Un mese dopo la Gmg. Don Fontana (Focr): «Una Chiesa diocesana giovane ed entusiasta, slancio per sognare e camminare insieme»

Intervista all'incaricato diocesano per la Pastorale Giovanile che ha guidato a Lisbona del gruppo cremonese, che il 22 settembre si ritroverà per condividere l'esperienza con tutti i giovani della diocesi
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È passato un mese dalla conclusione della Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona. Oltre un milione di giovani pellegrini presenti. Più di 65 mila i fedeli provenienti dall’Italia, compresi gli oltre 400 giovani della Diocesi di Cremona, a cui si sono aggiunti i ragazzi brasiliani della parrocchia di Jesus Cristo Ressuscitado di Salvador de Bahia, dove opera il sacerdote fidei donum cremonese don Davide Ferretti. Giovani cremonesi che si incontreranno di nuovo il 22 settembre, per condividere tra loro e con chi non era presente, il proprio bagaglio di “tesori” della Gmg. E condividerlo negli incontri durante l’anno che riparte, nelle scuole, in oratorio, sui campi sportivi e per i più grandi sul posto di lavoro.

In occasione del rientro in diocesi dopo l’esperienza portoghese e l’incontro con Papa Francesco, abbiamo intervistato don Francesco Fontana, incaricato diocesano per la Pastorale Giovanile e accompagnatore a Lisbona del gruppo cremonese.

I ragazzi e le ragazze come hanno vissuto questa Giornata mondiale della Gioventù? Con quale spirito?

«Ogni Gmg, e certamente anche questa, ha richiesto molto spirito di adattamento, pazienza, disponibilità ad accogliere l’imprevisto e a far fronte alle diverse situazioni impreviste. Ma certamente, oltre a tutto questo, il clima tra noi pellegrini cremonesi è stato caratterizzato da molta familiarità e gioia di stare insieme e condividere un’esperienza così intensa. Si è vissuto un clima di cordiale amicizia anche tra giovani di zone diverse e lontane della diocesi. Ci ha aiutato molto il vivere insieme le mattinate delle catechesi e l’abitare tutti nella stessa parrocchia, chi accolto nelle famiglie e chi in una scuola del quartiere.
I momenti forti della settimana di Lisbona sono stati vissuti intensamente e seriamente, senza nulla togliere all’esplosione di gioia nello stare in mezzo ad una città letteralmente invasa di giovani festanti da tutto il mondo, ma anche capaci di momenti intensi di raccoglimento e preghiera come durante la Via Crucis alla Collina dell’Incontro o l’adorazione durante la veglia al Campo di Grazia».

Cosa ha significato la presenza dei giovani di Salvador de Bahia?

«Durante la settimana di Lisbona è stato difficile condividere tempi e momenti, ma due occasioni sono state molto belle e significative: l’incontro con il mandato del vescovo a tutti i pellegrini cremonesi che abbiamo vissuto il 27 luglio a Cremona, prima di partire e a cui hanno partecipato anche i ragazzi di Salvador de Bahia, e poi senza dubbio la Messa celebrata proprio dal nostro vescovo sabato 5 agosto, la mattina, prima di partire a piedi per il luogo della veglia con il Papa. Sono state occasioni di amicizia e fraternità che va oltre le barriere linguistiche e culturali. È stata l’occasione di sperimentare in concreto la comunione che la nostra fede genera anche tra i diversi e i lontani geograficamente».

Cosa vi portate a casa da questa esperienza?

«Ogni pellegrino ha la sua risposta. Io personalmente porto a casa l’esperienza fatta di una Chiesa diocesana giovane ed entusiasta, capace di silenzio e di gioia, ma soprattutto costituita da volti, persone concrete e incontrate, amici con cui si è condiviso un pezzo di strada e per questo possiamo con più slancio sognare e proporre altri passi insieme».

In poche parole, in cosa questa Gmg è diversa dalle precedenti?
«Sono diverse le persone e questo cambia tutto. La formula più o meno è abbastanza consolidata, ma i fratelli con cui si è condivisa questa esperienza di fede e di gioia sono unici e originali».

Quali sono gli eventi in programma con i ragazzi che hanno partecipato?

«Il primo e più vicino sarà in Seminario, venerdì 22 settembre, alle 20.30. Sarà un momento di incontro e di preghiera di tutti i giovani della diocesi, certamente non riservato solo a chi ha partecipato da pellegrino. Però la condivisione dell’esperienza fatta a Lisbona sarà certamente il punto di partenza per proseguire un cammino di Chiesa locale giovane che poi sarà scandito da altre tappe zonali e alcuni momenti diocesani come la veglia della Gmg diocesana, il prossimo 25 novembre. L’incontro del 22 settembre sarà anche l’occasione di ricordare nella preghiera e affidare al Signore il ministero di due giovani pellegrini a Lisbona, Valerio e Giuseppe, che il 1 ottobre saranno ordinati diaconi per la nostra Chiesa».

 

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