Si terrà nel pomeriggio di sabato 13 settembre, alle 18.30, nella chiesa parrocchiale “San Geminiano vescovo” di Pieve d’Olmi, l’ingresso di don Roberto Musa, già parroco di San Daniele Po, chiamato dal vescovo Antonio Napolioni a guidare anche questa comunità. Insieme a don Musa la comunità accoglierà ufficialmente anche don Antonio Loda Ghida, che già da quest’estate presta servizio in parrocchia risiedendo proprio in paese e che il vescovo Napolioni ha scelto come collaboratore parrocchiale delle parrocchie di San Daniele Po e Pieve d’Olmi.
Le nomine di parroco e collaboratore sono arrivate a pochi mesi dall’improvvisa scomparsa del parroco don Emilio Garattini, molto amato dalla comunità, a cui tutti i fedeli rivolgono un ricordo riconoscente per il lungo servizio pastorale. Una scelta nel segno della continuità e del sostegno reciproco tra comunità vicine che, pur mantenendo la propria identità canonica, vengono chiamate a condividere sempre più cammini e risorse.
La celebrazione d’ingresso sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e vedrà la partecipazione del vicario zonale don Antonio Pezzetti, cui spetterà il compito, all’inizio della celebrazione, di leggere il decreto di nomina.
Prima dell’inizio della Messa, come di consueto, i nuovi sacerdoti riceveranno il saluto dell’Amministrazione comunale nella voce del sindaco Stefano Guastalla.
A caratterizzare la liturgia vi saranno alcuni momenti caratteristici dell’ingresso di un nuovo parroco: il canto del Veni Creator, l’aspersione dell’assemblea e l’incensazione della mensa eucaristica da parte del nuovo parroco, che subito dopo riceverà il benvenuto della comunità parrocchiale nelle parole di un suo rappresentante. Al termine dell’omelia, tenuta dal Vescovo, il nuovo parroco reciterà da solo la professione di fede (il Credo), segno che sarà lui il primo responsabile della diffusione della fede nella comunità. Solo al termine della celebrazione il nuovo parroco prenderà la parola per i saluti e i ringraziamenti.
Il pomeriggio si concluderà con un momento di festa in oratorio, nel quale la comunità parrocchiale potrà darà in modo più informale il benvenuto ai nuovi sacerdoti.
In preparazione a questo importante momento nella serata di venerdì 12 settembre, alle 21 nella chiesa parrocchiale, ci sarà un momento di preghiera con la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione.
Biografia dei nuovi sacerdoti
Don Roberto Musa, classe 1971, originario della parrocchia S. Agata in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1996. È stato vicario a Sabbioneta (1996-2000), Caravaggio (2000-2010) e a Cremona nella parrocchia di S. Pietro al Po (2010-2014), parrocchia per la quale successivamente è stato collaboratore parrocchiale così come per quella di S. Agostino. Dal 2017 è parroco di San Daniele Po e fino al 2020 anche di Isola Pescaroli (successivamente soppressa e accorpata a San Daniele Po). Ora il vescovo gli ha affidato come parroco anche la parrocchia di Pieve d’Olmi, succedendo al compianto don Emilio Garattini. Dal 2013 don Musa è anche cappellano della Casa circondariale di Cremona.
Don Antonio Loda Ghida, classe 1963, originario della parrocchia di S. Sebastiano in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 2000. È stato vicario parrocchiale a Casirate d’Adda (2000-2002), a San Bassano (2002-2006), a Soncino presso la parrocchia S. Maria Assunta e S. Giacomo apostolo (2006-2008). È stato poi parroco di Torricella del Pizzo (2008-2011), Paderno Ponchielli (2011-2014), parroco in solido e moderatore delle parrocchie di Malagnino (2014-2022). Dal 2022 era parroco dell’unità pastorale di Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Stilo de’ Mariani e Villarocca. Ora il vescovo l’ha scelto come collaboratore parrocchiale delle parrocchie di San Daniele Po e Pieve d’Olmi, dove risiederà.
