per la celebrazione delle Messe alle 7, alle 9, alle 11 (presieduta dal rettore del Seminario, don Federico Celini) e alle 17.30; alle 16 è l’Ora mariana.
Lunedì 12 maggio, giorno del “feren”, particolarmente sentito e molto frequentato, la Messa solenne al Santuario sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Dopo un breve momento di accoglienza, alle 18 sarà celebrata la Messa e, alla fine della celebrazione, sul sagrato del santuario, ci sarà l’affidamento alla Vergine Maria e la benedizione dei bambini. Quindi monsignor Napolioni incontrerà i ragazzi della Cresima.
Le iniziative della sagra tuttavia partiranno già da venerdì 9 maggio con la Messa per i defunti dell’Azione Cattolica. Sabato 10 maggio invece, alle 20.45, la preghiera del Rosario e l’adorazione eucaristica. Chiude il programma della sagra martedì 13 maggio alle 18 la Messa in ricordo dei benefattori defunti del Santuario.
Il 29 maggio, in chiusura del mese mariano, ci sarà il pellegrinaggio notturno ad Ariadello con Rosario lungo il percorso e all’arrivo Messa con affidamento della comunità alla Vergine Maria.
Durante tutti i giorni della sagra funzioneranno a pieno ritmo i punti di ristoro organizzati presso il santuario, le giostre e le bancarelle tipiche di una fiera. Nel corso dei secoli, infatti, sacro e profano si sono fusi in un’unica gioiosa tradizione.
Il programma completo degli eventi