La cultura della cura nell’esempio di Maria e di tante donne di oggi (VIDEO e FOTO)

Nel pomeriggio di venerdì 1° gennaio nella Cattedrale di Cremona il vescovo Napolioni ha presieduto l'Eucaristia nella solennità di Maria Madre di Dio e 54° Giornata mondiale della pace

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«Dio creatore impregna del suo amore e della sua cura tutto ciò che ha creato e ce lo affida con il compito di custodirlo». Così il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, nell’omelia della Messa di inizio anno, nella solennità di Maria Madre di Dio e 54° Giornata mondiale della pace, presieduta nel pomeriggio di venerdì 1° gennaio nella Cattedrale di Cremona. Eucaristia concelebrata dal Capitolo della Cattedrale.

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Nell’omelia il vescovo ha preso spunto dal Vangelo per riflettere sulla figura di Maria: «Possiamo immaginare Maria che adagia con cura e attenzione il bambino Gesù. Essa ci è maestra di vita non solo materiale, ma anche spirituale, perché non aveva paura di continuare a interrogarsi del mistero che si stava compiendo: Maria che si prende cura del figlio a partire da ciò che le accade nel cuore, perché il dono che ha ricevuto diventi dono del mondo e dei suoi figli».

La figura di Maria come Madre di Dio è stata poi punto di partenza per evidenziare come «nell’anno appena trascorso lo sguardo va su tante donne – negli ospedali, nelle famiglie, nelle scuole, nelle comunità religiose – che hanno testimoniato e ci hanno insegnato l’essenziale: ci hanno insegnato a lottare con generosità e tenacia, ci hanno insegnato a pregare e ad aver cura».

Il tema della cura è infatti al centro del messaggio della Giornata mondiale della pace di quest’anno che papa Francesco ha voluto dedicare al tema “La cultura della cura come percorso di pace”. Il vescovo Napolioni ha quindi concluso l’omelia riprendendo la parte finale di questo messaggio e aggiungendo poi come «il tema di questa Giornata mondiale della pace che il Papa ci dà è la “cultura della cura”, perché prendersi cura è qualcosa di molto ampio e necessario in tutte le situazioni della vita: in tutte le nostre piccole azioni è importante avere cura per poter contribuire a creare questa cultura della cura, prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza».

 

 

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TeleRadio Cremona Cittanova