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Tre giorni di preghiera, tre di giorni di vicinanza, tre giorni di comunione, tre giorni intensi, tre giorni da ricordare. Si può riassumere così la peregrinatio della reliquia di santa Margherita Maria Alacoque che da mercoledì 14 a venerdì 16 maggio ha fatto tappa a Soresina, presso il Monastero della Visitazione, che ha aperto le proprie porte non sola alla reliquia, ma a tutta la comunità per diffondere il carisma della santa visitandina e la devozione al Sacro Cuore e per condividere un momento tanto profondo quanto unico.
E la comunità, non solo soresinese, ma dalle diverse parti della diocesi e non solo, ha risposto all’invito delle Visitandine con grande partecipazione e vicinanza a questo momento inserito nelle sole quattro tappe italiane della Peregrinatio.
La reliquia è stata accolta mercoledì 14 maggio intorno alle 10. È arrivata da Salò, scortata dalla superiora del monastero che l’aveva ospitata nei giorni precedenti. Ad accoglierla il parroco don Andrea Bastoni, il vicario don Alberto Bigatti e la superiora madre Maria Teresa Maruti. Dopo la benedizione sul portone della chiesa, la teca contente la reliquia è stata portata nella chiesa di Santa Maria e la celebrazione è proseguita con la preghiera dell’Ora media.
Un grande reliquiario, quello posto nei pressi dell’ambone, contenente la costola destra e la costola sinistra di santa Margherita Maria Alacoque: quelle più vicine al cuore che, durante un’apparizione, Gesù aveva preso, messo nel suo Cuore e poi aveva ridato alla Santa. Nel reliquiario c’è anche un frammento del cervello di santa Margherita Maria Alacoque, , rimasto incorrotto. Il contenuto del reliquiario, nonostante la santa sia morta il 17 ottobre 1690, è incorrotto.
La giornata è proseguita con la preghiera personale e comunitaria fino alle 17. L’afflusso pomeridiano è stato costante e intenso; sono arrivate tante persone che hanno sentito il bisogno di partecipare, ma anche gruppi provenienti da comunità religiose che hanno aderito alla proposta del Monastero di Soresina. L’ampia partecipazione ha così trasformato la preghiera personale in preghiera comunitaria: visitatori e Visitandine insieme.
Mercoledì sera l’adorazione eucaristica, guidata dalle suore dell’Istituto Figlie dell’Oratorio di Lodi, ha avuto altrettanto riscontro e l’animazione liturgica ha avvicinato i presenti alla devozione al Sacro Cuore.
Giovedì 15 maggio la giornata si è aperta alle 7 con la preghiera delle Lodi e la Messa presieduta da don Enrico Maggi, delegato episcopale per la vita consacrata. Poi la preghiera personale per tutta la giornata.
Alle 16.30 un momento dedicato ai ragazzi guidato dai seminaristi del Seminario di Cremona. Hanno partecipato i comunicandi-cresimandi e i ragazzi della Mistagogia: insieme ai seminaristi hanno pregato, riflettuto e preso confidenza con la devozione al Sacro Cuore.
In serata, alle 21, la catechesi sulla storia e la spiritualità della devozione al Sacro Cuore guidata dal soresinese don Daniele Piazzi sul tema “Questo è il cuore che ha tanto amato”. Con il suo intervento don Piazzi ha ricostruito la vita di santa Margherita Maria, presentato la sua esperienza nel solco della misticità, illustrato la devozione e il culto al Sacro Cuore di Gesù attraverso le origini, la festa liturgica, l’influsso sulla spiritualità e la pastorale, richiamando anche gli interventi magisteriali. Una “lezione” appassionata e coinvolgente, anche per la capacità del relatore di coinvolgere i presenti attraverso ricordi personali del Monastero, del Seminario, della devozione al Sacro Cuore.
Il testo della catechesi di don piazzi
Venerdì 16 maggio, alle 7, la preghiera delle Lodi e la Messa, quindi la partenza della reliquia per il Monastero di Treviso, accompagnata dal parroco don Andrea Bastoni e dalla superiora del monastero di Soresina, madre Maria Teresa Maruti.
La Peregrinatio della reliquia ha sottolineato, ancora una volta, quanto il Monastero della Visitazione di Soresina sia vivo e inserito nella comunità. Lo testimoniano la partecipazione e i momenti informali al parlatorio tra le monache e le comunità venute per condividere questo momento, in particolare le suore dell’Istituto Figlie dell’Oratorio di Lodi e i seminaristi del Seminario di Cremona. Le Visitandine sono una presenza silenziosa e costante che, con la loro preghiera e il loro ascolto, sono vicine alla comunità e ai suoi bisogni. Sono il sostegno silenzioso e forte di fronte a tante avversità.
Alle Visitandine è andato, in più di un’occasione, il ringraziamento del parroco don Andrea Bastoni e dei vari “ospiti”, per la squisita accoglienza e disponibilità a vivere, in comunione, il dono della presenza della reliquia di santa Margherita Maria Alacoque, perché il carisma della Santa (insieme a quello di san Francesco di Sales e santa Giovanna Francesca de Chantal, fondatori dell’Ordine) sia vivo in mezzo a tutti.
SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE
Tra le più note figlie dell’Ordine della Visitazione, fondato da san Francesco di Sales e santa Giovanna Francesca di Chantal, figura la mistica del Sacro Cuore di Gesù. Margherita nacque il 22 luglio 1647. Visitandina del monastero di Paray-le-Monial, in Francia, morì il 17 ottobre 1690. Papa Pio IX la beatificò il 18 settembre 1864 e Papa Benedetto XV la canonizzò il 13 maggio 1920.