Alle 7.35 di lunedì 21 aprile Papa Francesco è morto. A dare l’annuncio il card. Farrell: “Una vita interamente dedicata al Vangelo e alla Chiesa, vissuta con amore e coraggio, specialmente verso i poveri. Lo raccomandiamo all’infinita misericordia di Dio, con immensa gratitudine per il suo esempio”.
Il corpo di Papa Francesco sarà portato nella cappella di Casa Santa Marta, dove avverrà la constatazione della morte secondo quanto previsto dal nuovo Ordo exsequiarum Romani Pontificis, la cui edizione aggiornata è stata approvata da Francesco il 29 aprile 2024. Tutto ciò dovrebbe avvenire verosimilmente nella serata di lunedì 21 aprile quando, contestualmente alla certificazione della morte, saranno diffuse anche le attestazioni mediche. In base al nuovo rito, infatti, la constatazione della morte del Sommo Pontefice non avverrà più nella camera papale, ma nella cappella. Successivamente, il corpo sarà deposto immediatamente nella bara e sarà esposto alla venerazione dei fedeli già all’interno della bara aperta. Non sono più previste le tre tradizionali bare di cipresso, piombo e rovere. L’ultima edizione dell’Ordo exsequiarum Romani Pontificis era stata approvata nel 1998 da san Giovanni Paolo II e pubblicata nel 2000.
«È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa – ha dichiarato il card. Matteo Zuppi, presidente della CEI –. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che “tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre”. Da presidente della CEI anche la richiesta a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale.
«Appresa la notizia della morte del nostro amato Papa Francesco i Vescovi della Lombardia sono vicini alla chiesa di Roma per la perdita del loro Vescovo, segno visibile di comunione fra le Chiese sparse per tutta la terra e lo ringraziano per la sua coraggiosa e radicale testimonianza d’amore fino all’ultimo giorno della sua vita. Al Risorto, che lo ha chiamato al servizio petrino, affidano in questo momento di sofferenza di tutta la Chiesa Papa Francesco ringraziandolo della sua benedizione nel giorno di Pasqua». Così l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, metropolita di Lombardia, insieme a tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Lombarda (CEL) per la morte di Papa Francesco.