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«Il Vangelo ci propone il miracolo del Signore. Qua siamo in un luogo, in una comunità, in una professione che per i miracoli si sta attrezzando e si impegna». Con queste parole il vescovo Antonio Napolioni ha voluto elogiare l’operato fondamentale e altruistico dei Vigili del Fuoco in occasione della Messa presieduta nella mattinata di mercoledì 4 dicembre presso il comando provinciale dei Vigili del fuoco nella festa patronale di santa Barbara.
Nel piazzale della caserma sono stati schierati i veicoli quotidianamente impiegati nel soccorso con l’autoscala che ha fatto da alto pennone per un lungo tricolore. Gli stessi colori che addobbavano la palestra dove è stata celebrata l’Eucaristia, con la partecipazione dei vigili del del fuoco insieme a famigliari ed ex colleghi. In prima fila le autorità civili e militari del territorio, con il prefetto Antonio Giannelli affiancato dal comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Michele Castore.
Nell’omelia la riflessione del vescovo è stata articolata attorno a tre verbi legati all’operato dei Vigili del Fuoco: sfamare, salvare e riposare.
«Sfamare perché operate per la giustizia, per la condivisione – ha detto –. Quando vediamo i Vigli del Fuoco in Ucraina o a Gaza o in Libano correre, ogni giorno, tra le macerie dei bombardamenti, raccogliere i vivi e i morti. Quale fame di giustizia ci deve essere nel loro cuore?». E ancora: «La nostra storia è storia di salvezza. In Lui abbiamo sperato perché ci salvasse. E voi quante persone avete salvato? E quante volte non siete riusciti a salvarle? Anche il Signore qualche volta non riesce a salvarci, perché non violenta la nostra libertà, perché preferisce soffrire anche lui impotente davanti all’odio che non può riparare con altro odio, ma solo con una tenerezza che è disarmante per chi si lascia disarmare».
Po il riferimento al «riposo», cioè «il momento del confronto con il Signore, il momento in cui ci si raccoglie e si trova conforto nella Parola». Per i Vigili del Fuoco riposare serve «per ritrovare il perché, la motivazione, il punto di partenza, la sorgente. La festa di una patrona – ha quindi sottolineato il vescovo – serve anche a questo: non serve solo per dire “proteggici”, ma la vera protezione spirituale avviene dentro il laboratorio del nostro cuore e delle nostre relazioni. Riposare nell’abbraccio della famiglia, nella stima dei colleghi, significa ritrovare forza».
Al termine della celebrazione è stata condivisa la Preghiera a Santa Barbara, l’invocazione alla patrona che restituisce ai Vigili del Fuoco sicurezza e conforto nei momenti più difficili.
Ed è proprio nei momenti più complessi che emerge la prontezza del Corpo, per questo il comandante Michele Castore ha conferito ad alcuni Vigili del Fuoco di Cremona un riconoscimento sotto forma d’attestato, simbolo del valore e del merito che li ha contraddistinti durante le operazione di salvataggio. In particolare, è stata conferita la croce di anzianità a Jonathan Rossato e a Piergiorgio Barca e il Diploma di lodevole servizio a Dario Bruni. Sono poi state consegnate due borse di studio in memoria di Luigi Zorza a Miriam Bregalanti e a Matteo Frosi. Infine, sono state assegnate le borse di studio dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco, agli studenti: Maria Zelioli (Manin), Gaia Bentley (Manin), Valentina Fezzoli (Einaudi). Infine sono state consegnate le menzioni speciali agli studenti: Iris Burba (Manin), Maria Cristina Carotti (Einaudi), Alice Maffi (Einaudi), Andrea Pedretti (Einaudi), Liye Yang (Einaudi), Andreina Rossana Negri (Einaudi), Sara Tedesco (Einaudi) e Francesco Zagheni (Einaudi).
La festa di santa Barbara è sempre anche l’occasione per un bilancio dell’anno trascorso: con i 3.017 interventi effettuati dall’inizio dell’anno dai Vigili del Fuoco di Cremona e dai distaccamenti di Crema e Piadena-Drizzona. Nello specifico sono stati seguiti 380 incendi, 625 soccorsi a persona, 341 incidenti stradali, 291 interventi per danni d’acqua, 192 interventi per dissesti statici, 8 interventi per Emergenza di Protezione Civile, 945 interventi vari (fughe di gas, ricerche di persone, recupero animali, alberi pericolanti, ecc.). Molto anche il lavoro nell’ambito della prevenzione incendi, con 975 provvedimenti totali, tra cui 184 valutazioni progetto, 239 Scia (Segnalazioni Certificazione Inizio Attività), 27 fascicoli di Polizia Giudiziaria (per reati legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro e ad attività di soccorso), circa 338 servizi di vigilanza in occasione di manifestazioni pubbliche (teatri, stadi, attività di spettacolo). Durante l’anno, il comando ha formato oltre 497 addetti all’emergenza, attraverso 33 corsi antincendio organizzati dal Comando.