Museo Verticale del Torrazzo: inaugurata la nuova biglietteria e la sala degli orologi

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Simbolo e orgoglio di Cremona, il Torrazzo arricchisce ulteriormente l’esperienza per i turisti e la cittadinanza con la sua proposta culturale, portando i visitatori a vivere un itinerario che ruota attorno al tempo e ai suoi strumenti di misurazione. Nuovi tasselli si aggiungono a quando consolidato nel tempo, per un viaggio che porta fino a 112 metri dal suolo, salendo 502 gradini di pietra e che alla fine regala un panorama mozzafiato di tutta la città e delle campagne limitrofe. La presentazione ufficiale è stata nel pomeriggio di venerdì 23 giugno nel cortile ai piedi della torre. Un luogo, sino ad ora inaccessibile a chi veniva a visitare il Torrazzo, completamente rivalorizzato. E attraverso l’ingresso sul fondo del piazzale è possibile accedere al «camerone San Giuseppe», sede della nuova biglietteria inaugurata nell’occasione. Una stanza dal grande valore storico che prende il nome dall’altare dietro al quale è posta. Al suo interno, oltre alla zona riservata all’acquisto dei biglietti, troneggia l’antica armadiatura di legno che copre la lunga parete. Strumenti liturgici e oggetti appartenenti al Duomo sono conservati al suo interno, così come in passato fu per la grande croce della Cattedrale, ad oggi conservata ed esposta all’interno del Museo diocesano. Diventa questo il nuovo luogo di accoglienza del Torrazzo, uno spazio quattro volte più grande della biglietteria precedente, in cui trova spazio anche il bookshop.

Superato il camerone San Giuseppe si iniziano a percorrere le scale. Un vero e proprio viaggio nel tempo: il Museo verticale permette di approfondire il tema della misurazione del tempo attraverso le esposizioni nelle varie sale. La prima tappa è la sala in cui sono custoditi numerosi orologi da taschino: l’ultima novità della proposta museale. Orologi da taschino, alcuni dei quali donativi di pontefici, come Pio X e Pio XI, oppure del re d’Italia Vittorio Emanuele III o dello zar di Russia. Sono questi alcuni degli oggetti che arricchiscono la nuova sala del Museo verticale del Torrazzo, nel mezzanino sopra la vecchia biglietteria. Una collezione privata che la famiglia Dalè – il sacerdote don Marino e il padre Giuseppe (scomparso durante la pandemia) – ha deciso di rendere fruibile a tutti proprio in questo luogo dedicato al tempo e alla sua misurazione. Oggetti non sempre particolarmente antichi, ma sicuramente ricchi di fascino e di storia che potranno essere d’ora in poi ammirati da tutti coloro che saliranno il Torrazzo.

Superata la Bertazzola ricomincia la salita. Si arriva infatti alla sala del quadrante, che si trova esattamente sotto alla sala del meccanismo, all’interno della quale è possibile ammirare i numerosi e precisi ingranaggi che fanno funzionare il grande orologio astronomico. Proseguendo, la sala della misura del tempo custodisce vari strumenti per la misurazione dei cicli temporali. Al di sopra la sala dell’astronomia con il Pendolo di Foucault. Verso i piani più alti, dopo la cella campanaria, si può ammirare la terrazza con le indicazioni che in linea d’aria conducono nei vari paesi circostanti. L’ultimo passaggio porta direttamente alla terrazza panoramica, dalla quale è possibile ammirare tutta Cremona dall’alto e le sue campagne.

Un itinerario che presto si arricchirà ulteriormente, grazie al Gruppo astrofili cremonesi e al suo presidente Alessandro Maianti, con la realizzazione del planetario proprio alla base della torre, anche in questo caso grazie al contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona.

Ad illustrare la ricca offerta del polo museale della Diocesi, grazie anche alle novità del Torrazzo, è stato don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali. Non è mancata la presentazione dei lavori da parte dell’architetto Fabio Bosio, alla presenza delle ditte che a diverso titolo sono state coinvolte nel progetto. L’inaugurazione, allietata dal giovane violinista Isaac Meinert, ha visto la partecipazione di numerosi invitati e autorità. Tra questi gli assessori comunali alla cultura Luca Burgazzi e al turismo Barbara Mafredini insieme alla conservatrice del Museo Civico Marina Volonté. Presente anche l’associazione Battistero con il presidente don Antonio Mascaretti, alcuni canonici del Capitolo della Cattedrale con il presidente del Capitolo mons. Ruggero Zucchelli, il rettore della Cattedrale mons. Attilio Cibolini e il parroco don Antonio Bandirali.

Grazie alla nuova biglietteria il Torrazzo ora è direttamente collegato alla Cattedrale, una caratteristiche che permetterà una maggiore fruizione dei tesori diocesani da parte dei turisti.

La benedizione del vescovo Antonio Napolioni ha quindi lasciato spazio alla visita dei nuovi locali: «benediciamo il creatore, benediciamo coloro che nei secoli hanno abitato questa terra fertile e l’hanno resa vivibile, feconda, hanno costruito questa città, ci hanno dato questi monumenti di bellezza e fede, che sfidano il tempo. Benediciamo coloro che li hanno custoditi nei secoli e la comunità cristiana che per fede e vanto sociale ha reso sempre più bella la chiesa del vescovo e del popolo di Dio».