Torna a Castelleone l’iniziativa del “Novembre sociale”, con la quale il prossimo novembre la Parrocchia Ss. Filippo e Giacomo intende approfondire il tema dell’intelligenza artificiale, di estrema attualità e in merito al quale Papa Francesco nel 2024 ha deciso di dedicare sia la Giornata mondiale della pace che la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
Tre gli appuntamenti, in programma il prossimo novembre presso l’Oratorio di Castelleone con esperti qualificati che guideranno in un viaggio all’interno di questo tema di grande peso ed attualità. Il taglio degli incontri non intende limitarsi agli aspetti tecnologici e scientifici, ma vuole aiutare a riflettere sulle implicazioni che l’Intelligenza Artificiale ha nella comprensione che l’uomo ha di sé, della propria vita e del mondo, esplorando gli ambiti che interrogano l’umano e suscitano questioni etiche.
Primo appuntamento domenica 3 novembre alle 17.45 con il filosofo Silvano Petrosino, professore ordinario di Antropologia filosofica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che affronterà il tema “La razionalità umana: tra ragione e intelligenza”
Lunedì 11 novembre alle 20.45 don Luca Peyron parlerà de “Lo spazio che ci è dato: vivere e credere al tempo dell’intelligenza artificiale”. Il sacerdote della diocesi di Torino coordina il Servizio per l’Apostolato digitale ed è membro del Consiglio scientifico dell’Humane Technology Lab dell’Università Cattolica.
Infine, domenica 24 novembre alle 17.45 sotto la lente ci saranno “IA e robotica: dinamiche psicologiche e sfide applicative” grazie all’intervento di Federico Manzi, ricercatore di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione della Facoltà di Scienze della Formazione e impegnato nel Centro di ricerca sulla teoria della mente e competenze sociali nel ciclo di vita del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
«Nella fase storica che stiamo vivendo – spiegano gli organizzatori – si tratta davvero di un argomento cruciale. I campi di applicazione dell’IA sono innumerevoli e notevoli: l’editoria, l’istruzione, la domotica, l’industria automobilistica, la medicina diagnostica e terapeutica, solo per fare alcuni esempi. Per questa ragione l’interesse nei suoi confronti è in crescita, così come, tuttavia, anche la preoccupazione che essa possa impattare negativamente nella nostra vita, poiché come tutte le scoperte, non è scevra da rischi di diverso tipo. Inoltre, non disgiunta dal tragico moltiplicarsi delle guerre, assistiamo alla crescita esponenziale di strumenti digitali, non solo di natura bellica, che hanno il potenziale di cambiare in brevissimo tempo le vite di interi popoli, di mettere a rischio la sopravvivenza dell’umanità e di porre in pericolo il nostro pianeta. Tali mezzi, spesso, sono pericolosamente creati per lavorare in modo autonomo e anonimo e quindi per sottrarsi a qualsiasi tipo di controllo».
«Pertanto – proseguono gli organizzatori – come il Papa ha sottolineato nel suo Messaggio: “L’immensa espansione della tecnologia deve essere accompagnata da un’adeguata formazione alla responsabilità per il suo sviluppo”. Proprio il Pontefice chiede di orientare la concezione e l’utilizzo delle intelligenze artificiali in modo responsabile, affinché siano al servizio dell’umanità e della protezione della nostra casa comune. Chiede anche di estendere la riflessione etica al campo dell’educazione e del diritto, affinché lo sviluppo tecnologico possa contribuire alla promozione della giustizia e della pace nel mondo. È quindi necessaria, ad opera di tutti, una approfondita conoscenza della materia con l’obiettivo, da un lato, di evitare demonizzazioni, ma ponendo dall’altro l’accento sulle scelte personali e sociali che portino ad utilizzare l’intelligenza artificiale come risorsa, anche attraverso una adeguata regolamentazione».