Nonostante qualche ritardo causato dall’emergenza sanitaria, vede la luce il progetto “Madonna dei poveri”, esperienza di housing sociale nel cuore della città di Cremona, in via Bonomelli, sogno condiviso dall’Associazione La Tenda di Cristo e dalla Fondazione Cariplo, con la collaborazione del Comune di Cremona, la cui realizzazione è stata possibile anche grazie al contributo economico della Fondazione Arvedi-Buschini.
Martedì 2 marzo, alle 11.30, il vescovo Antonio Napolioni – alla presenza del sindaco Gianluca Galimberti, dell’assessore al Welfare Rosita Viola e del direttore di Caritas Cremonese don Pierluigi Codazzi – benedirà la comunità per confermare appunto la “vocazione al bene” di questi luoghi consacrati da secoli al servizio della città e delle persone che attraversano momenti di difficoltà.
L’ospitalità (tra i 12 e 15 posti complessivi) si sviluppa negli spazi (quattro appartamenti, l’ufficio di coordinamento e una sala comune) rinnovati dalla ditta Pieve di Malagnino, dei fratelli Bonetti Alberto ed Andrea.
La convenzione siglata con il Comune di Cremona è finalizzata a regolare i rapporti tra l’Ente Pubblico e l’Associazione. Gli intenti sono stati condivisi con l’Amministrazione, fin dal momento in cui il progetto è stato pensato.
I bisogni espressi dal territorio devono necessariamente trovare una risposta adeguata alla complessità del momento, fronteggiabile unicamente con l’attivazione di un “sistema casa temporaneo”, capace di creare sinergie, strategie ed opportunità volte a ridisegnare il sistema di accoglienza e di aiuto a livello cittadino. Questa soluzione è in linea con lo spirito resiliente tipico delle Tende di Cristo, metafore delle tende allestite nel deserto durante il cammino verso la Terra Promessa.
La struttura “Madonna dei Poveri” vuole essere, dunque, spazio generativo di relazioni, luogo fisico e metaforico ove la vita dei suoi abitanti emerge per creare appartenenze sociali e pratiche di prossimità.
Tale obiettivo potrà essere realizzato grazie alla collaborazione di volontari ed operatori che lavoreranno in sinergia con la Direzione di Casa Paola, il fondatore padre Francesco Zambotti e la direttrice Pierangela Cattaneo. Tra questi ricordiamo in modo particolare Maurizio Pezzali, un volontario che vive presso la Comunità di Rivarolo del Re ed Uniti (sede operativa dell’Associazione), sentinella discreta durante tutti i lavori di ristrutturazione.
Sarà presente in modo stabile un custode. La donazione della Fondazione consente, inoltre, per l’avvio e la gestione della struttura, la presenza di un operatore qualificato. È stato individuato l’educatore professionale Filippo Sacchini che garantisce insieme ai referenti del Comune Giuseppe Spriveri e Paolo Ungari, agli Assistenti Sociali ed agli altri operatori della rete territoriale, l’accompagnamento degli ospiti finalizzato all’implementazione di Progetti Personalizzati costruiti con e a loro beneficio.
La sfida delle Tende, pertanto, si rinnova anche grazie a questa proposta: un metodo di formazione, una pedagogia di recupero delle prospettive di vita e di un orizzonte per il futuro, un viaggio di liberazione dal dolore assoluto, la possibilità di rinascere attraverso il valore dell’essenziale, delle piccole cose che esaltano la bellezza dell’animo umano.
Padre Francesco e tutti i suoi collaboratori desiderano cogliere questa preziosa occasione per esprimere i loro più sentiti ringraziamenti. Un pensiero carico di riconoscenza va all’amica Iris Caffelli che grazie al lavoro di progettazione, continua a contribuire al bene della sua terra di origine.
La Comunità Madonna dei Poveri nasce in un periodo di estrema fragilità sociale, ma il messaggio di cui è portatrice è carico di speranza evangelica perché la ragione del suo esistere affonda le radici negli intenti di comunione che tutti i rappresentanti sopraccitati stanno realizzando.
Grazie alla partecipazione al Bando “Housing Sociale per persone fragili”, il Consiglio di amministrazione della Fondazione Cariplo ha deliberato in data 19 dicembre 2020, di concedere un contributo finalizzato al progetto “Madonna dei poveri” che permette di coprire il 50% dei costi di ristrutturazione dell’area adibita all’housing sociale e l’avvio dell’attività di gestione della Comunità.