Il saluto del nuovo parroco sul bollettino parrocchiale
Cari fratelli e sorelle, mi rivolgo a ciascuno di voi con questa espressione che usiamo nella liturgia e che ci ricorda il legame che ci unisce gli uni agli altri. Vengo tra voi come un fratello, che vuole inserirsi in un cammino mettendosi al vostro fianco con la speranza di essere di aiuto a chi fra voi ha il passo più debole e incerto, di chi è più affaticato o anziano; vengo tra voi con la volontà di aiutare i più giovani a trovare con il loro passo veloce e appassionato la strada per incontrare Gesù che è la vera risposta al loro desiderio di felicità. Vengo tra voi con il sincero desiderio di sostenere chi da sempre si è fatto carico delle responsabilità della comunità e aiutare chi nel tempo si è allontanato a trovare l’opportunità per tornare a sentirsi pienamente coinvolto e partecipe. Vengo tra voi con la speranza di poter testimoniare a tutti coloro che incontrerò che Dio ci vuole bene, Dio ama tutti. Vengo consapevole di essere chiamato a trovare la pienezza della mia vita nel farmi vostro servo. Vengo invocando da Dio l’umiltà e l’amore per spendermi fino in fondo per il vostro bene. Vengo tra voi pieno di gratitudine per don Emilio, per quanto ha largamente seminato con la testimonianza della sua vita di cristiano e di prete. Vengo tra voi non da solo ma insieme a don Antonio, presenza preziosa che con me si prenderà cura non solo della comunità di Pieve d’Olmi, ma anche di quella di San Daniele Po, di cui io resto parroco.
L’inizio del nostro servizio pastorale chiederà ad entrambe le comunità degli inevitabili cambiamenti: dovremo mettere in discussione consuetudini che hanno contrassegnato le nostre vite parrocchiali e creare opportunità utili per venirsi incontro, unire le forze, condividere scelte e obiettivi. Dovremo avere pazienza e determinazione nel cercare di vivere insieme la missione appassionate di testimoniare il vangelo senza lasciarci scoraggiare dalle difficoltà che potremo incontrare e lasciando che a guidarci sia la ricerca sincera del bene di tutti e non di una parte, senza mai restare condizionati da chiusure o pregiudizi. Vi chiedo di allargare braccia e cuore per accogliere insieme con me e con don Antonio anche la comunità di San Daniele. Pur mantenendo quelle caratteristiche e quelle tradizioni che ne costituiscono le identità, troviamo insieme nella carità il principio che ci faccia diventare un solo corpo in Cristo Gesù.
Vorrei che insieme potessimo rendere sempre più le nostre comunità cristiane una casa dalle finestre e le porte spalancate dove tutti possano sentirsi accolti, dove nessuno abbia paura di entrare, anzi … chi si è allontanato possa ritrovare la gioia del ritorno e chi non vi è mai entrato possa sentirsi attratto. Un inizio è sempre motivo di entusiasmo, di gioia, di rinnovamento … vengo tra voi con la gioia di chi vede in questa nuova missione una nuova chiamata che il Signore stesso mi affida. Vengo con la gioia di chi già sa che, per quanto potrà donare, sarà molto di più quello che riceverà. È sempre stato così per me, in tutte le comunità che ho servito e che sto servendo.
Un’ultima cosa: insieme alla parrocchia di San Daniele, mi prendo cura anche della comunità del carcere che è una vera e propria parrocchia in cui c’è un estremo bisogno di testimoniare la misericordia infinita di Dio. Insieme all’impegno pastorale ho anche l’impegno dell’insegnamento al Liceo “Anguissola” a Cremona. Tante persone di cui prendersi cura … ma sono convinto che l’amore ha una caratteristica meravigliosa: più lo doni e più si moltiplica, ricolma in abbondanza il tuo cuore e ne guarisce tutte le ferite più profonde. Vi chiedo di pregare per me perché possa sempre amare tutti secondo la misura del cuore di Dio, vi chiedo perdono fin d’ora per i miei limiti.
Un grazie sincero al nostro vicario zonale, don Antonio Pezzetti, per il servizio svolto in questi mesi. Ora, con l’aiuto di Dio, iniziamo il nostro cammino.
A presto
don Roberto