Una storia che dal 1567 arriva fino ai giorni nostri. Si tratta dell’organo della chiesa di San Sigismondo, a Cremona, uno strumento che porta con sé la tradizione e la cultura di una comunità, quella cremonese, riprodotta in musica dall’abilità del maestro Paolo Bottini, musicista, musicologo e divulgatore musicale. E questa storia, che attraversa i secoli, arriva anche in forma di CD, con una raccolta di brani, interpretati dallo stesso Bottini, che hanno animato le chiese della città dal XVI secolo fino ai giorni nostri.
La presentazione dell’album, che si è svolta nel pomeriggio di giovedì 12 settembre nella sala convegni della Biblioteca Statale di Cremona, ha visto gli interventi, oltre che del maestro Bottini, del liutaio e titolare di MV Cremona Marcello Villa (editore del cd) e dell’organista titolare di San Sigismondo Antonio Disingrini.
«Un ringraziamento speciale va alle monache del monastero di San Sigismondo – ha voluto sottolineare il maestro Paolo Bottini al termine della presentazione –, in particolare alla madre superiora per l’ospitalità che abbiamo ricevuto e per la possibilità di suonare e registrare l’organo».
«L’organo di San Sigismondo in Cremona» è un CD musicale che raccoglie 20 brani squisitamente cremonesi, da Giuseppe Denti ad Amilcare Ponchielli, passando da Corradini fino alle sonorità di Monteverdi. L’opera, pubblicata dalla casa discografica MV di Cremona, mostra l’evoluzione dell’organo Mainieri/Acerbis, che negli anni è stato migliorato ed arricchito di tonalità e potenzialità musicale grazie agli interventi di restauro e ricostruzione. Ogni brano segue il filo conduttore della territorialità: ogni pezzo è composto da un maestro di origine cremonese, e nel complesso sono racchiuse sonorità più famose insieme ad altre ancora inedite e ricercate.
Luca Marca
Fonte:
TeleRadio Cremona Cittanova