Domenica mattina a Sabbioneta l’ingresso di don Roberto Rota

Alle 10.30 il vescovo Napolioni presiederà l’Eucaristia di insediamento del nuovo parroco dell’unità pastorale Maria Madre della Chiesa

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Quella di domenica 5 ottobre sarà una giornata di particolare significato per l’unità pastorale Maria Madre della Chiesa, formata dalle parrocchie di Sabbioneta, Breda Cisoni, Ponteterra e Villa Pasquali, nel Mantovano, che accoglierà il nuovo parroco don Roberto Rota.

Il programma dell’ingresso prenderà avvio alle ore 9.30 a Vigoreto con un momento di preghiera davanti al Santuario della Madonna delle Grazie, cui è intitolata l’unità pastorale. Alle 10 il nuovo parroco sarà accolto dalle famiglie dell’iniziazione cristiana n piazza d’Armi, a Sabbioneta: da lì si muoverà la processione verso la chiesa dell’Incoronata.

Dalla chiesa dell’Incoronata partirà la processione d’ingresso con il vescovo, il nuovo parroco e i sacerdoti concelebranti, tra cui il vicario parrocchiale don Claudio Mario Bressani. Lungo il tragitto, davanti al palazzo comunale, è previsto il saluto delle autorità civili, con l’intervento del sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali. Successivamente il corteo raggiungerà la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, dove alle 10.30 si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Napolioni.

La liturgia seguirà il cerimoniale previsto per l’ingresso dei parroci: la lettura del decreto di nomina da parte del vicario zonale, il canto del Veni Creator, l’aspersione dell’assemblea e l’incensazione della mensa eucaristica da parte del nuovo parroco, che riceverà poi il saluto della comunità dei fedeli attraverso la voce di un loro rappresentante. Al termine della Messa il nuovo parroco prenderà la parola per il saluto alla nuova comunità.

Al termine tutti i presenti saranno invitati a un momento conviviale in oratorio a Sabbioneta.

La comunità si è preparata a questo importante passaggio con due momenti significativi: martedì 30 settembre a Ponteterra si è tenuta la celebrazione eucaristica nella memoria liturgica di San Girolamo presieduta da don Antonio Bandirali, vicario episcopale per la Pastorale, mentre venerdì 3 ottobre alle ore 20.30 a Villa Pasquali si vivrà la celebrazione penitenziale presieduta da don Marco D’Agostino, vicario zonale.

 

Profilo biografico del nuovo parroco

Don Roberto Rota, classe 1959, originario della parrocchia di S. Agata in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1983.

È stato vicario parrocchiale a Cremona nella parrocchia del Boschetto (1983-1991) e poi collaboratore parrocchiale a Cremona nella parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio (1991-1999) e poi al Cambonino (1999). Nel frattempo è stato impegnato presso la Curia vescovile: prima come addetto della Ragioneria (1984-1995), poi come cassiere (1995-2004), ricoprendo anche l’incarico di direttore della Cassa del Clero (1993-2004) e poi quello di responsabile dell’Ufficio assistenza e pensione clero (1997-2004); inoltre ha ricoperto i ruoli di segretario per il Giubileo del 2000, incaricato diocesano FACI-Federazione nazionale del clero italiano (2001-2008) e presidente della Società di mutuo soccorso tra i sacerdoti (2007-2008).

È stato poi parroco di Olmeneta (2000-2004); e successivamente di Castelverde e Castelnuovo del Zappa (2004-2019), Costa S. Abramo (2017-2019) e Marzalengo e S. Martino in Beliseto (2018-2019). Negli stessi anni è stato anche incaricato diocesano del Segretariato pellegrinaggi (2008-2023) e presidente dell’agenzia turistica ProfiloTours (2012-2024).

Dal 2019 era parroco di Gussola e Torricella del Pizzo. Ora il vescovo l’ha scelto come nuovo parroco dell’unità pastorale “Maria Madre della Chiesa” formata dalle parrocchie di Breda Cisoni, Ponteterra, Sabbioneta e Villa Pasquali al posto di don Samuele Riva.

