Una serata di cultura, arte e riflessione nel ricordo dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. È stata molto apprezzata l’iniziativa dal titolo “L’amor che move” proposta da Federazione Oratori Cremonesi e associazione culturale CrArT-Cremona Arte e Turismo nella serata di mercoledì 7 luglio.
Intrecciando i linguaggi dell’arte, della storia, della teologia e della musica, le guide della serata hanno accompagnato i circa cinquanta presenti in un percorso che ha toccato tre luoghi significativi della città di Cremona scandito dai temi e dalle parole delle tre Cantiche della Divina Commedia.
A Palazzo Mina Bolzesi l’inizio della serata con un’installazione artistico-musicale dell’artista Rocio Perez Vallejo e un commento sulle opere di William Blake ad introdurre la riflessione sull’Inferno. A seguir il passaggio alla chiesa di San Siro, dove le figure storiche del Purgatorio hanno accompagnato alla scoperta dei valori eterni cantati dal poeta, ripresi nelle riflessioni teologiche di don Francesco Cortellini, che ne ha attualizzato i significati approfondendo il legame tra storia ed eternità. A chiudere il percorso la tappa presso la chiesa di San Girolamo dove i partecipanti sono stati accolti dalla suggestiva illuminazione dell’affresco della Risurrezione nella cupola e dove il tema dell’armonia che la lingua di Dante disegna nel suo Paradiso, è stato interpretato dalla musica dal vivo del trio Aksak Project.