L’estate appena trascorsa ha visto l’Azione Cattolica diocesana protagonista di quattro momenti preziosi di formazione e fraternità, rivolti a diverse fasce d’età, ma accomunati dallo stesso desiderio di crescere insieme nella fede e nella vita associativa. Quattro esperienze diverse, che hanno convolto circa 250 persone, unite dal filo rosso dell’appartenenza all’Azione Cattolica Italiana, che accompagna persone di ogni età nel loro cammino di fede. Nei ragazzi, nei giovanissimi, nei giovani, come negli adulti, emerge la stessa gioia di sentirsi parte di una comunità viva, che educa a guardare la realtà con occhi cristiani e a portare nel mondo semi di bene, di pace e di speranza attuando la scelta religiosa come occasione per discernere e impegnarsi nel mondo perseguendo la giustizia e i valori cristiani. I prossimi campi già in programma sono il campo invernale Giovanissimi dal 27 al 30 di dicembre a San Martino di Castrozza e il Campo invernale ACR dal 2 al 5 di gennaio.
I primi a iniziare sono stati i bambini e i ragazzi dell’ACR dal 9 al 16 agosto. Il Campo ACR si è svolto a Serrada di Folgaria (TN) con titolo “Pellegrini di Speranza – In cammino con gli Apostoli”. Una settimana ricca di emozioni, incontri e crescita, in cui i ragazzi si sono messi in cammino sulle orme degli apostoli per scoprire che la speranza è un dono che si coltiva insieme, giorno dopo giorno, nella semplicità della vita quotidiana. I bambini e ragazzi hanno infatti ritrovato nelle figure degli apostoli degli amici a cui guardare, per comprendere come la forza amorevole dello Spirito Santo abbia agito e continui ad agire nella vita dei credenti. Gli apostoli hanno scelto di continuare a diffondere il Suo messaggio per dare speranza, la loro missione continua ancora oggi, attraverso la Chiesa, attraverso noi discepoli-missionari, che custodiamo nel cuore le parole di Cristo: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20).
Il percorso di riflessione è stato articolato in cinque tappe fondamentali, che hanno guidato i ragazzi alla scoperta di sé e del proprio ruolo nella comunità: Prendersi cura, riconoscendo nell’incontro con Gesù che l’unicità della loro vita arricchisce quella degli altri; Donare, comprendendo il valore della gratuità e del dono agli altri, nei momenti di difficoltà e nella quotidianità; Vedere, prendendo consapevolezza dell’impegno richiesto e dell’attenzione nei legami di amicizia; Rendere grazie, dove si sono riscoperti destinatari dell’amore di Gesù delle persone loro vicine; Andare, con l’impegno di portare a tutti la novità dell’Amore riscoperto. Ogni tappa è stata accompagnata da brani evangelici, giochi, laboratori creativi e momenti di preghiera, che hanno reso concreta e vissuta la proposta del campo. I ragazzi sono stati coinvolti attivamente, rispondendo con entusiasmo e profondità, condividendo ciò che ognuno di loro porta nel cuore.
Oltre ai momenti di riflessione, non sono mancate le occasioni per divertirsi e rafforzare il gruppo: due le gite principali, numerosi i grandi giochi, le serate di festa e i momenti di convivialità che hanno contribuito a creare un clima familiare, in cui ciascuno si è sentito accolto e valorizzato. Grande novità di quest’anno è stata la ripresa della Giornata Associativa, un giorno speciale vissuto insieme a bambini, ragazzi, educatori e adulti per celebrare il senso di appartenenza all’Azione Cattolica e riscoprire la bellezza dello stare insieme come comunità viva, unita nella fede e nella gioia.
Il campo è stato un vero laboratorio di vita comunitaria: un tempo speciale per imparare a vivere insieme nel rispetto, nella collaborazione e nella fiducia reciproca. I ragazzi hanno sperimentato la speranza che si costruisce nelle relazioni semplici e sincere, nella bellezza dello stare insieme, nel prendersi cura gli uni degli altri. Anche per gli educatori è stata un’esperienza intensa e arricchente: si è camminato accanto ai ragazzi condividendo fatiche, sorrisi, parole e silenzi, certi che ogni passo abbia lasciato un segno profondo. Il rientro da questa esperienza più uniti e motivati, pronti a iniziare con slancio il nuovo anno associativo, portando con sé il desiderio di “andare”, proprio come gli apostoli, per annunciare a tutti la Speranza che ci abita.