 

Il saluto di don Rota sul bollettino parrocchiale

Carissimi,

Chiamato dal Vescovo a diventare vostro Parroco, rivolgo il mio primo saluto alla comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa”. Lo faccio nella consapevolezza dei miei tanti limiti, confidando nell’aiuto del Signore e nella vostra comprensione, per la strada che, se Dio vorrà, compiremo insieme. Non siamo all’anno zero: i tanti sacerdoti e laici che mi hanno preceduto hanno lavorato sodo e con tanta passione per l’annuncio del Regno di Dio; a tutti loro e in particolare a don Samuele, il grazie più sincero: raccolgo una preziosissima eredità della quale vorrei essere custode discreto e insieme innovatore prudente, al passo con questo mondo che cambia, perché nessuno resti indietro, nessuno si senta messo da parte, ma tutti, rinnovando la nostra adesione a Cristo Signore, possiamo guardare al futuro con speranza, al mondo contemporaneo con ottimismo, nonostante le luci fosche e i lampi che si stagliano all’orizzonte.

Parroco di quattro parrocchie: Sabbioneta, Breda Cisoni, Ponteterra e Villa Pasquali, ciascuna con la sua caratteristica e la sua storia; ci è chiesto di camminare insieme, così come già è stato fatto negli anni passati “perché brilli la luce della novità cristiana, condividendo le buone prassi che crescono nei diversi contesti” (dal Messaggio del Vescovo Antonio per l’anno pastorale 2025/26). E questo è un primo obiettivo a cui tendere insieme. Il Parroco non è un “funzionario” bensì il pastore di una porzione di gregge, la Chiesa del Signore; piccola porzione – certamente – ma che, nella comunione con il Papa e con il Vescovo, ha l’ardire di un respiro universale che vince ogni muro e spalanca ogni porta: in questo Anno Santo, durante il quale abbiamo salutato Papa Francesco e accolto Papa Leone, tutti siamo invitati a farci ancora pellegrini di speranza, per rinnovare la nostra vita personale per uno stile, sempre nuovo, di fraternità che possa contagiare tutto il mondo ed essere lievito di pace. Una Chiesa – spesso un piccolo gregge – che qui da noi e in ogni parte del mondo sperimenta la vicinanza con chi soffre, come oggi è la piccola comunità cristiana di Gaza, in mezzo alle bombe, come sono le comunità cristiane dell’Uzbekistan, di Teheran, della Siria, di Terra Santa, che ho avuto, negli anni, la gioia di incontrare, come è stato, in passato, l’orfanatrofio di Betlemme e le altre opere apostoliche per il quale il nostro don Giacinto Bianchi ha speso la vita. Una Chiesa che abita la bellezza, espressa nelle piazze, nei palazzi e nelle chiese di Sabbioneta, come pure nelle chiese di Villa Pasquali, Breda Cisoni e Ponteterra: se i nostri padri hanno osato così tanto da consegnarci questi patrimoni di inestimabile valore, oggi a noi non solo spetta conservarli e farli vivere ma soprattutto testimoniare che sono immagine, come scriveva Fëdor Dostoevskij, di “quella bellezza che salverà il
mondo”. Sono certo dell’aiuto generoso di tutti, di don Claudio, che fin d’ora ringrazio per il suo ministero appassionato in mezzo ai ragazzi e per aver iniziato ad introdurmi nella complessa conoscenza della realtà, della Comunità religiosa delle Suore domenicane e di tutti i collaboratori, preziosi anche per i servizi nascosti e umili che svolgono. Un grazie per l’accoglienza al Sindaco, certo che la collaborazione rispettosa, nei diversi ambiti nei quali agiamo, porterà beneficio a tutta la comunità. Da Lourdes, dove mi recherò a breve per qualche giorno, un pensiero per tutti e per ciascuno, soprattutto per gli anziani e gli ammalati: che la Vergine Maria, Madre della Chiesa – che veneriamo a Vigoreto come Beata Vergine delle Grazie – sia accanto a tutti con la sua materna protezione. In attesa di incontrarci vi porto tutti nel cuore.

8 settembre 2025, festa della natività della Beata Vergine Maria

don Roberto

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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