All’oratorio Maffei di Casalmaggiore si è da poco conclusa una nuova edizione del Grest. Un’estate nella quale la proposta estiva delle parrocchie cittadine si è arricchita di progetti di carità e inclusività. Aprendo le porte, come suggerisce il tema 2025 “TocToc”, alla possibilità di far vivere esperienze differenti all’insegna dell’attenzione al prossimo e dei più svantaggiati. «Abbiamo voluto accompagnare l’esperienza del Grest con gesto di carità – racconta il vicario di Casalmaggiore don Arrigo Duranti –. Così abbiamo proposto ad animatori e bambini di collaborare con la Caritas e la San Vincenzo de’ Paoli, quest’ultima presente in parrocchia. La raccolta di generi alimentari ha così caratterizzato alcune delle intense giornate di attività previste dal programma settimanale del Grest».
«Abbiamo scritto e consegnato una lettera, recapitata porta a porta ai residenti di alcuni quartieri della città, chiedendo se interessati a partecipare a questa raccolta. Una volta raccolto il materiale in oratorio, lo abbiamo portato nella sede della San Vincenzo, in modo che i bambini potessero conoscere i volontari che danno una mano in questo servizio e capire come avviene la distribuzione e chi sono le persone che ne usufruiscono».
Toccare con mano, conoscere luoghi e volti di vite lontane dai riflettori, comprendere la bellezza e l’impegno di un servizio alla comunità e ascoltare la testimonianza rispetto a situazioni di persone o famiglie che sono in situazioni di fragilità e non hanno modo di acquistare determinati alimenti è stata un’occasione importante e significativa per i ragazzi.
Il riscontro dell’iniziativa è stato buono, sia da parte di quanti hanno contribuito a donare generi alimentari sia dei bambini del Grest.
Ma al Grest non si è vissuta sola una esperienza di carità, a caratterizzare l’estate in oratorio a Casalmaggiore è stata anche una proposta di accoglienza nel Grest: «Abbiamo un Campo Sinti, una piccola comunità storica sul nostro territorio – ricorda il vicario don Duranti –. Abbiamo una nostra parrocchiana, Paola Vezzoni, assistente alla persona, incaricata dai Servizi Sociali del Comune di Casalmaggiore nella gestione di attività a carattere inclusivo, che si è occupata di portare avanti questo progetto, che ha ricevuto l’approvazione delle famiglie».
Inoltre le parrocchie hanno approfondito collaborazioni con altre realtà del territorio. «Siamo riusciti a inserire in maniera importante anche diversi ragazzi disabili, o comunque in difficoltà, grazie alla Cooperativa Meraki, portando una decina di quei ragazzi che vivono in struttura a condividere le nostre attività in oratorio accompagnati dai loro operatori – continua il sacerdote –. Questa iniziativa ha dato molto frutto: i ragazzi, i professionisti e le rispettive famiglie sono stati riconoscenti per aver offerto loro questa opportunità».
L’oratorio, insomma, continua a costruire un’offerta alternativa e stimolante per l’estate dei propri giovani. «È come se ogni estate decidessimo di prendere ancora più sul serio la logica del cambiamento d’epoca con cui Papa Francesco ha descritto il nostro tempo – conclude don Duranti –. Scacciamo la tentazione di sperare che sarà un miracolo a invertire la rotta tracciata e facciamoci carico della proposta di un modo diverso e bello di abitare il mondo».