Qual è il tuo posto? Il 28 aprile iniziativa al Santuario di Caravaggio

Attraverso momenti di preghiera, testimonianze, riflessione e condivisione ciascuno sarà aiutato a riconoscere e abbracciare i propri doni unici e la propria vocazione
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Ci sono proposte per le famiglie e i fidanzati, per i sacerdoti e i consacrati: non mancano mai nelle comunità cristiane e nella Chiesa momenti belli e formativi per le varie vocazioni. E chi la vocazione non ce l’ha? O meglio, chi crede di non averla, perché nella vita non è arrivato a nessuna di quelle che noi definiamo appunto “vocazioni”?

Le statistiche dicono che in diocesi di Cremona quasi il 45% dei nuclei familiari è monofamiliare: un fratello o una sorella che vivono soli… Diverse possono essere le ragioni: per scelta, per le circostanze della vita, per ferite che le persone si portano nel cuore. L’attenzione della Chiesa si rivolge anche a loro. La proposta vuole raggiungere queste persone in particolare, per riflettere, pregare, condividere sul senso profondo della vita e della vita cristiana.

L’incontro, che si terrà il 28 aprile al Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio, è aperto a tutti (anche a chi ha già fatto delle scelte vocazionali nella vita) e avrà un taglio ben preciso che aiuti a comprendere la grandezza dell’unica vera vocazione che accomuna tutti perché figli di Dio: quella del Battesimo nella comunione della Chiesa.

Nella mattinata, a partire dalle 9.30, ci sarà una testimonianza di due fratelli – Carla e Michele Liuzzi – che hanno sperimentato la guarigione del cuore dopo un dramma, come a dire che per trovare il proprio posto è importante lasciare che il Signore curi le ferite e doni la forza di essere se stessi, nella verità più profonda.

La celebrazione eucaristica al cuore della giornata aiuterà i partecipanti a raccogliere tutta la propria esistenza in Gesù, il Sì del Padre.

Nel pomeriggio, attraverso la guida di un fratello “esperto in comunione”, don Gian Battista Rizzi, tutti saranno aiutati a arrivare a riflettere sull’identità più profonda che ciascuno ha inscritto in sé, ancora prima di una scelta di vita: figli di un Padre che follemente ci ama, fratelli di tutti e con tutti innestati nella comunione del suo amore. Ci può essere vocazione più grande?

Per Informazioni e iscrizioni cliccare qui o scrivere a centro@santuariodicaravaggio.org.

 

Locandina dell’iniziativa