Il vescovo in visita pastorale a Castelverde: «La vostra tradizione sta generando una novità ancora più bella»

Dal 14 al 16 marzo monsignor Napolioni ha incontrato le cinque parrocchie dell'unità pastorale Madonna della Speranza

image_pdfimage_print

Guarda la photogallery completa

 

«Riparto molto contento, perché la tradizione che avete alle spalle è viva e sta generando una novità ancora più bella di quella che abbiamo ricevuto. Dobbiamo crederci, senza nostalgie, e andare verso un cammino di salvezza e di unità che il Signore ci prepara». Con queste parole, pronunciate al termine della Messa solenne presieduta nella mattinata di domenica 16 marzo nella chiesa parrocchiale di Sant’Archelao, a Castelverde, il vescovo Antonio Napolioni ha concluso la tre giorni di visita pastorale all’unità pastorale Madonna della Speranza, formata dalle parrocchie di Castelverde e delle sue frazioni Castelnuovo del Zappa, Costa Sant’Abramo, Marzalengo e San Martino in Beliseto.

Con il vescovo hanno concelebrato l’Eucaristia il parroco don Giuliano Vezzosi, il vicario don Alex Malfasi e il collaboratore don Claudio Rasoli. Fra i banchi, il sindaco di Castelverde Graziella Locci e il comandante della locale stazione dei carabinieri Gianluca De Carli.

Sia nel preambolo di inizio celebrazione che nell’omelia il vescovo ha ribadito alcune, preziose raccomandazioni ai fedeli: «Mettendo assieme le nostre piccole storie – ha spiegato – diventiamo una Chiesa più bella. Oggi siamo una Chiesa bellissima perché abbiamo aperto il cuore gli uni agli altri e ci siamo accorti che questo cuore di Cristo batte, ci attira sul monte come nella Trasfigurazione, e ci rimanda nelle case, nelle strade, nelle periferie e nelle scuole a costruire il regno di Dio che è il vero nome del mondo che abitiamo, il mondo dei figli di Dio».

Unità, comunanza, allo scopo di essere una sola Chiesa: concetti che il vescovo ha ribadito più volte nel corso della visita pastorale nella quale i momenti strettamente liturgici come le Messe nei diversi paesi o la Via Crucis presieduta a Marzalengo si sono alternati con gli incontri con tutte le realtà dell’unità pastorale.

«L’impressione – commenta il parroco don Giuliano Vezzosi – è stata quella di un momento molto significativo: il vescovo ha ascoltato la gente e la gente ha saputo ascoltare lui. Abbiamo scelto di fare gli incontri con chi è dentro la vita dell’unità pastorale. I temi toccati sono stati tanti, delicati e profondi. Bello, ad esempio, l’incontro con i responsabili della pastorale giovanile, vivace quello con i ragazzi che hanno mostrato attenzione a come monsignor Napolioni abbia presentato loro il discorso della vita cristiana».

Significativa la visita del vescovo all’Opera Pia Santissimo Redentore, dove accompagnato al presidente don Claudio Rasoli e gli altri sacerdoti della parrocchia, ha incontrato personale e ospiti insieme ai loro famigliari. Nell’occasione il vescovo ha anche benedetto una statua in stile barocco della Beate Vergine del Rosario donata alla Fondazione dai fratelli Palmiro, Massimo e Mauro Fanti, dell’omonima tipografia di Cremona, in ricordo dei loro cari defunti. Il pomeriggio di venerdì è stato quindi dedicato alle scuole delle Cooperativa Cittanova, incontrando insegnanti, bambini e genitori.

Oltre agli incontri con gli operatori pastorali e i vari ambiti di impegno parrocchiale, il momento con il mondo del volontariato e l’Amministrazione comunale.

Nel fitto calendario di impegni di questa tre-giorni anche uno di carattere civile per Napolioni, invitato dagli amministratori comunali all’inaugurazione, sabato pomeriggio, sotto la pioggia, della tangenzialina di Costa Sant’Abramo (opera da 2 milioni di euro). Proprio il vescovo, con la sua auto, è stato il primo a transitare sulla nuova bretella, destinata a togliere buona parte del traffico dal centro della frazione.

 

 

Il video della celebrazione conclusiva a Castelverde

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

 

Il vescovo alla Rsa dell’Opera Pia di Castelverde: «Un laboratorio pastorale di cura e gratuità»

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su