Il 1° luglio 2022 la Fondazione “Opera Pia Ss. Redentore” di Castelverde compirà 120 anni e per solennizzare questo importante traguardo, nella mattinata di sabato 2 luglio, sarà celebrata una S. Messa, sarà offerto un concerto della banda di Trigolo e, per finire, sarà tagliata la grande torta di compleanno cui seguirà l’immancabile brindisi augurale.
Con una certa emozione il presidente della struttura, don Claudio Rasoli, racconta: «Era un martedì quel 1° luglio 1902: i primi diciassette malati cronici dei Comuni di Castagnino Secco e Tredossi furono accolti nell’Ospedalino e da lì si iniziò così a scrivere una bellissima storia di carità, di servizio e attenzione amorevole ai più deboli e fragili della società».
«Abbiamo deciso di dare visibilità a questo anniversario – continua il sacerdote – anzitutto per tenere viva la memoria su quanti si sono prodigati per fondare la struttura. L’intuizione iniziale fu del dottor Ercolano Cappi, medico di Castagnino, fervente cattolico e membro attivissimo della Conferenza di San Vincenzo. Decisivo fu il sostegno del parroco, mons. Pietro Gardinali, del benefattore Primo Ferrari oltre che di Enrico Ferrari, Secondo Baltieri e del dottor Giuseppe Camerini. In secondo luogo vogliamo affermare con forza che la Fondazione, sulla base del proprio passato, vuole costruire un grande futuro migliorando le prestazioni e offrendo sempre più servizi innovativi. Ma per crescere abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti oltre che di tanta comprensione perché stiamo uscendo da due anni pesantissimi di pandemia che hanno creato svariati problemi sia dal punto di vista organizzativo sia finanziario».
«Devo dire – continua il presidente – che i castelverdesi hanno sempre compreso la grande valenza umana, sociale e sanitaria dell’opera e contribuirono con grande generosità. Questo legame tra la Fondazione e il territorio è sempre stato molto forte, anche se la pandemia ha un po’ sfilacciato i rapporti. Contiamo con questa iniziativa e tante altre collaborazioni, soprattutto con le associazioni locali di volontariato, di tornare ad essere quel ‘paese nel paese” che tanto bene fa ai nostri Ospiti, ma anche ai nostri dipendenti».
La mattinata di festa si aprirà alle 9.30, nel magnifico parco della Fondazione, con la Messa presieduta da mons. Dante Lafranconi, vescovo emerito di Cremona. La liturgia di ringraziamento e di suffragio per i fondatori e per quanti hanno amato e lavorato in Opera Pia in questi 120 anni sarà animata dagli Ospiti di RSA e RSD.
Alle 10.15, sempre nel parco, il corpo bandistico “Giuseppe Anelli” di Trigolo, diretto dal maestro Vittorio Zanibelli, offrirà un simpatico concerto che si concluderà con il taglio della torta di “compleanno” e l’immancabile brindisi augurale.
All’evento sono invitate le autorità locali, i familiari degli Ospiti, i dipendenti, i volontari, gli amici e i simpatizzanti dell’Opera Pia.
Per entrare in Fondazione sarà necessario esibire il Mega Green Pass e indossare la mascherina ffp2.
LA STORIA DELL’OPERA PIA
L’Opera Pia “SS. Redentore” venne fondata in seno alla Società S. Vincenzo da’ Paoli nel 1897, per iniziativa del medico condotto del comune dott. Ercolano Cappi, con il sostegno dell’allora Parroco mons. Pietro Gardinali; tra i fondatori figurano altresì Primo Ferrari, Enrico Ferrari, Secondo Balteri ed il dott. Giuseppe Camerini.
Lo scopo originario era quello di offrire ai malati cronici del comune di Castelverde una sistemazione adeguata, sia in termini di assistenza sia di vicinanza con i parenti. L’opera nacque dalla convinzione che l’anziano malato rappresenta sempre una forza positiva e nonostante le sue fragilità può aiutare a scoprire il valore della vita.
Il 20 marzo 1901 presero il via i lavori di costruzione dell’ospedale, il cui funzionamento fu autorizzato dal Prefetto di Cremona il 10 giugno 1902, mentre l’apertura seguì a pochi giorni di distanza il 1° luglio 1902. Un registro di allora contava diciassette ammalati dei comuni di Castelverde e Tredossi.
Successivamente il numero degli Ospiti crebbe insieme alle esigenze assistenziali. La struttura venne allargata con la costruzione di due infermerie per cento posti letto ed una cappella per il culto.
Fin dall’inizio la presenza di personale religioso si rivelò discreta, efficace ed essenziale, prima con l’ordine delle Canossiane (1902/1907), quindi con le suore Adoratrici del SS. Sacramento (dal gennaio 1908 al 2003). A partire dal 1931, anno in cui l’Opera Pia venne eretta ad ente morale diventando I.P.A.B. (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza), si aprirono nuove prospettive di azione, prima (1932) con la creazione della “Casa S. Giuseppe” per disabili, poi (1933), su progetto dell’ing. Giulio Ceruti, con la costruzione della Scuola Materna, in capo alla fondazione fino al 2005.
Dal 1° gennaio 2003 con la privatizzazione dell’ente la gestione della RSA (con 133 posti convenzionati e 7 solventi) e della RSD (60 posti) è stata affidata alla Fondazione Opera Pia “SS. Redentore” Onlus. Dal dicembre 2010 è stato altresì istituito come servizio per il territorio il Centro Diurno Integrato per anziani (12 posti) ed infine dal luglio 2012 la struttura si è arricchita di un servizio di fisioterapia aperto agli esterni. A seguire anche il potenziamento dei servizi territoriali: assistenza domiciliare, voucher dimissioni protette, pasti a domicilio. Dal 2019 l’ente ha ottenuto un budget per la gestione della misura regionale RSA Aperta.
Dall’8 luglio 2022 presidente è don Claudio Rasoli coadiuvato dai consiglieri di amministrazione Francesca Mondini, Linda Cottarelli, Francesco Longo e don Giuliano Vezzosi.