Nel pomeriggio di venerdì 6 dicembre, nella Sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona, è stato presentato il volume Wiligelmo cacciato dall’Eden, curato da Giorgio Milanesi, professore di Storia dell’arte medievale presso l’Università degli Studi di Parma.
Il volume, primo di una collana dedicata alle opere del Polo museale della Diocesi di Cremona, ed edito TeleRadio Cremona Cittanova, approfondisce le due lastre del Genesi e tralcio abitato, situate sotto il portico della Bertazzola sulla facciata della Cattedrale. Una pubblicazione agile, che può essere acquistata nel bookshop del Museo Diocesano di Cremona.
Restaurate di recente grazie al sostegno dell’Inner Wheel Club di Cremona, le lastre hanno beneficiato di un intervento innovativo. Come ha spiegato don Gianluca Gaiardi: «Non più tecniche classiche e a volte anche compromettenti per l’opera, ma l’utilizzo del laser». Un intervento eccezionale su un luogo che decisamente lo richiede, ovvero la Cattedrale, godibile da tutta la cittadinanza, ora ancora di più.
L’iniziativa è stata accolta positivamente anche dall’assessore alla Cultura del Comune di Cremona, Rodolfo Bona, che ha sottolineato «lo spirito collaborativo che ispira tutto il sistema museale della città e l’importanza della conservazione, dello studio e della valorizzazione del nostro patrimonio storico e artistico».
Maria Luisa Dondè, presidente dell’Inner Wheel Club di Cremona nel momento del restauro, ha spiegato le motivazioni che hanno portato al finanziamento del restauro: «Tra le attività svolte dall’Inner Wheel vi sono sempre state iniziative di carattere culturale, con una particolare attenzione alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città. È per questo motivo che il Club Inner Wheel di Cremona, per celebrare il 30° anniversario della sua fondazione, ha voluto donare alla città questo importante restauro lo scorso anno».
Questo intervento ha restituito alla città un’opera che, prima del restauro, non era giudicabile per le sue condizioni. Si tratta di un’opera problematica e provocatoria, come più volte sottolineato, e per questo ancora più affascinante.
La presentazione si è evoluta in un interessante dibattito, che ha coinvolto anche il pubblico e ha approfondito ulteriormente i temi legati al restauro e alla storia dell’opera.
Parte del progetto Deconstruction Lombard Identity finanziato dall’UE, di cui il prof. Schiavi è referente, il lavoro rappresenta un tassello fondamentale per la ricerca sul contesto romanico della Cattedrale, arricchito da nuove interpretazioni e da un’attenzione rinnovata verso il patrimonio culturale cittadino. Non resta che leggere il volume e immergersi in modo più approfondito nei suoi contenuti per scoprire tutte le nuove e affascinanti rivelazioni.
Concluso il restauro del bassorilievo della facciata della Cattedrale