Dal 16 al 23 agosto i Giovanissimi dell’AC Cremonese si sono ritrovati a Serrada di Folgaria (TN) per il camposcuola “Pronti, Pazienza, Via!”. Il tema scelto – la pazienza – ha guidato i ragazzi a riflettere sulla vita quotidiana, sul rapporto con se stessi e con gli altri, sulla fede e sulla sofferenza, alla luce del Vangelo. Attraverso attività, giochi e momenti di preghiera, i giovanissimi hanno imparato a misurarsi con la frenesia di questo tempo e a riscoprire la bellezza del “saper attendere”. Particolarmente significativo è stato il secondo giorno, dedicato alla “Giornata dell’Adesione”, con la presenza del presidente diocesano Emanuele Bellani: un’occasione per riscoprire i valori fondanti dell’Azione Cattolica e sentirsi parte di una grande famiglia.
Non sono mancate le gite in montagna: la prima si è districata lungo un sentiero della Prima Guerra Mondiale “Forra del Lupo”, mentre la seconda, nella giornata di venerdì 22 agosto, ha visto i ragazzi attivi nella preghiera per la pace: in linea con l’appello di Papa Leone XIV, è stato recitato il rosario, rivolto ai popoli assediati dalla violenza della guerra, all’interno di una piccola chiesa lungo il cammino nei boschi di Serrada.
È stato un campo ricco di spunti, che i giovanissimi accolgono sempre con entusiasmo in sinergia con gli educatori. Nessun compito a casa, se non di essere portatori di bene e di pazienza.
Dal 29 al 31 agosto è stata la volta degli Adulti, riuniti a Bocca di Magra, nella splendida cornice del Monastero di Santa Croce, per il consueto weekend formativo. Più di cinquanta partecipanti provenienti da tutta la diocesi hanno affrontato il tema “Il Santuario Fragile. Educare le coscienze nell’epoca della complessità”, guidati dalle riflessioni del prof. Pierpaolo Triani. Momenti di condivisione, lavoro di gruppo, preghiera e relazioni fraterne hanno scandito due giornate intense, arricchite dall’Eucaristia e da una veglia di preghiera per la pace. Il prof. Triani con competenza e sensibilità ha proposto stimoli approfonditi, ripresi poi nei lavori di gruppo.
Non sono mancati i momenti di condivisione, come la prima serata, in cui i partecipanti si sono lasciati provocare dal dramma interiore di san Paolo, e quelli più informali che hanno favorito relazioni nuove e rinnovato il piacere di ritrovarsi.
La preghiera ha scandito le giornate, in particolare con l’Eucaristia domenicale e la veglia dedicata alla pace, in sintonia con l’invito di Papa Leone. A completare l’esperienza, lo stile fraterno dello stare insieme, fatto di ascolto reciproco, passeggiate verso il mare e racconti condivisi.
Il weekend si è rivelato un’occasione preziosa per riscoprire la bellezza del cammino formativo in Azione Cattolica, rafforzando il desiderio di tornare nelle comunità locali con rinnovata passione educativa e con la consapevolezza di essere laici chiamati a formare coscienze libere e responsabili, capaci di tendere al vero, al bene e all’amabile.
Dal 26 al 28 settembre si è svolto a Berbenno il Campo Giovani di Azione Cattolica dal titolo “Astenersi stanca – Costruttori di futuro: giovani e democrazia”. Tre giornate intense, pensate per riscoprire il valore dell’impegno politico, inteso non solo come voto o militanza ma come responsabilità quotidiana verso la comunità.
Il primo ospite è stato Filippo Pizzolato, professore di Diritto pubblico all’Università di Padova e tra i fondatori della scuola di formazione politica We Care di Bergamo. Con passione ha guidato i giovani dentro le pagine della Costituzione, mostrandola come una bussola viva che ancora oggi orienta verso una democrazia giusta e partecipata. Il suo intervento, ricco e concreto, ha acceso nei partecipanti il desiderio di sentirsi parte attiva della vita democratica. Poi è intervenuto Gianluca Galimberti, ex presidente diocesano di AC e sindaco di Cremona per dieci anni, che con autenticità ha raccontato la sua esperienza di amministratore, trasmettendo la bellezza e la fatica di vivere la politica come servizio, ricordando che il bene comune si costruisce giorno dopo giorno con dedizione e ascolto. Infine, la domenica mattina, la testimonianza di Uccio, animatore di comunità e artigiano artistico, ha aiutato a riflettere sul legame tra fede e impegno sociale, mostrando come ciascuno possa tradurlo nella vita quotidiana: attraverso la sua esperienza in cooperativa e come cittadino attivo a Matera, ha testimoniato che l’impegno riguarda davvero tutti. Il campo è stato così un’occasione unica di confronto e crescita, che ha lasciato la consapevolezza che la democrazia ha bisogno della voce e dell’impegno dei giovani.