Quando nel 1705 i francesi assediarono l’antico borgo di Antegnate, nella bassa bergamasca, poco prima dell’assalto videro sulle mura una moltitudine di soldati. Erano guidati da un condottiero che prendeva ordini da una donna ferma sul soglio della chiesa: dentro l’edificio, impauriti, si erano rifugiati anziani, donne e bambini. L’esercito francese pensando di essere in posizione di inferiorità decide di non attaccare e solo successivamente avrebbe scoperto che non vi era alcun soldato a presidiare Antegnate e che quella donna era identica alla statua della Madonna del Rosario venerata dagli abitanti del luogo.
Questi eventi miracolosi sono ancora oggi ricordati con grande fede e devozione dai fedeli della quattrocentesca chiesa di San Michele: «Dietro l’altare maggiore, ma in posizione elevata, si trova un piccolo santuario dedicato alla Vergine al quale si accede tramite una scala santa che viene aperta eccezionalmente quattro volte l’anno», racconta il parroco don Angelo Maffioletti.
«Qui è ancora oggi conservata la preziosa statua della Madonna, rivestita di abiti preziosi e incoronata con corone del Capitolo vaticano. La scala santa viene aperta ai fedeli il 29 settembre, il 5 novembre (memoria dell’assedio), il Venerdì santo e la Domenica in albis (anniversario dell’incoronazione della statua) e in queste occasioni è possibile ricevere l’indulgenza».
Giovedì 4 novembre, alla sera, si terrà una veglia che preparerà all’apertura della Scala, prevista venerdì mattina dopo le lodi delle 9. Alla sera ci sarà poi la Messa solenne presieduta dall’arcivescovo di Ferrara, Gian Carlo Perego, alle 20.30.