Festa della Guardia di Finanza, il Vescovo: «Il vero investimento è guardare al futuro»

Il 23 settembre nella chiesa di S. Agostino, a Cremona, è stato celebrato il patrono delle Fiamme Gialle

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«Il Tempio è il giardino di Dio, giardino dei suoi figli, dato in amministrazione delegata, non in proprietà, agli uomini e alle donne di ogni generazione, che hanno la responsabilità di custodirlo anche per le generazioni che verranno. Questo è il vero investimento, pensare ai figli, ai nipoti, al futuro delle nostre famiglie, comunità, città, paesi, continenti. Allora le tasse saranno spese bene, e allora le tasse saranno preziose». Così il vescovo Antonio Napolioni ai militari della Guardia di Finanza che nella mattinata di martedì 23 settembre, nella chiesa di Sant’Agostino, a Cremona, hanno festeggiato il patrono san Matteo, che prima della chiamata di Gesù ad essere apostolo fu esattore delle tasse.

A riempire la chiesa gli uomini e le donne delle Fiamme Gialle, con il comandante provinciale Massimo Dell’Anna e le autorità locali, tra cui il prefetto Antonio Giannelli, il questore Ottavio Aragona, il procuratore della Repubblica di Cremona, Silvio Bonfigli, i rappresentanti delle altre forze militari e di polizia e delle istituzioni del territorio.

All’inizio della celebrazione, animata nel canto e con alcuni strumenti a fiato dell’Ensemble Fiamme Gialle “Alfio Lanzarini” e concelebrata dal parroco don Irvano Maglia, il vescovo Napolioni ha evidenziato come «queste tappe celebrative, queste soste di riflessione e di preghiera a me fanno bene, perché mi restituiscono il senso profondo della dignità del vostro servizio, mi aiutano a sintonizzare insieme alla comunità cristiana la fatica di uomini e donne che scelgono come professione, come missione, quella di custodire il bene comune».

Bene comune che è materiale, ma soprattutto spirituale, perché «il vero tempio di Dio da tutelare, per il quale spendere tutte le energie pubbliche e private, è la vita dell’uomo. Non sapete – ha detto Napolioni nella breve omelia – che siete tempio di Dio? Il vostro corpo, la vostra umanità, quella così fragile dei bambini, dei malati, degli anziani… sono il tempio di Dio: ce l’ha detto Gesù».

Il vescovo ha poi posto l’accento sulla necessità di perseguire la giustizia finanziaria, nel piccolo del lavoro quotidiano di chi si occupa di cittadini e aziende locali e nei contesti nazionali e internazionali «perché siano ricondotte le vie degli uomini sulle vie di Dio, che sono le vie che permettono anche ai piccoli e i poveri di avere speranza, di avere giustizia e di avere pace».

A conclusione della celebrazione, dopo il commovente canto della Preghiera del Finanziere, il colonnello Massimo Dell’Anna nei ringraziamenti ha rimarcato come la figura dell’apostolo Matteo sia per i finanzieri un riferimento costante nel proprio agire quotidiano: «La sua è una storia di conversione e questo ci ricorda che anche noi, a un certo punto della nostra vita, abbiamo avuto la nostra vocazione e che, con il giuramento di fedeltà alla Repubblica, abbiamo scelto di mettere le nostre energie fisiche, intellettuali, morali al servizio di un bene superiore. L’effettiva giustizia sociale per il bene della comunità di cui con orgoglio facciamo parte», invitando poi i finanzieri a svolgere il proprio servizio «con sobrietà ed umiltà, in aderenza alle crescenti esigenze di sicurezza economico-finanziaria della collettività, tutelando il cittadino onesto e l’impresa regolare».

TeleRadio Cremona Cittanova
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