Anpc, la mattina del 12 ottobre al Cimitero di Cremona la commemorazione dei fratelli Alfredo e Antonio Di Dio

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Nella mattinata di sabato 12 ottobre presso il Cimitero di Cremona l’Associazione italiana partigiani cristiani (Anpc) di Cremona promuove una commemorazione dei fratelli Alfredo e Antonio Di Dio, giovani cattolici caduti nella lotta di liberazione.

Alle 10 il cappellano don Achille Bolli celebrerà l’Eucaristia nella chiesa del cimitero, quindi alle 10.30 si terrà un momento di raccoglimento presso la cappella della famiglia Di Dio, dove sono conservate le spoglie di Alfredo e Antonio insieme a quelle dei loro genitori. Seguirà l’intervento del prof. Franco Verdi, presidente della locale sezione Anpc, sulle figure dei due giovani. La commemorazione si concluderà con la benedizione dei tumuli.

Alla cerimonia saranno presenti le Associazioni Resistenziali. Un particolare invito è rivolto alle Associazioni d’Arma Combattentistiche cittadine. La Cittadinanza tutta è invitata a partecipare alla commemorazione, cui aderisce l’Amministrazione comunale di Cremona.

«La morte di Alfedo Di Dio avvenne il 12 ottobre 1944, mentre quella del fratello Antonio il 13 febbraio 1944, – ricordano dall’Anpc di Cremona – entrambi con morte gloriosa. Ardimentosi giovani cattolici Resistenti caduti nella lotta di liberazione, i fratelli Di Dio furono insigniti entrambi della medaglia d’oro al valor militare».

Nati a Palermo (Alfredo il 4 luglio 1920, Antonio il 17 marzo 1922), si trasferirono ben presto con i genitori a Cremona (nel 1928) dove il padre, vicebrigadiere di pubblica sicurezza, assunse servizio presso la Questura. Compirono gli studi elementari presso il Centro Plasio, successivamente al ginnasio-liceo “D. Manin”. Praticarono intensa attività sportiva a livello nazionale (scherma). Avviati all’Accademia militare di Modena si fregiarono del grado di sottotenente.

«Cremona, che fu la loro vera Patria anche se altrove ebbero i natali, – concludono dall’Anpc – intende testimoniare gli irrinunciabili valori di vita, di amore, di solidarietà e di pace affinché se ne alimentino l’umanità e in particolare i giovani, sentendosi essi stessi severi custodi di tanto sacrificio e di immortali valori».

TeleRadio Cremona Cittanova
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