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La coincidenza con la domenica della data dell’11 maggio, giorno dell’anniversario della prima delle apparizioni della Madonna a Domenica Zanenga, avvenute a Castelleone nel 1511, e a pochi giorni dall’elezione di Papa Leone XIV, ha reso ancora più solenne e partecipata la tradizionale celebrazione che ha aperto la memoria della Madonna della Misericordia. Un gesto «a cui la gente è affezionata», come ha sottolineato il vescovo osservando la «grande partecipazione popolare di famiglie, di bambini…», segno visibile della «voglia di credere, di sperare e di amare, che ha sempre caratterizzato questa bella comunità».
Anche quest’anno, dopo un momento di preghiera nella chiesa parrocchiale, guidato dal vescovo Antonio Napolioni, la processione dei fedeli catelleonesi (ma non solo) ha attraversato in preghiera la città verso il santuario mariano. Un cammino, scandito dalla preghiera del Rosario e cadenzato dal ritmo della banda, che quest’anno ha assunto ancor più il tono del pellegrinaggio, visto che il santuario di Castelleone è stato scelto come una delle quattro chiese giubilari della diocesi di Cremona.
In tanti in processione, alla presenza anche delle autorità cittadine e degli ospiti della casa di riposo Brunenghi con i volontari, tutti accolti alla porta del santuario dal custode, don Renato Onida, per il tradizionale gesto dell’aspersione.
Alle 11 il vescovo ha presieduto la Messa solenne, concelebrata dal vescovo emerito Dante Lafranconi e dai sacerdoti della comunità – il rettore e parroco,ì don Gianbattista Piacentini, il vicario don Matteo Alberti, il custode e i collaboratori parrocchiali – insieme ad alcuni altri preti legati a Castelleone. Il servizio all’altare a cura dei diaconi permanenti di Castelleone: Angelo Papa e Mario Pedrinazzi.
La celebrazione in santuario si è aperta con il tradizionale dono alla Vergine del cero, simbolicamente portato dal sindaco Federico Marchesi, come gesto di devozione e di partecipazione di tutta la cittadinanza al momento di preghiera.
«Siamo la famiglia della Pasqua», ha esordito monsignor Napoleoni nella sua omelia. «Abbiamo una mamma, Maria, che ci conduce a Gesù, inzuppati della sua misericordia, perché si sciolga qualcosa della nostra durezza di cuore che rischia di farci appropriare di Dio, di Cristo e della Madonna».
Quello che arriva dalla Parola in questa giornata di festa – giornata di preghiera per le vocazioni, festa della mamma, anniversario delle apparizioni a Castelleone, nel cuore dell’anno giubilare – è piuttosto un invito all’annuncio missionario e non al possesso: «Attenti – ha ammonito il vescovo – a non essere cristiani padroni, che devono custodire i propri diritti, i propri schemi. Cristo ha un solo schema: la croce, su cui allarga le braccia all’infinito, come le braccia della Madre che, se mai avesse una predilezione, ce l’ha per i figli più lontani».
Missionaria e unita come «piccolo gregge, ma gregge universale», uno stile già percepito nelle prime parole e nei primi gesti di Papa, «leone che non mangerà le pecore, ma si farà agnello» per ricondurre la Chiesa all’unità, che «con i nostri ragionamenti facciamo fatica a vivere, ma che torna a essere possibile con l’obbedienza a Cristo e a Maria». Un’obbedienza umile, espressione della gioia della Pasqua, una gioia «da condividere con tutti».
«Che questo giorno – ha aggiunto mons. Napolioni – sia un giorno di festa, di testimonianza della bellezza di essere cristiani. Senza tirare il Papa da una parte o dall’altra, senza dare giudizi affrettati e senza metterci in coda ai potenti che vogliono farci solo politica». «Il Signore – ha detto il vescovo concludendo la sua riflessione con una preghiera – ci doni l’obbedienza ai padri che nello Spirito ci affida. E soprattutto l’obbedienza alla tenerezza di Maria che sciolga i nostri cuori e rigeneri quella capacità di misericordia di cui il mondo inquieto e violento ha infinito bisogno».
La celebrazione è poi proseguita nel raccoglimento e nella partecipazione di tutta l’assemblea e si è conclusa con la preghiera alla Vergine della Mistericordia e il saluto conclusivo del parroco don Giambattista Piacentini, che ha ricordato la veglia per le vocazioni che il prossimo sabato sarà celebrata proprio a Castelleone, partendo dalla chiesa di Santa Maria in Bressanoro per arrivare al santuario della Misericordia.
Al termine della Messa il vescovo ha chiesto di sostare in chiesa ancora qualche istante per ascoltare insieme le parole di Papa Leone XIV e pregare con lui il Regina Coeli in collegamento con Piazza San Pietro. Così è stato in santuario, ma anche negli spazi esterni, dove in molti hanno seguito la Messa attraverso alcuni maxischermi, dai quali a mezzogiorno è stato possibile vedere il Papa.
Una mattinata di spiritualità e festa, proseguita per l’intera giornata nell’area del santuario, arricchita anche dalla presenza delle bancarelle e momenti di amicizia e relax da parte dei castelleonesi, in particolare famiglie e bambini. Nel pomeriggio il Rosario, i Vespri, la Benedizione eucaristica e la Messa solenne delle 19 presieduta dal parroco don Piacentini.
Le celebrazioni anniversarie continueranno anche nei giorni successivi: lunedì 12 maggio alle 17.30 la Messa di consolazione per anziani e ammalati; martedì 13 maggio, alle 16.15, la preghiera con bambini e ragazzi; mercoledì 14 maggio, alle 21, la processione da piazza Fondulo al Santuario con la recita della Preghiera giubilare mariana e il canto del Te Deum. Domenica 18 maggio, alle 11, Messa con il pellegrinaggio di Corte Madama, mentre alle 16 ci sarà la Preghiera di affidamento e benedizione dei bambini (0-6 anni) e alle 17.30 la Messa con il ricordo gli anniversari di matrimonio.Per tutto il mese di maggio, inoltre, si reciterà il Rosario nei quartieri e nelle frazioni di Castelleone.
Locandina con il programma delle celebrazioni 2025
Il video integrale della celebrazione
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