Il vescovo Antonio Napolioni ha conferito i sacramenti dell’iniziazione cristiana (battesimo, prima comunione e confermazione) alla catecumena adulta Viktoriya Shevchenko. La liturgia si è svolta mercoledì 7 ottobre, nella chiesa di Castello, alla presenza dell’incaricato diocesano per il Catecumenato don Antonio Facchinetti, del parroco don Antonio Censori e del collaboratore parrocchiale don Francesco Ferrari, che ha seguito il percorso formativo della giovane donna. Viktoriya era affiancata dal marito Cosimo Marinò e dai padrini, i coniugi viadanesi Adelmo Carpi e Carolina Cavalli.
Originaria di Kramatorsk (Ucraina), Viktoriya – oggi 25enne – è a Viadana da dieci anni. Era arrivata per ricongiungersi alla madre, già da qualche tempo trasferitasi per motivi lavorativi. Appassionata di meccanica sin da bambina, ha conseguito il diploma da “Operatore alla riparazione veicoli a motore e sistemi del veicolo” presso il centro di formazione professionale Ial; quindi ha lavorato come aiuto cuoco in un ristorante della zona. Nel luglio 2019 si è sposata nella chiesa viadanese di San Martino e oggi è mamma a tempo pieno della piccola Arianna, quattro mesi di vita.
Viktorya non era battezzata: «La mamma aveva deciso così, per lasciarci liberi di scegliere quando saremmo stati grandi racconta -. Ma quello di battezzarmi, e di sposarmi in chiesa, era un mio grande desiderio». E così, due anni fa, è iniziato un cammino di conoscenza della fede cattolica e di preparazione ai sacramenti, seguito da don Ferrari sotto il coordinamento di don Facchinetti.
Essendo il percorso ben avviato, e avendo lei manifestato l’intenzione di battezzarsi, le nozze si sono potute celebrare in chiesa.
Mercoledì, comprensibilmente emozionata, la giovane ha professato per la prima volta davanti a tutti la sua fede, impegnandosi a lasciarsi guidare da essa nelle scelte della vita.
Viktoriya, come ha sottolineato monsignor Napolioni durante la celebrazione, avrebbe dovuto ricevere i sacramenti già durante la veglia pasquale, ma l’emergenza sanitaria ha imposto il rinvio. Essendo mercoledì il vescovo a Viadana per la previsita pastorale, si è approfittato dell’occasione per l’amministrazione dei sacramenti.
«I catecumeni adulti – spiega don Facchinetti – prendono parte a un cammino “robusto” di formazione, caratterizzato da diversi colloqui volti a comprendere le loro motivazioni, nella speranza che diventino cristiani convinti, magari capaci di assumersi qualche impegno nella comunità. L’ultimo di questi colloqui, in occasione della festività di Cristo Re, è gestito direttamente dal vescovo. Come nel caso di Viktoriya, il battesimo “sana in radice” alcune situazioni, come il matrimonio celebrato prima».
I catecumeni in diocesi sono al momento 5-7 per anno. Non solo extracomunitari (Africa, Est europeo), ma anche italiani.
Catecumenato/1, a Casalmaggiore l’iniziazione cristiana di Pietro